Ciò che noi vediamo, credo sia creazione, invenzione dell’artista, qualora egli sia capace di far cadere quei diaframmi, cioè quelle immagini convenzionali che si frappongono fra lui e le cose. (Giorgio Morandi)
Il paesaggio è da sempre il soggetto prediletto di Valentina D’Amaro, su cui si esercita, fedele a se stessa, fin dai suoi esordi. I suoi paesaggi partono da un dato reale ma ci vengono restituiti in rappresentazioni ideali e poetiche che trasfigurano la realtà in immagini assolute, sospese e affrancate da ogni elemento superfluo, espressioni di una dimensione che normalmente non cogliamo. La pittura presuppone lo sforzo di prescindere dalla percezione ordinaria e l’esercizio costante di restringere e affinare lo sguardo, liberandosi dalle abitudini (“i diaframmi” di cui parla Morandi) e dall’inessenziale per dare spazio all’intuizione, attraverso la quale arrivare a percepire quello che sta oltre l’apparenza fenomenica. E così un prato, una casa, uno scorcio che vediamo dal finestrino dell’auto, non sono più i luoghi sempre visti e scontati del nostro quotidiano ma riacquistano un senso profondo, rivelandosi nella loro essenza di presenze assolute, di vere e proprie icone. Dal punto di vista strettamente pittorico, Valentina D’Amaro ha reso il paesaggio un modello iconografico inesauribile attraverso il quale sperimentare innumerevoli possibilità formali e cromatiche, in particolare le variazioni del verde, cifra riconoscibile della sua pittura, innovando costantemente la variazione nella serie. I suoi quadri mettono in scena un gioco di rimandi enigmatico e quasi ipnotico, invitando a un’osservazione intima e contemplativa che avvicina la fruizione a un’esperienza di raccoglimento interiore.
L’opera Senza titolo 2020, qui esposta, è parte del ciclo Switzerland iniziato nel 2007. Un’altra opera della stessa serie è presente alla mostra Pittura italiana oggi, in corso alla Triennale di Milano fino all’11 febbraio 2023.
Valentina D’Amaro, Massa (MS), 1966.
Vive e lavora tra Milano e la Lunigiana. Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha esposto in manifestazioni e spazi pubblici nazionali e internazionali tra i quali ricordiamo: Barbican Centre, Londra; MMKK, Klagenfurt; Biennale di Praga, Praga; Hangart-7, Salisburgo; Guang Dong Museum of Art, Canton, Cina; Palazzo Reale, Milano; PAC, Milano; Triennale, Milano; 54esima Biennale di Venezia, Palazzo Te, Mantova; Palazzo della Permanente, Milano; MAC, Lissone; Villa Reale, Monza; PAC, Ferrara; GAM, Udine; Palazzo della Ragione, Verona; Trevi Flash Art Museum, Trevi; Museo Michetti, Francavilla al Mare; Palazzo Parasi, Cannobio; Castello Visconteo, Legnano; Palazzo Ducale, Massa. Vincitrice nel 2005 del 6° Premio Cairo, Cairo Communication. Nel 2016 il suo lavoro è stato incluso nella prestigiosa pubblicazione Vitamin P3: New Perspectives in Painting, di Phaidon.
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