Valentina D’Efilippo – OddityViz
Mostra personale di Valentina D’Efilippo sul progetto OddityViz, dedicato a Space Oddity, uno dei capolavori di David Bowie.
Comunicato stampa
La nostra è un’epoca di superamento di barriere, di eliminazione di vecchie categorie per sondare ciò che ci circonda. Quando due elementi apparentemente eterogenei sono mantenuti in equilibrio in modo creativo, accostati in modi nuovi e unici, spesso nascono sorprendenti scoperte.
Marshall McLuhan, Il medium è il massaggio (Corraini, 2011)
Il primo approccio avviene sempre a livello estetico. Siamo irrimediabilmente mossi da ciò che percepiamo visivamente come bello, il che è strettamente correlato ai codici culturali e sociali in cui viviamo. Lo hanno detto in tanti, tante volte: viviamo immersi in un contesto che indirizza il nostro sguardo e, di conseguenza, il nostro gusto.
Siamo in grado di andare oltre? Come? A che scopo?
Da queste e altre domande emerse dall’incontro di Clemente Adami, Federica Biasio e Davide Fuschi nasce Wild Mazzini - data art gallery, in via Mazzini 33 a Torino. Uno spazio fisico e un progetto curatoriale, ma anche un unicum a livello nazionale e internazionale, in cui scoprire alcune delle esperienze più avanzate legate all’information design.
L’obiettivo di questa disciplina è quello di leggere, analizzare e comprendere fenomeni sociali, culturali, economici, ambientali, scientifici, etc., trasformandoli visivamente senza perderne la complessità. I primi esempi risalgono alla fine del ʼ700 ma è solo da un decennio che alcuni designer hanno iniziato a delineare una vera e propria poetica, capace di superare i tradizionali sistemi di mappe e diagrammi per realizzare opere originali influenzate tanto della sfera sociale e culturale quanto dell’esperienza personale.
E se Torino e il Piemonte hanno contribuito a livello globale al dibattito sul design e il contemporaneo - dall’architettura all’industria, dalla moda all’arte -, Wild Mazzini intende portare avanti la riflessione attraverso data visualization, video, sculture e installazioni capaci di accrescere la consapevolezza intorno a quei temi a metà strada tra sociale e individuale, reale e virtuale, a cui ci riferiamo quando parliamo per esempio di privacy e identità, copyright e fake news.
LA PRIMA STAGIONE
Prospettiva Italia è la prima stagione espositiva di Wild Mazzini e si svolge dal 20 aprile, giorno dell’inaugurazione della Galleria, a fine luglio. Costituita da quattro mostre personali di designer e artisti che lavorano negli ambiti del giornalismo, del marketing e dell’editoria, la stagione ha l’ambizione di portare fuori dai campi d’azione abituali circa 70 opere.
I quattro progetti hanno caratteristiche espressive e tecniche di realizzazione diverse e fotografano alcuni dei tratti peculiari della “corrente italiana” che ha al centro, da una parte, dipartimenti universitari all’avanguardia (come il Density Design del Politecnico di Milano) e, dell’altra, redazioni giornalistiche aperte alle potenzialità del data journalism.
I continui scambi tra il mondo della ricerca universitaria e quello della comunicazione, infatti, hanno aperto la strada ad uno dei fattori di trasformazione artistica dell’information design, collegato alla necessità di affrontare una grande varietà di temi, spesso lontani da quelli tipicamente scientifici o economici.
ARTISTI E PROGETTI
Venerdì 20 aprile a partire dalle ore 17, in occasione del Record Store Day 2018 l’inaugurazione è affidata a Valentina D’Efilippo e al progetto OddityViz, dedicato a Space Oddity, uno dei capolavori di David Bowie, che indaga l’affascinante “stranezza” poetica dell’artista inglese in una serie di tavole costruite insieme alla giornalista Miriam Quick.
Graphic Designer pluripremiata, laureata alla London College of Communication di Londra, D’Efilippo ha lavorato per diverse agenzie contribuendo a campagne legate all’information design. Il suo lavoro ha assunto molte forme: dalla produzione teatrale alle mostre, dai contenuti editoriali alle piattaforme interattive.
Nel 2013 ha pubblicato per Harper-Collins Publisher il volume The Infographic History of the World, risultato della collaborazione con il giornalista di dati James Ball. Disponibile in nove lingue diverse, è il primo tentativo di illustrare la storia e l'evoluzione umana attraverso la visualizzazione dei dati e la narrazione infografica. Attualmente collabora con The Guardian, per la quale conduce una serie di Masterclass frequentate da studenti e professionisti.
Il 10 maggio Wild Mazzini ospita la personale Numerage&Neometrie di Adriano Attus, Direttore Creativo del Sole 24 Ore. Un percorso visivo attraverso numeri e forme, per indurre lo spettatore a riflettere sulla capacità intrinseca dei numeri di condurci verso l’inganno e su quella delle forme di combinarsi in modi infiniti creando panorami dal forte impatto visivo. La mostra rientra nel programma OFF del Salone Internazionale del Libro di Torino.
La stagione espositiva prosegue, dal 9 giugno, con la mostra di Federica Fragapane, visual e information designer i cui progetti sono stati premiati a livello nazionale e internazionale ai Core77 Design Awards 2017, Kantar Information is Beautiful Awards 2017 e 2014, European Design Awards 2017 e ADI Design Index 2015. Wild Mazzini ospita Selezione "La Lettura" 2015-2018: una selezione ragionata di 20 tavole per l’inserto culturale La Lettura de Il Corriere delle Sera, che porta al massimo delle sue potenzialità narrative le tecniche della data visualization.
La stagione si conclude a luglio con la mostra di Valerio Pellegrini, information designer con all’attivo collaborazioni in Gran Bretagna, Germania, Olanda, Giappone, Stati Uniti e Cina. Il suo progetto Minerva scandaglia e rappresenta tutto il lessico di Immanuel Kant, dalla frequenza dei termini nelle sue opere alla progettazione di nuovi sistemi per lo studio e la comparazione di parole nell’opera omnia, da parte di storiografi della filosofia.