Urs Fischer
Le installazioni e le sculture su larga scala di Fischer ripropongono generi tradizionali della pittura—ritratti, paesaggi, nudi, e nature morte—con un’abbondanza di materiali scultorei complessi, e spesso instabili.
Comunicato stampa
Gagosian Gallery ha il piacere di presentare la prima mostra di Urs Fischer a Roma.
Le installazioni e le sculture su larga scala di Fischer ripropongono generi tradizionali della pittura—ritratti, paesaggi, nudi, e nature morte—con un'abbondanza di materiali scultorei complessi, e spesso instabili. Utilizzando generi commestibili, come pane e frutta, o sostanze delicate, come la cera delle candele, Fischer sfida il potenziale letterale e metaforico della materia introducendo nel suo lavoro una quarta dimensione: il tempo.
Come suggerisce il titolo, in Horse / Bed (2013) un cavallo sembra essersi fuso con un letto d'ospedale, le cui parti racchiudono la testa e le zampe dell'animale. Il cavallo, indossando il letto come un'imbracatura, si presenta eretto come se non ci fosse niente di strano. Realizzato combinando digitalmente una scansione 3D di un cavallo da lavoro tassidermizzato e un letto d'ospedale di alluminio lucido, poi opacizzato, il dettaglio dell'impressionante materialità della scultura offre un'immensa quantità di dati percepibili ad occhio nudo.
I Problem Paintings—siano primi piani d'inventario o realizzati appositamente, colorati e ingranditi su differenti scale e poi ostruiti da immagini serigrafate—dimostrano un contrasto di sistemi rappresentativi che è sia compulsivo sia di umorismo grottesco. Il monumentale Problem Painting associa una donna ad un uovo, come elemento centrale della mostra; i lavori correlati Innocent Problem, Real Problem, e Sloppy Problem (tutti del 2013) introducono altri archetipi femminili e maschili obliterati, allo stesso modo, da uova che sono perfettamente intere o tagliate a metà per esporne il tuorlo compatto.
Su un piedistallo all'ingresso della galleria un piccolo vaso di vetro contenente piccoli fiori, è rievocato all'interno della mostra da un grande vaso contenente dei grandi fiori. Questi accenti decorativi, colorando e ravvivando la sala, rafforzano le continue esplorazioni di Fischer: le proporzioni, la percezione, e il rapporto tra arte e realtà.
Urs Fischer è nato nel 1973 a Zurigo, e ha studiato presso la Schule für Gestaltung, Zurigo. Il suo lavoro è stato incluso in numerose importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Le principali e più recenti mostre sono: la Biennale di Venezia (2003, 2007, e 2011); "Kir Royal," Kunsthaus Zurigo (2004); "Not My House Not My Fire," Espace 315, Centre Georges Pompidou, Pargi (2004); "Mary Poppins," Blaffer Art Museum, University of Houston (2006); "Marguerite de Ponty," New Museum, New York (2009-10); "Oscar the Grouch," The Brant Foundation, Greenwich, Connecticut (2010-11); "Skinny Sunrise," Kunsthalle Wien (2012); e "Madame Fisscher," Palazzo Grassi, Venezia (2012). Un'importante mostra antologica in due parti, che include la monumentale installazione di argilla Yes prodotta con la collaborazione di 1.500 volontari, è stata presentata al Museum of Contemporary Art, Los Angeles e al Geffen Contemporary da aprile ad agosto, 2013.
Fischer vive e lavora a New York.
Gagosian Gallery is pleased to present the first exhibition of Urs Fischer's work in Rome.
Fischer's large-scale installations and sculptures posit genres traditionally evoked in painting—portraits, landscapes, nudes, and still lifes—in a profusion of rich, often impermanent sculptural materials. Whether utilizing comestibles such as bread or fruit, or other delicate substances such as candle wax, Fischer mines the literal and metaphorical potential of materials to introduce a fourth dimension—time—into the work.
As the title suggests, in Horse / Bed (2013), a horse appears to have fully merged with a hospital bed, whose various parts envelop the animal's head and legs. The horse stands upright, "wearing" the bed like a harness as though nothing is amiss. Digitally combined from 3D scans of a taxidermied workhorse and a hospital bed, and milled from shiny aluminum, the detail of the sculpture's impressive materiality provides an overwhelming amount of information to the naked eye.
Problem Paintings—both stock and purpose-made headshots, colored and enlarged to different scales, then obstructed by silkscreened images—demonstrate a clash of representational systems that is both convulsive and darkly humorous. A central feature of the exhibition, the monumental Problem Painting pairs a woman and an egg; while related works Innocent Problem, Real Problem, and Sloppy Problem (all 2013) introduce other female and male archetypes, similarly obscured by eggs that are either perfectly whole or split open to expose their solid yolks.
On a pedestal near the gallery entrance, a small glass vase containing small flowers is echoed further into the exhibition by a large glass vase containing large flowers. These decorative accents, which color and enliven the room, also reinforce Fischer's ongoing explorations with scale, perception, and art's relationship to reality.
Urs Fischer was born in 1973 in Zurich, and studied at the Schule für Gestaltung, Zurich. His work is included in many important public and private collections worldwide. Recent major exhibitions include the Biennale di Venezia (2003, 2007, and 2011); "Kir Royal," Kunsthaus Zurich (2004); "Not My House Not My Fire," Espace 315, Centre Georges Pompidou, Paris (2004); "Mary Poppins," Blaffer Art Museum, University of Houston (2006); "Marguerite de Ponty," New Museum, New York (2009-10); "Oscar the Grouch," The Brant Foundation, Greenwich, Connecticut (2010-11); "Skinny Sunrise," Kunsthalle Wien (2012); and "Madame Fisscher," Palazzo Grassi, Venice (2012). A major two-part survey of his work, which included the massive clay installation Yes, produced with 1,500 volunteers, was presented at Museum of Contemporary Art, Los Angeles; and the Geffen Contemporary from April to August, 2013.
Fischer lives and works in New York.