Valeriano Trubbiani – De Rerum Fabula
Nelle grandi sale della Mole Vanvitelliana la mostra si svilupperà in 20 “scene”, disposte secondo un asse cronologico, suddivise per i cicli tematici che hanno scandito la ricerca creativa dell’artista. Sarà un percorso di grande impatto immaginifico che il visitatore potrà attraversare come un labirinto, un sogno abitato da presenze della storia risolte in una contemplazione favolistica che riassume tutto il mondo creativo di Valeriano Trubbiani fino ad oggi.
Comunicato stampa
VALERIANO TRUBBIANI
DE RERUM FABULA
Sculture, ambientazioni, disegni 1965-2007
Museo Tattile Statale Omero – Comune di Ancona
20 ottobre 2012 – 17 marzo 2013
Inaugurazione 20 ottobre h. 17.30
MOLE VANVITELLIANA, ANCONA
Dal 20 ottobre 2012 al 17 marzo 2013 la monumentale settecentesca Mole Vanvitelliana di
Ancona ospiterà nelle sue sale espositive una grande mostra antologica di Valeriano
Trubbiani; “De rerum fabula” comprendente sculture, ambientazioni, disegni e pirografie,
realizzate dagli anni Sessanta fino al primo decennio del Duemila.
Curatore dell’antologica Enrico Crispolti (con la collaborazione di Simone Dubrovic): critico e
storico che ha seguito l’intera vicenda creativa di Trubbiani, presentandone già la prima mostra
personale di sculture, a Venezia, nel 1962.
La rappresentativa ampia antologica è promossa dal Museo Tattile Statale Omero e dal
Comune di Ancona, con il sostegno della Banca delle Marche, della Camera di
Commercio e della Unipol Assicurazione.
L'allestimento è curato dall’architetto Massimo Di Matteo che ha già collaborato in più occasioni
con lo scultore.
Nelle grandi sale della Mole Vanvitelliana la mostra sarà proposta secondo un percorso
immaginativo di movenza teatrale, come una “laica rappresentazione”, intitolata
appunto “De rerum fabula” e si svilupperà in 20 “scene”, disposte secondo un asse
cronologico, suddivise per i cicli tematici che hanno scandito la ricerca creativa dell’artista.
Ciascuna delle 20 “scene” documenterà in alcuni casi un ciclo di sculture riproposte per
l’occasione in installazione (“Macchine belliche”, “Aruspici”, “T’amo pio bove”, “Putti, giochi
di mare, giochi di cielo”, “Mare, corazzate”, “Città”), oppure in altri casi vere e proprie
installazioni ambientali (alcune memorabili, come “Stato d’assedio”, “Le morte stagioni”,
“Ractus, ractus. Stato d’assedio”, “Il silenzio del giorno”, “Turrita urbis pugnandi”,
“Colosseo”), mentre per allestire altre “scene” saranno utilizzati cicli di disegni (come quella
per Ciriaco de’ Pizzecolli, e per Ancona), o anche pirografie (come quella per Leopardi).
In movenza appunto teatrale, la “laica rappresentazione” sarà introdotta da un
“Prologo”e conclusa da un “Epilogo”,con citazioni di “poetica”, collocate anche lungo tutto il
percorso, tratte da scritti dello scultore.
Saranno in totale 160 le opere esposte, fra sculture riunite in installazioni, o componenti di
ambientazioni, pirografie su legno e disegni, fruibili da parte di visitatori vedenti e non,
che potranno quindi essere viste e toccate, come del resto tutte quelle ospitate nella ricca
collezione permanente del Museo Tattile Statale Omero.
L’osservazione tattile è infatti il principale canale di conoscenza del Museo, da annoverare fra i
pochi specializzati a livello mondiale, fondato nel 1993 per volontà dell’Unione Italiana Ciechi e
grazie al Comune di Ancona per poi essere riconosciuto come Museo Statale nel 1999 e ora
trasferitosi nella sua nuova sede nella medesima Mole.
Istituito nell’intenzione di colmare un vuoto nel panorama dei servizi culturali per disabili visivi
ma anche per permettere a tutti un’esperienza innovativa attraverso suggestioni plurisensoriali
extra-visive.
Fra le numerose precedenti iniziative espositive organizzate dal Museo Tattile Statale
Omerosono da ricordare in particolare le importanti antologiche di Francesco Messina (2004),
di Giacomo Manzù (2005), di Loreno Sguanci (2005 e 2007) e di Walter Valentini (2011).
Complementare alla grande antologica alla Mole Vanvitelliana è suggerito un itinerario
attraverso i “luoghi” di Trubbiani nella città di Ancona: dal gruppo scultoreo Mater
amabilis, in Piazza Pertini, al Teatro delle Muse (Sipario tagliafuoco), alla Facoltà d’Ingegneria
dell’Università (rilievo e scultura), dalla Cattedrale di San Ciriaco (Croce del Millenario) alla
Chiesa dei S.S. Cosma e Damiano (componenti del presbiterio).
Il catalogo della mostra, edito da Silvana Editoriale e curato da Enrico Crispolti ripercorrerà
tutta la produzione creativa dell’artista, dagli esordi alle ultime invenzioni, con fedeli
riproduzioni a colori e in bianco e nero; con testi di Valeriano Trubbiani, interventi critici dello
stesso Crispolti oltre a quelli di Simone Dubrovic, Marco Tonelli e Luca Pietro Nicoletti.