Vacre Verrocchio
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Vacre Verrocchio (Pescara 1929) ha lasciato in eredità una poderosa produzione artistica espressa attraverso diversi linguaggi: dalla pittura alla scultura, dall’incisione alla ceramica, al design.
Comunicato stampa
Vacre VERROCCHIO | tra MOLTEPLICITÀ e POLISEMIA
a cura di Ivan D’ALBERTO e Van VERROCCHIO
inaugurazione mostra e presentazione della monografia: domenica 26 gennaio 2025 | h.18.00
Fondazione Michetti | piazza San Domenico n. 1 | Francavilla Al Mare (CH)
periodo espositivo: dal 26.01 al 22.02.2025
orari di visita: dal lunedì al venerdì: 9.30 – 12.30 | sabato e domenica: 16.30 – 19.30
info. [email protected] | tel. 085.4913719
Domenica 26 gennaio, alle ore 18.00, presso la Fondazione Michetti, con sede in piazza San Domenico n. 1 a Francavilla Al Mare (CH) si terrà l’inaugurazione della mostra e la presentazione della monografia Vacre VERROCCHIO | tra MOLTEPLICITÀ e POLISEMIA.
L’appuntamento, a cura di Ivan D’Alberto, storico e teorico d’arte contemporanea e Van Verrocchio, autore della monografia insieme a D’Alberto, è promosso dalla Fondazione Michetti in collaborazione con la Casa Editrice Textus, che ha realizzato il volume e l’agenzia di comunicazione Art Agency | consulenze per l’arte.
Vacre Verrocchio (Pescara 1929) ha lasciato in eredità una poderosa produzione artistica espressa attraverso diversi linguaggi: dalla pittura alla scultura, dall’incisione alla ceramica, al design.
Insieme al fratello Giuliano aprì a Pescara nel 1959 la prima galleria d’arte contemporanea della città, spazio espositivo privato che nel 1960 ospitò la prima mostra sull’Arte Informale in Abruzzo. Esposero in quell’occasione gli artisti: Vasco Bendini (Bologna), Rafael Canogar (Toledo), Bram Bogart (Delft, Olanda), Giuseppe De Gregorio (Spoleto), Elio Di Blasio (Chieti), Filippo Marignoli (Perugia), Piero Raspi (Spoleto) e Domenico Spinosa (Napoli). L’appuntamento, dal grande respiro internazionale, fu organizzato dal critico d’arte e giornalista Antonio Bandera in collaborazione con il Quotidiano Il Tempo e la Galleria L’Attico di Roma.
Alla galleria Verrocchio esposero negli anni moltissimi altri protagonisti come: Mario Sironi, Renato Guttuso, Ottone Rosai, Sante Monachesi, Carlo Carrà, Corrado Cagli, Giorgio De Chirico, Guido La Regina (che nel ’59 vinse il Premio Michetti) e gli abruzzesi Sandro Visca, Guido Montauti e Alfredo Del Greco per citarne alcuni.
Il lavoro realizzato sulle fonti e l’attenta attività di ricerca sui documenti dimostrano quanto Verrocchio sia stato protagonista del suo tempo e soprattutto quanto sia stato importante il suo contributo al dibattito culturale abruzzese e straniero.
Questa attenta ricostruzione ha permesso la realizzazione di una monografia che è stata inserita nella collana la Casa dell’Arte della casa editrice TEXTUS.
Alla Fondazione Michetti, oltre a poter sfogliare in anteprima il corposo volume, sarà possibile vedere una selezione di opere tra le più rappresentative della produzione artistica di Verrocchio.
Biografie degli autori della monografia
Ivan D’Alberto (1979) è curatore, giornalista, teorico e storico dell’arte contemporanea. Fondatore del Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art (CAPPA). Dal 2010 è direttore artistico della rassegna CORPO, festival dedicato alla Performance Art. È stato docente di Storia dell’arte contemporanea in diverse Accademie e Università italiane. È stato direttore artistico di istituzioni pubbliche e private. Ha pubblicato diversi volumi tra cui CORPO estraneo/straniero, (2015), Il Terzo Occhio, (2015), Il corpo che abito (atti del convegno, 2016); Tutto è iniziato prima. Pescara e le sue gallerie d’arte: 1955-1975, (2017), Umano Disumano - Angelo Colangelo, (2021) e Piero Pompili - Pugili, MART di Rovereto, (2023). È direttore artistico della collana Casa dell’Arte (Textus edizioni) ed è direttore responsabile della Rivista Segno.
Van Verrocchio (1968). Architetto, collaboratore esterno e catalogatore del Ministero della Cultura, per il quale ha curato studi, ricerche, allestimenti espositivi e museali. Dal 1989 conduce indagini storiche e archivistiche aventi per oggetto la cultura materiale abruzzese e in particolare la ceramica fra medioevo ed età moderna, pubblicando saggi su numerose riviste specialistiche e partecipando a convegni internazionali. A seguito di sistematiche e pluriennali indagini presso i maggiori fondi archivistici regionali ha pubblicato nel 2021 il volume Teate Regia Metropolis. Società, economia e istituzioni a Chieti in età moderna (Aracne, Roma). Più di recente, allargando gli interessi delle proprie ricerche verso la storia del collezionismo, ha pubblicato il saggio Sul collezionismo a Chieti fra Cinque e Settecento. Note dalle fonti d’archivio, edito sulla Rivista Predella.