Vedere l’Altro vedere la Shoah
Vedere l’Altro, vedere la Shoah è una mostra di fotografia contemporanea che ha origine da un progetto universitario ideato nel 2009 da Paolo Coen nel ricorrere del 27 gennaio, Giorno della Memoria.
Comunicato stampa
Si presenta ricchissimo di eventi (ingresso libero) il programma ideato, organizzato e promosso dall’Assessorato alla Cultura e ASCER della Comunità Ebraica di Roma per la Giornata Europea della Cultura Ebraica 2017, coordinata e promossa in Italia dall’UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Il tema di questa edizione è “Diaspora. Identità e dialogo”, uno spunto per scoprire la storie dell’esilio dalla Terra d’Israele, che ha dato vita ad importanti espressioni identitarie all’interno dell’ebraismo, e che ha interessato in modo notevole l’Italia e Roma in particolare.
Con la distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme e con la fine delle guerre giudaiche, ebbe inizio la dispersione degli ebrei nel territori conosciuti. La fine dell’Impero Romano d’Occidente e l’affermazione del cristianesimo modificarono completamente la vita degli ebrei all’interno delle aree dell’ex impero romano. Infatti, nonostante le difficoltà associate ai conflitti, gran parte delle comunità ebraiche dell’impero vivevano in relativa tranquillità e non di rado in prosperità.
L’accusa di deicidio, l’esclusione dal sistema feudale e da quello corporativo produssero una serie di trasformazioni che associate alla scomparsa di un luogo di culto centrale diedero vita a vari gruppi tra i quali, i più noti, sono quelli sefarditi, ovvero composti da ebrei provenienti dalla Spagna e dai territori soggetti alla corona spagnola e quelli ashkenaziti, ebrei provenienti dal centro e dell’est Europa.
L’ebraismo romano è assai meno noto anche nell’ambito dello stesso mondo ebraico. Tuttavia, si tratta del più antico gruppo culturale europeo. Infatti, le popolazioni presenti in Europa prima del processo di cristianizzazione sono scomparse in termini cultuali, mentre gli ebrei sono l’unica comunità che ha saputo resistere all’assimilazione.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica nasce con l’intento di organizzare annuali manifestazioni culturali ed artistiche che possano far conoscere al grande pubblico il patrimonio culturale e le tradizioni delle collettività ebraiche europee.
A Roma la Giornata Europea della Cultura Ebraica si unisce ad un'altra grande manifestazione, il Festival della Letteratura Ebraica, creando così una sinergia che vede talk, spettacoli e mostre al centro delle rispettive programmazioni.
Programma della Giornata Europea della Cultura Ebraica
Domenica 10 settembre 2017
MUSEO EBRAICO DI ROMA
Via Catalana/Largo XVI ottobre
Visite guidate gratuite in italiano e in inglese al Museo, al Tempio Maggiore e al Tempio Spagnolo
Apertura Museo: ore 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.15)
Apertura Tempio Maggiore: ore 10.00 – 11.10 e 12.30 – 15.00
Apertura Tempio Spagnolo: ore 11.15 – 12.15 e 15.00 – 18.00
Visite guidate del quartiere ebraico in italiano e in inglese ore 11.00 – 17.00
Info al Giardino del Tempio Maggiore
Il percorso museale consente di ricostruire la storia della Comunità Ebraica di Roma dalle sue origini ai giorni nostri. I 700 mq di esposizione accolgono e conservano in larga misura gli arredi delle antiche sinagoghe del ghetto, le cosiddette Cinque Scuole. Si tratta di una straordinaria raccolta di oggetti prodotti prevalentemente in un periodo compreso fra il XVI e il XIX secolo. Il tour gratuito prevede anche la visita del Tempio Maggiore, sinagoga di rito italiano inaugurata il 1904, e del Tempio spagnolo, dove pregano gli ebrei la cui tradizione sefardita è ancora oggi conservata.
SINAGOGA DI OSTIA ANTICA
Ore 12.30
Visita guidata alla Sinagoga di Ostia Antica con Giacomo Moscati
Per partecipare è richiesta la prenotazione obbligatoria della visita e del servizio di pulmino (a pagamento) con partenza dal Tempio Maggiore (Lungotevere Cenci) alle ore 11.15 Info: 347 3309710 entro mercoledì 6 settembre
Si tratta di uno straordinario sito archeologico che consente di ben contestualizzare quale sia stata la vita degli ebrei all’epoca dell’Impero Romano. La sinagoga presenta una stratificazione di estremo interesse, che consente di meglio comprendere come l’ebraismo diasporico si sia riconfigurato nell'arco di tempo compreso fra il I e il VI secolo, ovvero il periodo in cui la sinagoga fu in uso.
LIBRERIA KIRYAT SEFER
Via del Tempio, 2
Ore 10.00 – 21.00
Apertura della libreria ebraica
Consente a un pubblico formato da specialisti e non di acquistare importanti volumi relativi alla storia dell’ebraismo. Si tratta non solo di testi di storia ma anche di cultura e lingua ebraica, nonché di narrativa che restituiscono spaccati significativi della vitalità del mondo ebraico contemporaneo.
FONDAZIONE MUSEO DELLA SHOAH – CASINA DEI VALLATI
Via del Portico d’Ottavia, 29
Ore 10.30
Inaugurazione della mostra fotografica Vedere l’altro, vedere la Shoah
a cura di Paolo Coen
Saluti: Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah
Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma
Donata Levi, Università degli Studi di Udine
Vedere l'Altro, vedere la Shoah è una mostra di fotografia contemporanea che ha origine da un progetto universitario ideato nel 2009 da Paolo Coen nel ricorrere del 27 gennaio, Giorno della Memoria. Il progetto, sostanziato scientificamente da vari interventi critici e un libro edito nel 2012 da Rubbettino, ha assunto nel corso del tempo varie forme, tra cui un concorso di fotografia giunto oggi alla sesta edizione, e oltre venti mostre presentate in Italia e all’estero. Gli artisti colgono attraverso l’obiettivo alcuni temi di continuità con il nostro presente. Ovunque esiste un principio di discriminazione avviene una frattura dell'umanità capace di rompere il senso unitario che ci fa appartenere ad una comunità.
Ore 17.00
Presentazione delle collane La Memoria e la Storia (Rubbettino Editore) a cura di Paolo Coen e Il tempo, la storia, la memoria (EUM, edizioni Università di Macerata) a cura di Clara Ferranti e Paolo Coen
Saluti: Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah
Giorgia Calò, Assessore alla Cultura ed ASCER della Comunità Ebraica di Roma
Luciano D’Amico, Magnifico Rettore dell’Università di Teramo
Francesco Adornato, Rettore dell’Università di Macerata
Giuseppe Passarino, Prorettore alla ricerca dell’Università della Calabria
Intervengono: Franco de Renzo e Giovanni Quer
Modera: Roberto Finzi. Saranno presenti i curatori
Le collane scientifiche che vantano interventi di studiosi di fama internazionale, affrontano il drammatico tema della shoah con metodi e punti di osservazione diversi, che comprendono la storia, il diritto, la filosofia, l'etica, la psicologia, la letteratura e la museologia.
LABORATORIO ARTISTICO MY HEBREW LETTER
Ore 13.15
Via Publicolis, 47
Le lettere dell’alfabeto ebraico nella Diaspora: inaugurazione dello spazio di Gabriele Levy
L'alfabeto ebraico è costituito da 22 lettere considerate sacre e per questo motivo ognuna di esse ha profondi significati simbolici e non solo che saranno rivelati durante l'incontro.
GALLERIA SIMONE ALEANDRI ARTE MODERNA
Piazza Costaguti, 12
Ore 18.30
Mostra fotografica e premiazione del concorso ESODI. Ebrei di Libia, dalla fuga a oggi
In collaborazione con Haviu et Hayom
L’occasione del cinquantesimo anniversario dell’arrivo degli ebrei libici a Roma offre uno spunto di riflessione sul tema dell’esodo, costantemente presente nella storia del popolo ebraico: esso infatti, grazie alla sua condizione diasporica, si è da sempre trovato a convivere ed entrare in contatto con le genti e le tradizioni più disparate. Saranno esposte fotografie selezionate nell’ambito di un concorso che ha previsto la partecipazione di fotoamatori di un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
PALAZZO DELLA CULTURA
Via del Portico d’Ottavia, 71
Ore 19.00
Convegno
Gerusalemme/Roma/Gerusalemme. Culture, storie e tradizioni ebraiche a Roma
Intervengono: Riccardo Di Segni, Claudia Fellus, Gabriella Yael Franzone, Giulia Mafai, Nicolò (Miki) Sagi Schlesinger. Modera: Claudio Procaccia
Roma caput mundi e melting pot ebraico, ovvero una città dove sono arrivati in tempi diversi, dal II secolo avanti l’era cristiana fino alla seconda metà del XX secolo, ebrei da ogni parte del mondo conosciuto o quasi. Testimonianze archeologiche mostrano che già in epoca imperiale molti ebrei venivano da varie aree del bacino del Mediterraneo: dalla Libia, dall’Egitto dalle isole greche e, ovviamente, dalla Giudea. In epoca medievale e moderna ebrei tedeschi e francesi caratterizzarono la vita culturale della comunità ebraica di Roma e l'arrivo degli ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna e da molte altre aree soggette alla corona spagnola diedero nuovo impulso alla vita culturale ed economica della collettività ebraica dell’Urbe. Con la fine dell’era il Ghetto (1870) molti ebrei dal nord e dal centro Italia vennero a vivere nella nuova capitale d’Italia. Il termine del secondo conflitto mondale portò a Roma molti profughi ashkenaziti. Infine nel 1967, con l’espulsione degli ebrei dalla Libia, una nuova ondata di ebrei ha modificato il tessuto sociale, culturale ed economico della compagine ebraica capitolina.
Ore 20.00
Presentazione del libro di Domitilla Calamai e Marco Calamai De Mesa La mantella rossa
Pierluigi Battista dialoga con gli autori
In collaborazione con l’Instituto Cervantes
La mantella rossa (La Lepre Edizioni), è scritto a quattro mani da padre e figlia, Domitilla Calamai e Marco Calamai de Mesa. Gli autori trasportano il lettore negli intensi anni Novanta del Quattrocento con una avvincente storia d’amore che sfida l’Inquisizione attraverso paesi e mari, dall’Andalusia a Tenerife, fino alla Roma dei papi. Diego de Mesa, di nobile origine cristiana e guerriera e Clara Fonseca, figlia di ebrei convertiti, si innamorano giovanissimi ma devono presto separarsi, perché l’Inquisizione costringe alla fuga la famiglia di Clara. Nel frattempo la scoperta dell’America sta cambiando la geografia del mondo e produce un’accelerazione vorticosa di eventi e mutamenti. Una narrazione avvincente, che alterna l’amore contrastato tra i protagonisti con la tensione epica degli eventi storici narrati.
Ore 21.30
… Kan uMakan … c’era una volta ….
Tripoli e dintorni
Concerto di e con Miriam Meghnagi
Miriam Meghnagi, voce
Carlo Cossu, violino e vocal overtones
Nicola Puglielli, chitarra ed effetti
Simone Pulvano, tamburi a cornice, riq, darbuka, cajon
Saleh Tawil, ‘ud e voce
Miriam Meghnagi splendida interprete di musica sefardita e non solo, permette attraverso la sua musica di meglio comprendere il mondo perduto degli ebrei di Libia, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dalla loro espulsione.