Vasco Brondi / Andrea Bruno – Le affinità elettive
Nel terzo appuntamento in programma, il cantautore Vasco Brondi e il fumettista Andrea Bruno sono i protagonisti dell’incontro Le affinità elettive. Correda l’incontro l’esposizione delle tavole originali e degli schizzi di Andrea Bruno, con pagine della sceneggiatura e la copertina illustrata del disco di Brondi, insieme agli studi per realizzarla.
Comunicato stampa
Prosegue nella Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale il ciclo di incontri Il nastro di Moebius dedicato ai linguaggi della contemporaneità. Sei dialoghi moderati da Alberto Sebastiani fra scrittori e fumettisti che, accomunati da esperienze lavorative e affinità, rifletteranno sulla continua interazione creativa tra scritture e linguaggi diversi, una delle cifre della narrazione contemporanea che a Bologna ha molti e validi esponenti, sia tra gli scrittori sia tra i disegnatori, di cui la Biblioteca ospiterà mostre temporanee.
Nel terzo appuntamento in programma, giovedì 13 dicembre 2012 alle ore 18, il cantautore Vasco Brondi e il fumettista Andrea Bruno sono i protagonisti dell’incontro Le affinità elettive. Entrambi si conoscono da qualche anno: Brondi, già lettore di Andrea Pazienza, si è innamorato dei fumetti scoprendo i graphic novel, Bruno è una delle matite più interessanti degli ultimi anni e per il cantautore ha creato la copertina del disco Per ora noi la chiameremo felicità. Ora, insieme, hanno scritto un racconto a fumetti di grande intensità e di cui Brondi è lo sceneggiatore – Come le strisce che lasciano gli aerei (Coconino Press) –, una storia di marginalità, una storia d’amore impossibile, una storia di sogni (booktrailer: http://youtu.be/yPENkoqGK1A).
La conversazione fra i due autori è l’occasione da un lato per conoscere e capire la triangolazione tra musica, letteratura e fumetto, dall’altro per raccontare come si scrive una storia a fumetti a quattro mani. Correda l’incontro l’esposizione delle tavole originali e degli schizzi di Andrea Bruno, con pagine della sceneggiatura e la copertina illustrata del disco di Brondi, insieme agli studi per realizzarla, fino al 10 gennaio 2013.
Micol dai lunghi capelli rossi sotto il casco integrale. Rashid il nordafricano e la sua maglietta della nazionale italiana. Rico, una felpa rossa con il cappuccio e una grondaia sotto il braccio. Tre personaggi che si incrociano, si incontrano, si evitano. Ma si assomigliano: gli stessi pensieri, gli stessi gesti apparentemente insensati. Fanno da sfondo alle loro vite i phone center, quasi una succursale della propria casa, dove i momenti più intimi vengono esibiti in pubblico; la radio e la televisione che fanno la cronaca dell’ennesimo esodo; i cieli solcati da aerei che partono e arrivano lasciando nel cielo la loro scia.
«È una storia scarna, fatta di simboli e di poche parole – racconta Vasco Brondi – di situazioni e panorami che spiegano da soli quello che succede. Le parole le ho usate più che altro per descrivere le immagini ad Andrea, i particolari, gli sfondi, le facce, i personaggi secondari, i cieli. È soprattutto una storia sulle partenze, sull’ansia di andarsene che è la stessa in posti così lontani e in persone con percorsi così diversi. Come dire che a volte non c’è una destinazione chiara ma ci sono insofferenze e sogni precisi. C’è anche un amore impossibile che infatti non funziona, è un accenno di amore.»
«Come le strisce è per me innanzitutto una storia di luoghi. – aggiunge Andrea Bruno – Luoghi che forse appartengono soprattutto alla memoria personale di Vasco, ma che in qualche modo mi sono risultati immediatamente evidenti, direi addirittura visibili. Il fumetto é racconto per immagini, e la qualità visiva della storia di Vasco ha fatto sì che il mio lavoro di trasposizione in disegni procedesse da subito con una certa naturalezza e senza troppi incidenti. In un certo senso dovevo solamente disegnare quello che vedevo.»
IL NASTRO DI MOEBIUS
PROSSIMI DIALOGHI
mercoledì 16 gennaio 2013, ore 18
(Ri)leggendo Andrea Pazienza
Emidio Clementi e Gianluca Morozzi
Esposizione dei fumetti di Pazienza amati dagli autori: Il “nostro” Paz (16 – 29 gennaio)
venerdì 1 febbraio 2013, ore 18
Quando il mio racconto diventa un fumetto
Marcello Fois e Daniele Serra
Esposizione delle tavole di Daniele Serra: Carne (1 – 11 febbraio)
mercoledì 12 febbraio 2013, ore 18
Dare un volto a Sarti Antonio, dare un volto a Bologna
Loriano Macchiavelli e Otto Gabos
Esposizione delle illustrazioni di Otto Gabos: Per Sarti Antonio (12 – 19 febbraio)
Vasco Brondi
Vasco Brondi si è messo in evidenza nel panorama musicale italiano negli ultimi anni con il progetto artistico/musicale Le luci della centrale elettrica. L’album d’esordio del 2008 Canzoni da spiaggia deturpata ha vinto la Targa Tenco come migliore opera prima, il Premio Fimi, il premio MEI, il Premio Musica & Dischi e il Premio Fuori dal Mucchio. Con il secondo album del 2010 Per ora noi la chiameremo felicità, inizia la collaborazione con il fumettista Andrea Bruno che realizza la copertina e il booklet dell’album. Nel 2011 è stato chiamato ad aprire i concerti dell’ORA tour di Jovanotti e ha pubblicato un terzo cd di canzoni live, inediti e cover, intitolato C’eravamo abbastanza amati, distribuito dal mensile La Repubblica XL. Con Baldini Castoldi Dalai ha inoltre pubblicato il libro Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero.
www.leluci.net
Andrea Bruno
Andrea Bruno scrive e disegna storie a fumetti. I suoi lavori sono apparsi su numerose riviste e antologie italiane e internazionali. Ha pubblicato l’albo Black Indian Ink (Centro Fumetto Andrea Pazienza, 1999; Amok, 2000), la raccolta di disegni Disapperarer (Coconino Press, 2001) i volumi Brodo di niente (Canicola, 2007; Rackham 2008) e Sabato tregua (Canicola, 2009). Nel 2000 ha ricevuto il premio Attilio Micheluzzi – Nuove strade al Napoli Comicon e il premio Lo straniero, nel 2007 il premio come Miglior Autore Unico a Luccacomics e nel 2010 il premio Attilio Micheluzzi come Miglior Disegnatore al Napoli Comicon. Ha esposto in diverse mostre personali e collettiva in Italia e all’estero. Nel 2005 è stato tra i fondatori del gruppo Canicola, con il quale ha dato vita all’omonima rivista. Viva e lavora a Bologna.
www.blackindianink.com