Unconventional Place for Art
Unconventional place for art è un progetto che intende portare la giovane arte contemporanea fuori dalle sedi normalmente ad essa deputate. Per questa prima edizione La Casa Agency ha messo a disposizione i propri spazi, normalmente non visitabili, dove i lavori degli artisti troveranno posto in allestimenti ogni volta pensati per i diversi ambienti.
Comunicato stampa
Unconventional place for art è un progetto che intende portare la giovane arte contemporanea fuori dalle sedi normalmente ad essa deputate.
Prevede il coinvolgimento di artisti italiani e stranieri, ma le collaborazioni si estendono a tutti i settori della cultura: musica, poesia, scrittura, video, teatro etc.. Denominatore comune a tutte queste partecipazioni: la giovane età e la volontà di creare un qualcosa di completamente diverso, basandosi sulla collaborazione spontanea dei gruppi e, sopratutto, sulla bellezza ed il divertimento derivanti dalla creazione artistica.
Per questa prima edizione La Casa Agency ha messo a disposizione i propri spazi, normalmente non visitabili, dove i lavori degli artisti troveranno posto in allestimenti ogni volta pensati per i diversi ambienti.
Il potere rigeneratore dell'arte viene qui concentrato per far rivivere alcuni di questi edifici e sollecitare su essi uno nuovo sguardo da parte dei cittadini. A sua volta la non asetticità dei luoghi influenzerà la fruizione delle opere arricchendole di nuove sollecitazioni.
Il progetto Unconventional… è itinerante. Dopo l'esordio a Barcellona il 20 settembre, la mostra si è spostata a Pozzuoli (Na), il 12 ottobre scorso, e adesso arriva nella capitale (fino al 4 novembre). Successivamente sarà a Torino (dall'8 al 18 novembre) e Milano (dal 22 novembre all'8 dicembre).
Gli artisti scelti per questo primo anno sono il duo di fotografi italiani FRP2 (Filippo Piantanida e Roberto Prosdocimo).
La loro ultima ricerca, intitolata Normal Generic Landscapes, si occupa di "paesaggi possibili". La realtà degli spazi, fotografati da centinaia di punti di vista diversi, lascia il posto ad una nuova "realtà" nella quale lo spettatore, dopo un'iniziale riconoscimento, perderà i propri riferimenti spaziali e, dunque, si troverà di fronte all'enigma di un paesaggio identico eppure non perfettamente coincidente, normale nella sua eccezionalità, in una parola: un Normal Generic Landscape.