Vedova Tintoretto
Il primo appuntamento del progetto “San Rocco Contemporaneo” e’ dedicato ad Emilio Vedova, un protagonista della scena internazionale del 900. I suoi studi, sculture e dipinti giovanili sono posti in dialogo con il grandioso ciclo dei Teleri del Maestro Manierista.
Comunicato stampa
La Scuola Grande di San Rocco, che ospita il grandioso ciclo dei Teleri di Jacopo Tintoretto, si apre all’arte moderna e contemporanea con il progetto San Rocco Contemporaneo: in dialogo con Tintoretto. Il progetto mette in relazione cinque grandi artisti del Novecento internazionale con l’opera del Maestro Manierista.
Il primo appuntamento di questo ciclo è dedicato alla figura di Emilio Vedova, un protagonista della scena internazionale del Novecento, e per la prima volta saranno esposte le sue opere che testimoniano il profondo legame che il giovane Vedova sentiva verso l’opera di Tintoretto fino alla maturità dei lavori più recenti, in una mostra realizzata in collaborazione da Arciconfraternita Scuola Grande di San Rocco e Fondazione Emilio e Annabianca Vedova.
Le opere direttamente riferite a Jacopo Tintoretto saranno esposte, secondo il progetto di Germano Celant e Stefano Cecchetto, come in un ideale viaggio e dialogo nel tempo quasi lo spettatore possa rivivere e percepire lo sguardo attento e sensibile che provocò Vedova in quella situazione di forte attrazione mentre il ciclo degli Oltre verrà installato nella Sala Terrena tra le colonne della navata centrale.
Si potranno vedere gli studi di Vedova dal Tintoretto, realizzati in epoche diverse fin dal 1936, due sculture e una grande tela degli anni Sessanta fino al ciclo degli Oltre che l’artista realizzò nel 1985, in un ideale percorso che ritrova Vedova nei luoghi di Tintoretto.
Iacopo Robusti, per Emilio Vedova, è stato molto di più di un antico Maestro di riferimento ed ha costituito il supporto principale della sua formazione artistica. Questo percorso permette di sottolineare l’impeto e la forza di una conversazione/lacerazione; partendo dall’inizio, dai primi esercizi di stile, peraltro già marcati da una forte personalità, si potrà comprendere lo sviluppo di quello che in seguito diventerà la cifra stilistica di uno dei grandi protagonisti della scena internazionale del Novecento.
L’analisi dell’opera di Jacopo Tintoretto, approfondita dagli scritti di Jean Paul Sartre, trova nella relazione con Emilio Vedova la corrispondenza immediata di una similitudine concettuale, assolutamente straordinaria.
Il progetto San Rocco Contemporaneo: in dialogo con Tintoretto è a cura di Stefano Cecchetto e Giorgio Baldo.
Quest’anno Emilio Vedova parla a tutta la città di Venezia ed anche Oltre, per usare un titolo di un suo famoso ciclo. Addirittura In continuum e con un linguaggio Plurimo, sempre per utilizzare le parole di Vedova, perché, grazie all’impegno della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, le sue opere, oltre alla Scuola Grande di San Rocco, abiteranno i più prestigiosi luoghi culturali cittadini, il Museo Correr e Ca’ Pesaro-Galleria Internazionale d’Arte Moderna e Ca’ Rezzonico-Museo del Settecento veneziano, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, lo Spazio Vedova alle Zattere, suo antico atelier, dove saranno i suoi …Cosiddetti Carnevali… e, in un parallelo gioco intellettuale con le sculture di Roy Lichtenstein, sempre negli spazi della Fondazione, ai Magazzini del Sale.
La mostra VEDOVA TINTORETTO è un’iniziativa promossa e organizzata dall’Arciconfraternita Scuola Grande di San Rocco e dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, in collaborazione con Civita Tre Venezie, con il contributo della Regione Veneto e il patrocinio della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano, della Provincia, del Comune di Venezia e della Fondazione di Venezia.
La mostra sarà accompagnata da un corposo catalogo/libro di Marsilio Editori.