Valerio Veneruso – Rubedodoom. Per tutti e per nessuno

Informazioni Evento

Luogo
METODO MILANO
via Vincenzo Maria Coronelli, 8, Milano , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

L'esposizione sarà visitabile solo su prenotazione, rispettando tutte le norme sanitarie in vigore, e in streaming sul canale Instagram @metodo_milano

Vernissage
18/05/2020

ore 20.50

Artisti
Valerio Veneruso
Generi
arte contemporanea, personale

Per celebrare la riapertura di Musei e biblioteche, prevista secondo l’ultimo decreto ministeriale per il giorno 18 Maggio 2020, il tunnel di Metodo Milano si fa luogo ideale per ospitare l’evento concepito da Valerio Veneruso.

Comunicato stampa

Nella tradizione alchemica, la Rubedo indica l’ultima fase della Grande Opera, quel momento in cui la materia solida si trasmuta del tutto identificandosi a pieno con lo spirito: è il momento della consapevolezza, dell’apertura alla vita, della tolleranza e dell’accettazione; il suo colore è il rosso, il suo elemento naturale è il fuoco e la Fenice il suo simbolo principale (in quanto creatura capace di rinascere dalle proprie ceneri). Oltre ai numerosi riferimenti che essa racchiude, la Rubedo rappresenta anche un breve stadio di grazia che determina la chiusura di un cerchio. Per celebrare la riapertura di Musei e biblioteche, prevista secondo l’ultimo decreto ministeriale per il giorno 18 Maggio 2020, il tunnel di Metodo Milano si fa luogo ideale per ospitare l’evento concepito da Valerio Veneruso. Tramite un’estemporanea diretta live, che verrà trasmessa alle 20:50 - cioè, durante il tramonto - dal canale Instagram di Metodo Milano, si avrà la possibilità di attraversare lo spazio lasciandosi così investire dal video RUBEDODOOM: un bagliore di luce stroboscopica che invade la fine del tunnel stesso. Mediante un processo di frenetica sovrapposizione di immagini e informazioni (proprio della sfera di Internet), l’opera presentata rivela una sequenza di istruzioni paradossali utili ad accogliere metaforicamente un nuovo ciclo di vita. Linguaggi tipici dell’attuale cultura pop (come possono essere le GIF animate) si fondono con pratiche ermetiche per creare una stratificazione di livelli che converte l’intero progetto in un’esperienza per tutti e per nessuno.

Valerio Veneruso nasce a Napoli nel 1984; si occupa, sia come artista che come curatore indipendente, dell’impatto delle immagini nella società contemporanea e di tutto ciò che è legato alla sperimentazione audiovisiva. Mostre personali: Tomorrow never knows (Project Space A plus A, Palazzo Malipiero, Venezia, a cura di Aurora Fonda e Sandro Pignotti, in collaborazione con il collettivo Utter, 2015) e Camera vitrea (La Fenice Gallery, Venezia, a cura di Cecilia Tirelli, 2013) Tra le ultime mostre collettive alle quali ha partecipato: Airswap&Massama: A BOOK (Pinacoteca Carlo Contini, Oristano, a cura di Arianna Callegaro, 2019), Multipli e Unici (Edicola Radetzky, Milano, a cura di REPLICA, 2019), VI Biennale di Incisione e Grafica Contemporanea (Galleria Civica dei Musei di Bassano del Grappa, 2019), Settima edizione del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee (Villa Brandolini, Pieve di Soligo, a cura di Carlo Sala, 2018), Teorie e tecniche dell’appuntamento (Anonima Kunsthalle, Varese - a cura di Lisa Andreani, 2018). Tra le principali esperienze curatoriali: le mostre collettive Le conseguenze dell’errore (TRA Treviso Ricerca Arte, 2019) e L’occhio tagliato (Casa Capra, Schio, 2018) Vive e lavora tra Torino e il web.