Vadim Fishkin – Batteries not included

Informazioni Evento

Luogo
LOOM GALLERY
piazza Luigi di Savoia 24 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
25/11/2023
Artisti
Vadim Fishkin
Generi
arte contemporanea, personale

Batteries not included è la terza mostra personale di Vadim Fishkin da LOOM gallery che inaugura in occasione della terza edizione della Milano Drawing Week promossa da Fondazione Ramo.

Comunicato stampa

Batteries not included è la terza mostra personale di Vadim Fishkin da LOOM gallery che inaugura in occasione della terza edizione della Milano Drawing Week promossa da Fondazione Ramo.

E se le batterie non risultano incluse, inclusa nella mostra è di certo l’atmosfera magica legata alla tecnologia e agli sviluppi scientifici che contraddistinguono il lavoro di Fishkin, sempre affrontati in chiave post-concettuale, leggera, geniale e sempre ironica. Vadim nacque a metà degli anni ’60 in quell’Unione Sovietica che rapidamente passava da un’economia rurale a una moderna società industrializzata, producendo grandi quantità di beni di consumo ed elettrodomestici; in quel clima di entusiasmo per le conquiste spaziali e scientifiche che poi si dissolse insieme all’idea della USSR.

Vadim Fishkin ha rappresentato la Russia alla Biennale di Venezia nel 1995, la Slovenia (sua terra adottiva) nella Biennale di Venezia del 2005 e ha esposto alla mostra “VIVA ARTE VIVA” della 57esima Biennale di Venezia nel 2017. Tra le mostre museali si ricordano Isabella Stewart Gardner Museum (Boston), fjk3 - Contemporary Art Space (Vienna), Museum of Contemporary Art Metelkova (Ljubljana), Kunstverein (Rosenheim), Contemporary Art Center (Moscow), the Museum of Modern art (Zagreb).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vadim Fishkin (1965 Penza, USSR)

Incanto e disincanto, apogeo e dissoluzione. There is no magic, per dirla con una sua nota opera. Ma c’è una cometa in cielo, o a lui par di vederla. In realtà è un asciugacapelli che muove una lampadina: tecnologia alla conquista dello spazio (Moving Stars). Un’altra lampadina, con il cavo dell’elettricità scollegato, illumina comunque dall’alto di un podio (Unplugged) e due altre dipinte di giallo e arancio potrebbero essere rispettivamente un chiaro di luna e il bagliore del sole (Moonlight - Sunrise). Un ventilatore muove l’immagine dei fogli di carta sulla parete della grande stanza (Windy), mentre altre lampadine dipinte si accendono ad alternanza su quella che pare una normalissima carta (Bulbs). La Linea (frammento) di Piero Manzoni del 1959 circa, messa a disposizione dalla Collezione RAMO, dialoga con le Hanging Lines tracciate a mano libera, poeticamente incerte, che risultano sospese per mezzo di clip fermacarte poste ai bordi dei fogli da disegno. Pare tutto magico e strano, il mondo Fishkiano. Dove un Herbarium viene raccolto grazie ai ricami della toilet paper e due matite scrivono condividendo la stessa mina (Sharing). E per non pensare alla frenesia e alle difficoltà dei tempi moderni basta oscurare l’orologio (Dark Times) e cercare di mettere in equilibrio tutti i mondi possibili (What Can I do for the World). Il conto alla rovescia è iniziato.

Collezioni: Center Pompidou (Paris), Museum van Hedendaagse Kunst (Antwerp), Fondazione Nomas (Rome), Center National des arts plastiques (Paris), Sammlung EVN (Maria Enzersdorf), Moderna Galerija (Ljubljana), Museum of Contemporary Art ( Zagreb), National Center for Contemporary Art (Moscow), Russian Museum of St. Petersburg (St. Petersburg).

Selezione mostre istituzionali: “Humans and Demons”, Steirischer Herbst, Graz, Austria, “Superluminal”, LAM light art museum, Budapest, “Growing Out? Growing Up? Contemporary Art Collecting in the Baltics”, Zuzeum Art Centre, Riga, “Cold Front from the Balkans”, Pera Museum, Istanbul, “Rotterdam Cultural Histories #9, MANIFESTA 1 REVISITED”, Witte de With, Rotterdam, “Substantial influence”, Bayer Kulturhaus, Leverkusen, “Manifesta 10”, The State Hermitage Museum, St. Petersburg in 2014, “9th Shanghai Biennale” – Shanghai Biennale, Shanghai in 2012, “Eurasia. Geographic cross-overs in art”, Mart, Rovereto, “Speed 3”, IVAM, Valencia, “Common Destination”, Drawing Center, New York, “This Is Not Ameri- ca”, Braverman ByArtProjects, Tel Aviv, “Mediterraneans. Contemporary Art”, MACRO Museum, Rome, “Berlin – Moscow / Moscow – Berlin”, Martin Gropius Bau, Berlin, “communication between the arts”, The 1st Valencia Biennial, Valencia, “Its a better world”, Wiener Secession, Vienna, “Monumental Propaganda”, Central House of Artist, Moscow, Courtyard Gallery of The World Financial Center, New York.