Va tutto bene
Le opere in mostra, che spaziano dal disegno alla scultura al video, manifestano di fatto un’esperienza minimale in cui si intravvede un deragliamento del normale flusso della quotidianita’ e delle sue certezze.
Comunicato stampa
Domenica 6 aprile, dalle ore 11, si inaugura una nuova mostra a Casabianca dal titolo Va tutto bene, che è quasi un ossimoro, un paradosso apparente, una risposta a una domanda assente che sottolinea uno stato d'animo ambiguo e incerto, ci rassicura ma non ci è dato sapere da cosa. Le opere in mostra, che spaziano dal disegno alla scultura al video, manifestano di fatto un’esperienza minimale in cui si intravvede un deragliamento del normale flusso della quotidianità e delle sue certezze.
John Duncan, Americano da diversi anni in Italia e tra i pionieri della musica di ricerca più estrema, presenta un video inedito dal tiltolo Root nato in collaborazione con il musicista svizzero Antoine Chessex. Luigi Presicce nato a Porto Cesareo vive tra la Puglia e Milano, ha iniziato con la pittura per poi trovare in seguito nella performance l'espressione più completa del suo pensiero, per questa mostra realizza un disegno direttamente su una delle pareti di Casabianca. Alis/Filliol, duo torinese composto da Davide Gennarino e Andrea Respino, attivatori di originali riflessioni sul concetto di scultura, presentano uno degli otto volti alieni realizzati di recente in coloratissima plastilina liquefatta.
La bolognese Simona Paladino e Lek M.Gjeloshi di origine Albanese rappresentano la generazione più giovane fra gli artisti invitati ed hanno concluso quest'anno i loro studi all'Accademia, la prima a Bologna il secondo a Firenze. La ricerca artistica di Gjeloshi prende avvio da un profondo e vasto interesse per le forme del linguaggio, della percezione e della comunicazione. La relazione tra il suo lavoro e il cinema è evidente nel video UNTITLED in mostra. Paladino realizza invece interventi minimi che dialogano e spostano di senso e significato l'ordine precostituito del reale e della quotidianità. Alcuni cubi di gesso, posizionati all'altezza del pavimento e armati di matite appuntite, rilassano la loro tensione dopo aver disegnato il perimetro di alcune porzioni dello spazio.