Urban cut – azioni nomadi
Un evento che occuperà l’intera giornata di sabato 29 marzo con una serie di interventi destabilizzanti e nomadi, all’interno del tessuto sociale della città di Bologna.
Comunicato stampa
Wave equation_pratiche di attivazione
presenta
Urban cut – azioni nomadi
Gruppo di lavoro
workshop wave equation_pratiche di attivazione
Dove: In diversi quartieri di Bologna
Quando: Sabato 29 marzo 2014
Orario: Dalle 11.00 alle 19.00 circa
Da Pratiche di attivazione workshop, condotto da Wave equation_pratiche di attivazione nel mese di marzo nella sede dell’associazione culturale Adiacenze, nasce Urban cut – azioni nomadi, un evento che occuperà l’intera giornata di sabato 29 marzo con una serie di interventi destabilizzanti e nomadi, all’interno del tessuto sociale della città di Bologna.
Gli artisti coinvolti presentano azioni relazionali, performance, installazioni con l’obiettivo di compromettere l’abituale fruire degli spazi collettivi e innescare meccanismi di reazione a gesti inaspettati.
Tiziana Abretti con “Guardami” crea un dispositivo che, attraverso la lettura di QR Code sparsi in diversi luoghi della città, invita a connettersi online per instaurare una relazione empatica con sconosciuti.
Luoghi: Diversi – Orario: 11.00-17.00.
Maria Chiara Calvani con “Isola remota” compie un tragitto di appropriazione della città registrando su una mappa cartacea possibili incontri e tracciati emotivi, intervenendo con piccole azioni di trasformazione dei luoghi pubblici.
Luoghi: Partenza dalla Stazione Centrale verso Bolognina - Orario: 11.00 – 17.00 circa.
Sabrina Casiroli realizza Birds Restaint 0, installazione che nasce dall’osservazione dei dissuassori anti-piccioni posti nei portici di via Belle Arti. Ribaltando il meccanismo di dissuasione e di impedimento installa una serie di piccioni ostacolando il percorso umano.
Luogo: Via Belle Arti - Orario: 14.00.
Marco Ceroni presenta l’azione “Gentrifugazione”, attraverso un corpo in azione riflette sulla trasformazione urbanistica che ha investito il quartiere Bolognina e che, mutando l’assetto della città, ne ha modificato l’uso dello spazio da parte degli abitanti.
Luogo: Bolognina – Orario: 12.00.
Umberto Giorgione attiva la performance “N.33 e le 11 porte”. L’artista bendato si affida a una guida che lo accompagna alla fermata di partenza dell’autobus per fargli compiere l’intero tragitto della linea 33. Utilizzerà un campanello da bici per segnalare la sua vulnerabilità, relazionandosi con gli utenti dell’autobus.
Luogo: Autobus Linea 33 - Orario: dalle 14.00 alle 15.00.
Barbara Matera “Tre ore nel cuore della città”. Ripercorrendo il tragitto della mappa turistica del Comune di Bologna, ricostruisce una mappa emotiva sostitutiva, intervistando i passanti con cui verrà in contatto negli otto luoghi di interesse turistico.
Luogo: Piazza Maggiore - Orario: 12.45.
Luca Poncetta “Non è un uovo sodo_atto di attenzione incondizionata”. L’azione vede l’artista attraversare diverse zone di Bologna proponendo agli sconosciuti di portare con sé un uovo crudo, fino a casa.
Varie zone del centro, dalla mattina.
Chris Rocchegiani “Space Invaders”. La performer, insieme a Bruno Iannaccone, compie movimenti vettoriali a scansione temporale con andature di velocità crescente, indagando lo spazio fisico e invadendo lo spazio prossemico dell’altro.
Luogo: Piazza Verdi e Piazza Maggiore Orario: Piazza Verdi 16.00 e Piazza Maggiore ore 18.30.
Francesca Speranza “A che cosa serve l’arte [pubblica]?”. L' artista occupa una piccola porzione di suolo pubblico con un banchetto ponendo ai passanti la domanda che dà il titolo alla performance e sollecitando la risposta attraverso un gesto concreto.
Luogo: Piazzetta Francesco Molinari Pradelli – Orario: 16.00.