Vasilj Kandinskij – Il Cavaliere Errante

Informazioni Evento

Luogo
MUDEC - MUSEO DELLE CULTURE
Via Tortona 56 20144 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì
14.30-19.30

martedì / mercoledì
venerdì / domenica
09.30-19.30

giovedì e sabato
9.30-22.30

LA BIGLIETTERIA CHIUDE UN'ORA PRIMA

Vernissage
14/03/2017

ore 12 su invito

Biglietti

12,00 € Intero 10,00 € Ridotto 8,00 € Ridotto speciale Gruppi 10,00 € Gruppi adulti 6,00 € Gruppi scuole 3,00 € Scuola infanzia (3-6 anni)

Editori
24 ORE CULTURA
Artisti
Vassily Kandinsky
Curatori
Silvia Burini, Ada Masoero
Generi
personale, arte moderna

Il Mudec rende omaggio a Vasilj Kandinskij con un’inedita mostra “site-specific”, legata alla propria vocazione e fondata sul rapporto tra arte e scienze e sulla metafora del viaggio come avventura cognitiva.

Comunicato stampa

Vasilij Kandinskij arriva in Italia dal 15 marzo 2017 e si ferma al MUDEC – Museo delle Culture di Milano, con una mostra assolutamente inedita, ricca di 49 sue opere che raccontano il “periodo del genio” dell’artista russo che porta alla svolta completa verso l’astrazione, e di 85 tra icone, stampe popolari ed esempi di arte decorativa. Le opere, alcune delle quali mai viste prima in Italia, provengono dai più importanti musei russi, come l’Ermitage di San Pietroburgo, la Galleria Tret’jakov, il Museo di Belle Arti A.S. Puškin e il Museo Panrusso delle Arti Decorative, delle Arti Applicate e dell’Arte Popolare di Mosca.

La mostra rivela il periodo della formazione dell’immaginario visivo dell’artista, profondamente radicato nella tradizione russa, e il suo percorso di svolta ormai già compiuta verso l’astrazione, dall’ultimo Ottocento fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non fare più ritorno in madrepatria. Promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, e curata da Silvia Burini, che insegna Storia dell’arte russa a Ca’ Foscari, e Ada Masoero, critico d’arte e giornalista, la mostra accompagnerà i visitatori in un viaggio immaginario nella Russia dell’artista fino al 9 luglio 2017.

L’esposizione, che cade nell’anno del centenario della Rivoluzione russa e a ridosso delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario della nascita dell’artista, è un progetto “site-specific”, legato alla vocazione del Mudec-Museo delle Culture: è, infatti, fondato sul rapporto tra arte e antropologia e sulla metafora del viaggio come avventura cognitiva. Tutti aspetti sperimentati dal fondatore dell’astrattismo, che rivoluzionò buona parte della successiva ricerca espressiva nel mondo, e che ha sempre mostrato interesse per un approccio scientifico alla realtà e per le esplorazioni.

Kandinskij amava ripetere: “Per anni ho cercato di ottenere che gli spettatori passeggiassero nei miei quadri: volevo costringerli a dimenticarsi, a sparire addirittura lì dentro”. Dipinti, acquerelli, disegni e incisioni di Kandinskij, antiche icone, stampe, tessuti e oggetti di arte applicata consentiranno allo spettatore – che avrà a disposizione anche installazioni multimediali integrate lungo tutto il percorso espositivo – di comprendere l’origine e lo sviluppo del codice simbolico dell’artista, in un viaggio affascinante e totalmente “immersivo” tra le sue fonti visive russe (la mostra ospita anche quattro icone, 15 stampe popolari e una sessantina di oggetti d’arte decorativa) cui l’artista attinse costantemente.

Il viaggio, cifra riassuntiva dell’esistenza stessa dell’artista, diventa, dunque, anche la cifra del percorso espositivo: un pellegrinaggio attraverso la Russia, le sue immagini, le sue atmosfere, laboratorio mentale dell’artista, ma anche un itinerario verso l’astrazione e, di conseguenza, un viaggio nelle “vibrazioni dell’anima” di Kandinskij, uomo di intensa e profonda spiritualità.

Vasilij Kandinskij arrives in Italy with an unprecedented exhibition, displaying a rich selection of 49 of his artworks and 85 between icons, popular prints and examples of decorative art. The works, some of which never seen before in Italy, come from major Russian museums such as the Tretjakov Gallery, the Pushkin Museum in Moscow and the Hermitage State Museum in St. Petersburg, Georgian National Museum (from which comes Kandinskij’s first abstract oil painting).

The exhibition traces the development of Kandinskij’s visual imagery, deeply rooted in Russian tradition, and of his inescapable path towards abstraction, from the late nineteenth century until 1921, the year in which he moved to Germany and never went back to his motherland.

The exhibition, which falls in the year of the centenary of the Russian revolution, and in the lee of the 150th anniversary of the artist's birth, is a "site-specific" project, bound to the intimate vocation of Mudec-Museo delle Culture: it is in fact based on the relation between art and anthropology and on the metaphor of the journey as a cognitive adventure. These are all aspects experienced by the founder of abstract art, who revolutionized with his abstractionism a large part of the subsequent expressive research in the world and has always shown interest in a scientific approach to reality and for explorations.