Informazioni Evento

Luogo
STUDIO D'ARS
Via Sant'agnese 12/8, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì~venerdì dalle 16 alle 19.30 / su appuntamento contattando

Vernissage
27/11/2012

ore 18-22

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Vittorio Valente, Vanna Nicolotti
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Dopo la mostra “Cellule” svoltasi in settembre alla Galleria Punto Due di Calice Ligure lo Studio D’Ars ripropone i due artisti a Milano.

Comunicato stampa

Dopo la mostra "Cellule" svoltasi in settembre alla Galleria Punto Due di Calice Ligure lo Studio D'Ars ripropone i due artisti a Milano.
Perché proporre Vanna Nicolotti e Vittorio Valente insieme?
Perché sono decisamente opposti, perché utilizzano un linguaggio completamente diverso o forse perché sono talmente opposti da sembrare complementari e il linguaggio che usano, nonostante le visibili e tangibili differenze, è simile.
La ricerca di Vanna Nicolotti inizia a Milano negli anni '60. Lo spazialismo, movimento del quale l'artista fa parte, insegna che l’arte non deve più sottostare alle limitazioni della tela o della materia («vogliamo che il quadro esca dalla sua cornice e la scultura dalla sua campana di vetro» tratto dal Manifesto dello Spazialismo), ma può allargare il suo campo, espandendosi attraverso nuove forme e tecniche espressive. La ricerca della struttura, nel lavoro di Vanna Nicolotti, è di puro rigore, infatti l’artista si può inserire nell’elenco dei Maestri del Rigorismo, la simmetria e le forme perfettamente geometriche si plasmano sulle tele sovrapposte con forza espressiva determinante. L'omaggio spirituale delle opere della serie dei "SILENZI" ne è esempio.
Vittorio Valente inizia l'attività artistica nel 1987 occupandosi del rapporto arte-scienza, spaziando tra cinematografia e letteratura. Supportato in questa ricerca dall'uso del silicone, ha sperimentato nell'arco di più di venti anni la duttilità di questo materiale, apparentemente statico, da cui ha ottenuto forme e pigmentazioni assolutamente nuove. In chiave di ricerca sulla connessione e sulla trasmissione d'informazione vanno le "evocazioni" che realizza nel '90 e nel '91 con il gruppo "Arte come evocazione" curato da Miriam Cristaldi e guidato da Claudio Costa. Nel 1993 è tra i fondatori con Omar Ronda, Tommaso Trini del movimento CRACKING ART.
Vanna e Vittorio che, citando Wim Wenders, potremmo definire "così lontano, così vicino".
Daniele Decia