Valeria Ciotti
La retrospettiva dedicata all’artista, scomparsa nel 1995, ripercorre una parte della carriere della Ciotti con opere realizzate dalla fine degli anni ’60 fino ai primi anni ’90 del novecento.
Comunicato stampa
Acquerelli, olii, disegni e acqueforti sono presenti in mostra con i soggetti cari all’artista che vanno dai nudi femminili, fino alle marine della Romagna (terra benamata dalla Ciotti) e ai paesaggi torinesi.
Il colore caldo, ma tenace e la luce che inonda le tele sono la cifra stilistica dell’artista che, anche nelle sue ultime “Composizioni”, aiutano la Ciotti a realizzare scomposizioni di forme e paesaggi intense e materiche.
L’artista si contraddistingue per una straordinaria padronanza tecnica e per la capacità di reinterpretare e modernizzare artisti del calibro di Matisse, Cézanne e Kandinskij. I nudi femminili sono un esempio di come la memoria matissiana diventi uno spunto per riportare sulla tela autoritratti dell’anima.