Vasco Bendini – Stabile instabilità
Con l’attuale mostra di Vasco Bendini alla Galleria Conceptual di Milano si vuole focalizzare l’attenzione su alcuni periodi di sperimentazione dell’artista, a volte meno considerati o, peggio, sottovalutati, rispetto alla vasta produzione di oli su tela.
Comunicato stampa
Con l'attuale mostra di Vasco Bendini alla Galleria Conceptual di Milano si vuole focalizzare l'attenzione su alcuni periodi di sperimentazione dell'artista, a volte meno considerati o, peggio, sottovalutati, rispetto alla vasta produzione di oli su tela.
Al contrario, Bendini ha sempre mantenuto una lucida consapevolezza e una coerente maturità tecnica nei vari momenti della sua attività artistica.
Ogni opera, dalle tempere acriliche su carta Fabriano ai collage e ai polimaterici su tela, è sempre frutto di un gioco mentale, che nasce da una sorta di profonda interrogazione esistenziale e che coinvolge anche il fruitore, ponendogli incessanti domande sul senso stesso dello stare al mondo come uomo e come artista.
Ogni lavoro è un evento a cui Bendini assiste accogliendo l’immagine riconosciuta, consapevole di avviare incessanti domande a cui le opere tentano di dare, in modo autonomo e imprevedibile, una possibile risposta.
Vasco Bendini nasce a Bologna il 27 febbraio 1922. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove è allievo di Virgilio Guidi e Giorgio Morandi. Dopo l'esordio alla Galleria Bergamini di Milano, introdotto da Guidi nel 1949, inizia negli anni '50 le personali presso la Galleria La Torre di Firenze, la Galleria del Milione di Milano, la Saletta di Modena, l'Attico di Roma, l'Apollinaire di Milano e presso la Mc Roberts&Tunnard di Londra. La sua prima presenza alla XXVIII Biennale di Venezia è del 1956. Nel 1964 partecipa, con una sala personale, alla XXXIII edizione della Biennale veneziana, dove ritornerà ancora nel 1972 (XXXVI edizione). A partire dagli anni Settanta, oltre a numerose mostre in gallerie private, tiene importanti personali in enti pubblici e sedi museali quali: lo C.S.A.C. di Parma, l'Istituto Italiano di Cultura di Colonia, il Museo d'arte Moderna di Saarbruecken e il Museo d'Arte Moderna di Saarlouis, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna, L'Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino, la Casa del Mantegna di Mantova, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, il P.A.C. di Milano, la Pinacoteca Comunale di Ravenna, la Galleria Civica di Modena, Palazzo Forti di Verona, la Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento, la Loggetta Lombardesca e il Museo della città di Ravenna, il Palazzo Comunale di Salò, il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma, il Teatro Farnese di Parma, Palazzo Sarcinelli di Conegliano, la Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone, il Museo Bocchi di Parma, il Castello di Masnago di Varese, il MACRO di Roma, il Museo Palazzo de' Mayo di Chieti, l'Accademia Nazionale di San Luca di Roma, la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Muore a Roma il 31 gennaio 2015.