Valentina Perazzini – Il prato infinito
L’oggetto primario dell’attenzione dell’artista è la natura avvicinata con un approccio oggettivo, tassonomico; Valentina si definisce “collezionista” di fili d’erba ed in effetti, tutta la sua ricerca artistica è centrata sul raccogliere e catalogare forme di vita vegetali. Erba, prati, fiori mediati attraverso il disegno, la pittura, la fotografia e l’installazione, danno vita al suo personalissimo linguaggio.
Comunicato stampa
Quarto e ultimo appuntamento della Cart Projects, a cura di Monica Villa, con una personale di
VALENTINA PERAZZINI
Il prato infinito
Inaugurazione sabato 12 maggio ore 18.30
Fino al 30 giugno 2012
L’oggetto primario dell’attenzione dell’artista è la natura avvicinata con un approccio oggettivo, tassonomico; Valentina si definisce “collezionista” di fili d’erba ed in effetti, tutta la sua ricerca artistica è centrata sul raccogliere e catalogare forme di vita vegetali. Erba, prati, fiori mediati attraverso il disegno, la pittura, la fotografia e l’installazione, danno vita al suo personalissimo linguaggio.
Un linguaggio colto che non si esaurisce nella classificazione ma che viene mediato da continui riferimenti a testi letterari che l’artista reinterpreta creando un tutt’uno tra intervento pittorico e parole poetiche e letterarie.
Nell’opera “Spoon River Cemetery”, selezionata al Premio San Fedele 2011, 243 foglietti di carta velina sui quali è stata trascritta a macchina l’intera antologia di Spoon River, sono appesi al soffitto. Ogni foglio corrisponde ad un epitaffio e ciascuno di essi racchiude un filo d’erba, simbolico “ritratto” del personaggio corrispondente.
Omaggio al poeta americano Walt Withman, è, invece, “Leaves of books”, l’opera vincitrice del Co.Co.Co (Como Contemporary Contest) 2011.
Opera realizzata ritagliando dal “Canto di me stesso” di “Leaves of Grass” (Foglie d’erba) tutte le virgole e tutte le parole con le quali l’autore si riferisce all’erba. Le virgole estratte e le rimozioni sono state poi applicate su una stampa fotografica di un prato e, nel libro, gli spazi lasciati vuoti sono stati riempiti con veri fili d’erba in un rimando continuo tra parola ed immagine.
Per la mostra alla GalleriaCart Valentina espone una doppia installazione formata da un lavoro a parete e uno a terra.
Si tratta di un work in progress in cui l’artista si cimenta nell’ impresa di catalogare i fili d’erba di un prato e quelli che ancora devono nascere.
La parete della galleria si riempie di fogli disegnati e numerati; a terra, invece, un tappeto di zolle di terra cela i fili d’erba che devono ancora spuntare e che, precedentemente, l’artista ha seminato. Prende vita così un’erbario eccezionale, un prato infinito, in cui disegno e natura si fondono insieme a creare un nuovo legame. L’esercizio impossibile di contare i fili d’erba diventa spunto per una nuova consapevolezza e forse per nuove riflessioni.
Parafrasando Calvino, di cui l’installazione monzese ne riprende il titolo: “Contare quanti fili d’erba ci sono, di quali specie, quanto fitti e come distribuiti. In base a questo calcolo si arriverà a una conoscenza statistica del prato….Ma contare i fili d’erba è inutile, non s’arriverà mai a saperne il numero…Palomar s’è distratto, non strappa più le erbacce, non pensa più al prato: pensa all’universo. L’universo forse finito ma innumerabile, instabile nei suoi confini, che apre entro di sé altri universi.” (“Palomar”, Italo Calvino)
Valentina Perazzini (Rimini, 1987) vive e lavora a Rimini.
Ha conseguito il diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2011.
E’ stata la vincitrice del premio Co.Co.Co 2011 e finalista del Premio San Fedele 2011.
Mostre personali:
2012 Margheritario, Nuvole Arte Contemporanea, Montesarchio (BN), a cura di
Domenico Maria Papa.
2011 Valentina Perazzini, mostra personale del vincitore del Co.Co.Co. San Pietro in
Atrio, Como.
Parole per musica fiorite, Palazzo Verbania di Luino (VA), dedicata a Vittorio Sereni, a cura di Chiara Gatti.
Mostre collettive:
2012 Ecoanimali, Spazio Un1co, Bologna, a cura di Maria Letizia Tega e
Simona Gavioli.
2011 Mostra dei finalisti del premio Co. Co. Co., Spazio Natta, Como.
...e quindi uscimmo a riveder le stelle. Dove sono?, Premio Artivisive San Fedele, Galleria San Fedele, Milano.
2010 A rare medium, well done, Moxie Studios Gallery, Dublino.
2009 Dovadola e i giovani artisti riminesi, Oratorio di Sant'Antonio, Dovadola, a cura di
Serena Venturelli e Marisa Zattini, con la collaborazione di Vittorio D'Augusta e Massimo Pulini.
Arte-scienza 2009, premio fondazione Golinelli, Palazzo Re Enzo, Bologna.