Verde Prato. Sperimentazioni urbane tra ecologia e riuso
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci inaugura la mostra Verde Prato. Sperimentazioni urbane tra ecologia e riuso, a cura di Elisa Cristiana Cattaneo ed Emilia Giorgi, che mette in scena il Piano Operativo del Comune di Prato e la molteplicità di operazioni e strategie attuate negli ultimi anni per la definizione del nuovo strumento sulle politiche urbane della città toscana.
Comunicato stampa
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci inaugura la mostra Verde Prato. Sperimentazioni urbane tra ecologia e riuso, a cura di Elisa Cristiana Cattaneo ed Emilia Giorgi, che mette in scena il Piano Operativo del Comune di Prato e la molteplicità di operazioni e strategie attuate negli ultimi anni per la definizione del nuovo strumento sulle politiche urbane della città toscana. Un progetto sperimentale e innovativo, frutto di un intenso lavoro di équipe dell’Ufficio di Piano del Comune di Prato che vanta preziosi contributi di esperti di fama internazionale come l'architetto Stefano Boeri e lo scienziato Stefano Mancuso, solo per citarne alcuni.
L’allestimento, progettato dal giovane collettivo milanese Fosbury Architecture, presenta, attraverso un sistema di ponteggi concepito come una macchina scenica, materiali eterogenei come disegni, mappe, elaborati progettuali, fotografie d’archivio e video. Un racconto che si sviluppa per testi e immagini seguendo il processo ideativo che mira a trasformare Prato in una città verde, europea e aperta, integrando il sistema della natura e quello del costruito. Oltre al focus tecnico sul piano urbanistico, l’esposizione propone un’installazione ideata per l’occasione da Stefano Mancuso, i progetti fotografici di Fernando Guerra, Maurizio Montagna e Delfino Sisto Legnani e una macchina robotica interattiva che permetterà al pubblico di navigare i numerosi ambiti di cui si compone il Piano. Completa la mostra un’area immaginata per incontrarsi e prendere parte ad attività didattiche, conferenze e tavole rotonde, affinché la mostra diventi un luogo di dibattito, una piazza viva dentro il museo.
Il Piano Operativo di Prato è un innovativo documento di Pianificazione Urbanistica, redatto dall’Ufficio di Piano e adottato nel settembre 2018, che si muove a partire dalla grande esperienza trasmessa dalle elaborazioni dell’urbanista Bernardo Secchi, che ha lavorato al piano regolatore di Prato tra il 1993 e il 1996. Prato viene osservata nella sua dimensione metropolitana e portata a rilanciare il patrimonio manifatturiero e a rivalutare il patrimonio naturale, superando la divisione tra città e spazi agricoli. La sfida, condotta anche grazie a un ampio programma di partecipazione, Prato al Futuro - che ha coinvolto tutti i cittadini e portato professionisti del mondo della progettazione a dialogare con l’Amministrazione Comunale, con le parti interessate, con le associazioni - è quella di promuovere il riuso della città, riducendo il nuovo consumo di suolo, e mettere in campo un progetto di forestazione urbana, rispondendo con l’ecologia alle sfide globali del climate change e a quelle locali del benessere degli abitanti. Prendendo avvio da questi obiettivi la mostra si snoda attraverso 3 aree tematiche: Ecology, Re-Use e Going Public.