Valeria Pierini – Una stanza tutta per sé
La fotografa umbra Valeria Pierini sarà in mostra allo Zut! di Foligno con una selezione di opere tratte da Io tra di voi e The Dreamers, due serie di lavori basati su un approccio partecipativo. La mostra rappresenta anche la prima fase di un progetto più ampio che, nel corso di un anno, coinvolgerà la cittadinanza nella creazione di una vera e propria opera collettiva.
Comunicato stampa
Dal 13 maggio la fotografa umbra Valeria Pierini sarà in mostra allo Zut! di Foligno con una selezione di opere tratte da Io tra di voi e The Dreamers, due serie di lavori basati su un approccio partecipativo. La mostra rappresenta anche la prima fase di un progetto più ampio che, nel corso di un anno, coinvolgerà la cittadinanza nella creazione di una vera e propria opera collettiva.
FOLIGNO – Presso lo Zut! di Foligno, spazio nato recentemente dal recupero dell’ex cinema Vittoria e attento alle sollecitazioni dell’arte contemporanea in tutte le sue forme, venerdì 13 maggio inaugura Una stanza tutta per sé (ore 18.30, visitabile fino al 17 giugno, ingresso gratuito), mostra personale della fotografa umbra Valeria Pierini, attiva sul territorio regionale e nazionale dal 2010. L’esposizione presenta parte della ricerca che l’artista ha condotto negli ultimi anni, in particolare i progetti Io tra di voi e The Dreamers, scelti come “biglietto da visita” per entrare in contatto con gli abitanti della città. Attraverso queste due serie fotografiche, Valeria Pierini manifesta il suo approccio, rivolto alla diffusione di messaggi collettivi e pratiche partecipative, a partire dal contatto diretto che continuamente cerca con il contesto in cui si trova.
In Io tra di voi l’autrice raccoglie, come in un grande archivio in progress, immagini e parole di musicisti umbri entrando in punta di piedi nel loro vissuto quotidiano, generando una memoria fatta di luoghi, persone, oggetti e collezionando individualità, tramite ritratti che permettono al pubblico di rivivere quei momenti d’incontro unici. In questo modo Valeria riesce a generare una nuova, o meglio inedita, memoria fatta di luoghi, persone, oggetti che appaiono inevitabilmente attuali e condivisibili. La dimensione intima è protagonista anche in The Dreamers, progetto in cui l’artista rielabora in chiave fotografica una serie di sogni provenienti dalla letteratura o tratti dalla testimonianza di persone diverse; l’intera serie di scatti è affiancata da un “diario d’artista” che ne raccoglie i racconti: grazie alla costante ricerca di simboli e immagini archetipiche, Valeria indirizza l’attenzione verso la dimensione dell’interiorità.
Con la mostra Una stanza tutta per sé, Valeria Pierini rende esplicito il suo modus operandi, riconducibile alla pratica dello storytelling, e introduce il più ampio progetto MAPPE che, nel corso dei mesi futuri, vedrà come protagonista la cittadinanza di Foligno in una ricerca dei luoghi della memoria urbana. Il progetto, che prevede un workshop e una mostra conclusiva (Topografia di una storia, corredata dal relativo e omonimo catalogo), coinvolgerà gli abitanti di Foligno con i loro racconti legati a vari luoghi della città: attraverso la partecipazione della cittadinanza, MAPPE intende creare un ponte tra passato e presente e inserire un nuovo tassello nella memoria collettiva. Il progetto si svilupperà nel corso di un intero anno e vedrà la popolazione impegnata a raccontare, in un’intervista video, una storia legata a un luogo della città; questi luoghi, nella dimensione simbolica che assumono per i protagonisti del progetto, saranno al centro di un lavoro di produzione fotografica che costituirà la testimonianza tangibile della narrazione collettiva. Mettendo in scena i racconti di ogni partecipante, il passato si incontra con le condizioni attuali del luogo, creando un legame tra la vita dei protagonisti e la storia della città. Il progetto intende coinvolgere attivamente i partecipanti, sia come narratori che come attori delle storie che raccontano; il lavoro svolto confluirà poi nella mostra finale Topografia di una storia, durante la quale verrà presentato il catalogo cartaceo, come documentazione del progetto.
Le introduzioni critiche alla mostra Una stanza tutta per sé e al lavoro conclusivo del progetto sono a cura di Carla Capodimonti e Saverio Verini.