Verso Expo Milano 2015
La rassegna, articolata in sette sezioni differenti, racconta il tema dell’Esposizione di Milano, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. L’allestimento, che attraverso un percorso innovativo e multimediale collega idealmente Torino all’Expo 2015, sarà visibile in corso Castelfidardo 22.
Comunicato stampa
Officine Grandi Riparazioni
Dal 19 luglio al 20 agosto
VERSO L’EXPO MILANO 2015
Secondo l’United Population Fund, entro la fine del 2011 il nostro pianeta sarà popolato da 7 miliardi di persone. Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita è il titolo di Expo 2015, un evento di portata universale, che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate nelle precedenti edizioni e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il diritto di ogni individuo a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente.
In attesa di Expo 2015, dal 19 luglio 2011 al 20 agosto le Officine Grandi Riparazioni di Torino ospitano la mostra Verso Expo Milano 2015, a cura di Aldo Cibic, Maria Antonietta Crippa e Sandro Fusina.
Nell’anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Torino e il Piemonte sono il palcoscenico di passato, presente, futuro del Paese e dei temi di orgoglio dell’Italia nel mondo.
La mostra Verso Expo Milano 2015 – che racconta il ruolo delle esposizioni nella storia – unisce idealmente il nostro territorio a Expo 2015. Torino e Milano sono oggi complementari sia per la vicinanza territoriale sia per le sinergie impiegate dalle due capitali del nord per l’offerta culturale e turistica che farà, anche della città di Torino, una protagonista attiva dell’Expo.
La collaborazione tra le due città è già stata avviata negli anni scorsi con due iniziative di grande successo, Mito e Contemporary art, che hanno favorito un clima di empatia fra gli abitanti e un’occasione in più per i turisti, italiani e stranieri, a conferma di come la cultura possa svolgere un ruolo prezioso per favorire una produttiva interazione.
Con queste premesse Torino e Milano si presentano all’attenzione internazionale di Expo 2015 come un nuovo territorio con tradizioni e identità specifiche e un’offerta turistico – culturale di ampia scelta e di altissimo livello.
“Una grande città come Torino – dichiara Maurizio Braccialarghe, Assessore alla cultura della Città di Torino - non può che vedere con grande attenzione il progetto EXPO 2015 per l’assoluto valore internazionale dell’iniziativa e per la straordinaria occasione di collegamento tra la nostra città e la manifestazione. Questa mostra offrirà una prima occasione per far conoscere ai torinesi il racconto dell’EXPO.”
''Proprio nell’anno delle Celebrazioni del 150° Anniversario d’Italia, questa mostra che racconta il ruolo delle esposizioni nella storia collega idealmente Torino a Expo 2015, sottolineando il coinvolgimento del nostro territorio. Torino e Milano sono infatti così vicine che non possiamo che essere protagonisti attivi dell’Expo con la nostra grande offerta culturale e turistica” afferma Michele Coppola, Assessore alla cultura della Regione Piemonte “Stiamo infatti già lavorando con i vertici di Expo 2015 per portare anche in Piemonte i milioni di turisti attesi ''.
L’esposizione alle Officine Grandi Riparazioni – l’Officina d’Italia, il luogo simbolo del 150° anniversario dell’Unità , un laboratorio dove ripercorrere la storia degli italiani e potersi proiettare nel futuro - si articola in sette spazi differenti.
“Questa mostra vuole raccontare al pubblico cosa sono state le Expo fino ad oggi e quale è la sfida che Milano si è data, proponendo un tema carico di visione e di possibilità. Quello a cui tenevamo di più era offrire diversi livelli di lettura sia in termini di tempo che di contenuti. Si può visitare la mostra in dieci minuti o in un’ora, e in entrambi i casi ci si porta a casa un regalo” afferma Aldo Cibic, curatore della mostra.
Il primo fornisce un’introduzione al tema dell’Expo Nutrire il pianeta. Energia per la vita e alle sfide ad esso connesse. Più articolato il settore che ripercorre la storia delle Esposizioni Universali a partire dal 1851, passando per l’Expo di Milano 1906 di cui sono di particolare fascino le immagini storiche realizzate dal fotografo Luca Comerio in un’Italia da poco riunificata ma già avviatasi verso una parziale modernizzazione e industrializzazione. Un’Italia in cui Milano, attraversata dai primi tram e dalle prime automobili, si distingue già come il motore di questa trasformazione.
Accanto alla storia delle Esposizioni universali, una riflessione sulla loro evoluzione, resa particolarmente evidente dai temi su cui si sono incentrate le ultime cinque: quella del 1998 di Lisbona, dedicata agli “Oceani- Un’eredità per il futuro”; quella di Hannover del 2000, “Umanità, natura, tecnologia”; quella di Aichi nel 2005, incentrata sulla “Saggezza della natura”; e l’ultima di Shangai (2010), significativamente intitolata “Città migliore, vita migliore”. Dall’idea di “un futuro costruito“ si è passati, come si vede, ad “un futuro immaginato”, all’insegna di un progresso sempre più “vincolato” e sostenibile per il pianeta e per le persone. Dalla celebrazione dell’esistente, per altri versi, ci si è spostati sulla pianificazione responsabile dello sviluppo futuro.
Alla biodiversità e alle tradizioni alimentari italiane è dedicata un’altra delle sezioni della mostra, dal titolo “La ricchezza della varietà”. Sulla superficie di un tavolo lungo dieci metri, che ha la forma del nostro paese, vengono proiettate animazioni che descrivono in sequenza i borghi italiani, il paesaggio, le nostre coste. Si entra così a parlare di pesca e di agroalimentare, mentre su un grande schermo scorrono i dati relativi a questi settori, fornendo al visitatore una rappresentazione e una percezione immediata delle potenzialità dell’Italia e della sua progettualità.
Uno spazio di approfondimento viene dedicato al patrimonio agroalimentare della Lombardia, la regione che ospiterà l’Esposizione Internazionale del 2015.
L’ultima sezione della mostra è incentrata sul tema del pane: quello che in moltissime culture, in tutto il mondo, rappresenta l’alimento di base. Trenta diverse tipologie di pane provenienti da tutto il mondo: trenta varietà diverse di un alimento che, per la sua fortissima carica simbolica, ci riporta al tema centrale dell’Expo. L'area del pane vedrà l'allestimento del prodotti tipici del territorio di Torino: i grissini stirati torinesi, i grissini rubatà e la biova. Un'installazione sensoriale offerta ai visitatori con la collaborazione dell'Associazione Artigiana Panificatori della Provincia di Torino.