Venice Time Case featuring Venice Meets Cucchi
Sesta tappa di Venice Time Case, un progetto ideato da Luca Massimo Barbero. Cinquanta opere realizzate da altrettanti artisti contemporanei emergenti, di area veneziana, giungeranno a Modena all’interno di cinque valigie Fly Case dopo aver viaggiato tra Milano, Parigi, Roma, Padova e Trento.
Comunicato stampa
La Galleria Antonio Verolino di Modena ospita, dal 19 ottobre al 19 novembre 2023, la sesta tappa di Venice Time Case, un progetto ideato da Luca Massimo Barbero. Cinquanta opere realizzate da altrettanti artisti contemporanei emergenti, di area veneziana, giungeranno a Modena all’interno di cinque valigie Fly Case dopo aver viaggiato tra Milano, Parigi, Roma, Padova e Trento.
In questa occasione speciale verrà esposto per la prima volta un inedito arazzo di Enzo Cucchi (1949) in una sorta di dialogo generazionale con gli artisti del progetto Venice Time Case.
L’inaugurazione si terrà giovedì 19 ottobre con orario 18.00-21.00, alla presenza di Luca Massimo Barbero, Antonio Verolino e di alcuni degli artisti invitati.
Venice Time Case è un “luogo” in movimento dove far incontrare e ritrovare artisti, spesso legati all’Accademia di Belle Arti di Venezia, che lavorano in gruppo, in studi condivisi, con esperienze collettive o isolate.
«La città lagunare è da sempre un luogo cosmopolita storicamente caratterizzato da arte e cultura, di cui vengono però spesso ignorate molte realtà contemporanee, pulsanti ma nascoste. In un’intervista per un mensile d’arte mi chiesero cosa avrei desiderato s’indagasse nel campo dell’arte contemporanea in Italia», spiega Luca Massimo Barbero. «Risposi che il desiderio più forte in un momento così complesso come quello appena trascorso era quello di sviluppare curiosità, guardare a luoghi nascosti dove l’arte stava nascendo e dove non vi era l’elettricità scontata dei riflettori. Per me quel luogo è Venezia, con Mestre e soprattutto Marghera incluse; gli artisti giovani che vi lavorano dipingono, resistono e, in modo anfibio tra laguna e terraferma, vivono».
Gli artisti selezionati sono stati invitati a creare ognuno una propria opera, una visione da rinchiudere come in gabbia, o da proteggere come un oggetto delicato. Le opere, tutte dello stesso formato, realizzate sullo stesso supporto, si relazionano in modo simbiotico con il formato Instagram, dove il progetto ha avuto origine come quella che un tempo sarebbe stata considerata una rassegna. È un’idea che nasce per far parlare in un contesto internazionale della “nascosta vitalità dell’arte nell’ampia città tra terra e mare”.
Libero da scelte commerciali e da fini di lucro, il progetto è il risultato della collaborazione gratuita e sinergica di tutte le parti coinvolte. Per l’occasione, Apice ha ideato un sistema di installazione delle opere e i supporti delle opere stesse.
Marsilio Arte ha pubblicato il catalogo, acquistabile in galleria, realizzato dal graphic designer Leonardo Sonnoli. Il viaggio di Venice Time Case terminerà poi con la sua cessione ad una istituzione d’arte contemporanea per essere così valorizzato e visibile nel tempo.
Artisti: Andrea Grotto, Barbara Prenka, Beatrice Alici, Bruno Fantelli, Carolina Pozzi, Celeste Dalla Libera, Chiara Enzo, Cristina Porro, Damiano Colombi, Danilo Stojanovic Edison Pashkaj, Elena Della Corna, Fabio De Meo, Federica Zanlucchi, Federico Borroni, Federico Polloni, Filippo Rizzonelli, Francesco Casati, Francesco Cima, Francesco Zanatta, Giorgia Agnese Cereda, Giovanna Bonenti, Giulia Maria Belli, Giulio Malinverni, Jonathan Colombo, Leonardo Wei, Lorenzo Fasi, Luca Marignoni, Luisa Badino, Maddalena Tesser, Manuela Kokanovic, Margherita Mezzetti, Maria Giovanna Zanella. Marta Naturale, Massimiliano Gottardi, Massimo Stenta, Mattia Bertolo, Mattia Sinigaglia, Nicola Bertolo, Nicola Facchini, Nina Ceranic, Oscar Contreras Rojas, Paolo Pretolani, Pierluigi Scandiuzzi, Riccardo Vicentini, Runo B, Silvia Faresin, Sophie Westerlind, Sulltane Tusha, Veronica de Giovanelli.