Un’Etica per la Natura
Un’Etica per la Natura, l’evento grazie al quale per la prima volta la Casa Studio di Giorgio Morandi viene aperta ad un’opera di un altro artista, in stretto collegamento con il percorso espositivo dei Fienili del Campiaro.
Comunicato stampa
Il 26 Luglio alle 18,30 in Grizzana Morandi si inaugura la mostra Un'Etica per la Natura, l'evento grazie al quale per la prima volta la Casa Studio di Giorgio Morandi viene aperta ad un'opera di un altro artista, in stretto collegamento con il percorso espositivo dei Fienili del Campiaro. Il Comune di Grizzana continua cosi' a guardare al paesaggio e alla natura come beni preziosi da tutelare e valorizzare anche in funzione della sopravvivenza della stessa specie umana, e lo fa per mezzo dei linguaggi dell'arte contemporanea che si rivolgono alla natura come risorsa espressiva di incommensurabile profondita'. Dopo Il Paesaggio Necessario, che nel 2012 presento' artisti che considerano indispensabile alla vita il paesaggio come sistema culturale e naturale armonico e intriso di bellezza, Un'Etica per la Natura mostra opere dalle relazioni visive e di senso che alludono a comportamenti, a valutazioni, che travalicano consuetudini diffuse per elaborare possibilita' inedite, un immaginario che si nutre a volte di sguardi utopici, a volte di sguardi appuntati sulla durezza del reale, a volte di scarti generatori di devianze rivelatrici. Si snoda cosi' in Un'Etica per la Natura un racconto, un viaggio, che inizia con i luoghi sentimentali e l’identita' poetica della videomaker e performer Elisa Laraia, un video mostrato nel salotto della Casa di Giorgio Morandi. Un avvenimento, suggeritore di come Morandi e i luoghi dove visse possano generare empatie, folgorazioni, ed essere lievito per energie creative del presente e del futuro. Dalla Casa Studio di Morandi ai Fienili del Campiaro, collocati di fronte alla Casa, che il Maestro dipinse e incise innumerevoli volte. Qui saranno esposte le fotografie scandite da rigore e pietas di Davide Monteleone, eseguite in Russia per fermare volti di paesaggi che alitano la stessa malinconia dei volti degli esseri umani; i dipinti e i quadri digitali di Karin Andersen, l’artista che reinventa il pianeta popolandolo di nuove creature, incroci genetici di fiaba e realtà, storia e utopia; i dipinti a olio di Ettore Frani, il pittore di relazioni col sacro, che rappresenta l'essere nel mondo attraverso il velo impalpabile di un'austera e implicata partecipazione spirituale; le sculture di Silvia Zagni, elementi naturali trasformati dalla materia ceramica in lievi e fragili morfologie fantastiche, e installazioni esterne che tracciano impronte esoteriche in dialogo con gli spazi e l'atmosfera dei Fienili.