Uninspired Architecture
Questo evento espositivo della durata di una settimana presso Sincresis presenta una mostra potenziale sulla riattivazione della memoria collettiva nello spazio pubblico, focalizzandosi su forme sfuggenti o stabili e monumentali e sulle potenziali modalità di riattivazione attraverso molteplici tipi di media.
Comunicato stampa
Questo evento espositivo della durata di una settimana presso Sincresis presenta una mostra potenziale sulla riattivazione della memoria collettiva nello spazio pubblico, focalizzandosi su forme sfuggenti o stabili e monumentali e sulle potenziali modalità di riattivazione attraverso molteplici tipi di media. Sulla copertina del libro da cui questo evento trae il titolo, Marco Mazzi suggerisce che "la fotografia è l'esatto opposto della pura immediatezza"Il processo di decelerazione infinita della fotografia dalla immediatezza propria del suo manifestarsi fino alla staticità incommensurabile, viene sottolineato dalle opere presenti nello spazio espositivo - strutture ermetiche rispetto all'apertura del dipinto - che sottolineano l'impegno nel riassetto della storia e della memoria presenti negli spazi pubblici dell'Albania.
Curata da Vincent W.J. van Gerven Oei e Marco Mazzi presenta i lavori dei seguenti artisti :
Ag, Diego Cossentino, Vincent Van Gerven Oei, Adam Staley Groves, Pim van der Heiden, Armando Lulaj, Iva Lulashi, Marco Mazzi
This event-exhibition, taking place during one week in Sincresis Spazio d’arte in Empoli, Italy, will sketch out a potential exhibition on the (re)enactment of public memory in public space, fleeting or more stable forms of monumentality, and potential modes of reactivation in different types of media. On the cover of the book from which this event-exhibition borrows its title, Marco Mazzi suggests that “photography is the exact opposite of pure immediacy.” The process of photography’s infinite deceleration from the immediacy of the event until an immeasurable standstill, which is emphasized by the importance of publications in the exhibition space – hermetic structures compared to the openness of the painting –, is traced through a series of works that all engage in a certain rearrangement of history and memory present in Albanian public space.
Curated by Vincent W.J. van Gerven Oei and Marco Mazzi.
Exhibiting artists: Ag, Diego Cossentino, Vincent Van Gerven Oei, Adam Staley Groves, Pim van der Heiden, Armando Lulaj, Iva Lulashi, Marco Mazzi