Venti ceramiche
Venti ceramiche raccontano la collaborazione proficua tra due artisti contemporanei: la
pittura di Elisa Montessori incontra le forme modellate da Riccardo Monachesi, in una
collezione di venti pezzi unici.
Comunicato stampa
Venti ceramiche raccontano la collaborazione proficua tra due artisti contemporanei: la
pittura di Elisa Montessori incontra le forme modellate da Riccardo Monachesi, in una
collezione di venti pezzi unici.
Acquisita dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e destinata al Museo Boncompagni
Ludovisi per le Arti Decorative, questa collezione sarà esposta per la prima volta al pubblico,
dal 4 ottobre al 6 novembre, in concomitanza con la Settima Giornata del Contemporaneo,
promossa dall'AMACI, l'8 ottobre 2011.
Le 20 ceramiche di Montessori e Monachesi sono state plasmate in modo originale e
decorate ognuna con un tema-decoro particolare. L’acquisizione comprende 10 ceramiche
“bianche” (con fondo bianco) e 10 ceramiche “nere” (con fondo nero), decorate da Elisa
Montessori con gusto tra naturalistico e l'onirico e scelte per rappresentare tutte le tipologie
trattate dai due artisti: coppe, vasi, piatti, alzate. Esse uniscono la funzione tipica degli
oggetti a un'attitudine quasi “informale” ed a una decorazione che, invece, ne riconduce
l’essenza al mondo vegetale e animale non senza percorrere uno stile di suggestione
surrealista.
Le forme modellate da Riccardo Monachesi, imprevedibili nell'unire morbidezza e improvvise
asperità, sembrano accompagnare e suggerire i tocchi di colore, le colature, le macchie che
diventano fiori o animali fantastici. Esiste in questa collezione di ceramiche una coesione
perfetta e irripetibile tra oggetto e decorazione.
Nell’ambito della collezione di ceramiche artistiche del Museo Boncompagni, che contempla
esemplari a partire dai primissimi anni del XX secolo, esse rappresentano una tappa
fondamentale dell’espressione artistica contemporanea in questa particolare tipologia
creativa.
La pittrice Elisa Montessori (Genova 1931) inizia a creare opere in ceramica nei primi anni
cinquanta, lavorando nello studio di Mirko Basaldella. Gli allievi dei Maestri già affermati
avevano, nell’immediato dopoguerra, modo di sperimentare forme d’arte sempre diverse con
i materiali disponibilied in ambiti quali la ceramica, i gioielli e i mosaici. Dopo quel periodo
Elisa Montessori ha abbandonato questa attività per dedicarsi completamente alla pittura.
Dalla fine degli anni Novanta, insieme all’architetto e ceramista Riccardo Monachesi
(Roma 1954), ha iniziato una proficua collaborazione, riservandosi l’aspetto decorativo dei
manufatti ceramici.
Riccardo Monachesi, allievo di Nino Caruso, utilizza la creta come materiale d'elezione per
la sua ricerca artistica dal 1977. Ha frequentato lo studio anche di Nedda Guidi e da tali
Maestri ha acquisito il rispetto della materia e l’importanza della forma.