Valerio Adami – Ars combinatoria
Saranno una ventina le opere in esposizione, tra olii e mosaici, tutte realizzate nel corso degli ultimi vent’anni e volte a testimoniare una cifra stilistica unica nel suo genere e fortemente legata al segno.
Comunicato stampa
Valerio Adami, nato a Bologna nel 1935, ritorna nella sua città natale con una mostra alla Galleria Forni, fiera di celebrare uno dei più grandi protagonisti della pittura italiana ed europea del dopoguerra.
Come si legge nella presentazione al catalogo della recente mostra “Allegorie” tenutasi al MAR di Ravenna, “Bolognese di origine, Adami è in realtà un artista senza frontiere geografiche o intellettuali. Le sue frequentazioni con artisti, filosofi, scrittori e musicisti – da Chagall a Octavio Paz, da Buzzati a Calvino, a Carlos Fuentes, da Derrida a Lyotard, a Berio e Nono – hanno alimentato il suo linguaggio pittorico. Collocato fra gli artisti che si sono affiancati alla stagione della Pop Art, Adami ha indirizzato il proprio talento su percorsi originali che gli hanno spalancato le porte del Moma di New York, del Centre Pompidou, di Documenta di Kassel, della Biennale di Venezia, del Palazzo Reale di Milano e di decine delle più prestigiose sedi espositive europee e americane.”
Saranno una ventina le opere in esposizione, tra olii e mosaici, tutte realizzate nel corso degli ultimi vent’anni e volte a testimoniare una cifra stilistica unica nel suo genere e fortemente legata al segno. “Il disegno appare come un mazzo di carte appena mischiate che ritroverà il suo ordine nelle regole del gioco” con queste parole l’autore esprime la sintesi del suo lavoro. Da qui il titolo della mostra “Ars combinatoria”.