Verso Gramsci
Protagonista dell’ultimo appuntamento è la Fondazione Bartoli Felter che, con la curatela di Alessandra Menesini e Patrizia Rossello, proponeuna collettiva che si incentra sull’attualizzazione dell’opera di Gramsci utilizzando luoghi e linguaggi artistici diversi, cercando una sintonia tra etica ed estetica per garantire un alto valore artistico ed educativo.
Comunicato stampa
Giovedì 12 ottobre, a Cagliari, presso la CARTEC, Cave-Arte-Contemporanea, si inaugurerà la mostra VERSO GRAMSCI.
Si avvia così a conclusione il grande progetto I want You For Museum’s Army – Gramsci, che ha visto alternarsi lungo tutta l’estate i tre vincitori del bando promosso dal Comune di Cagliari e dai Musei Civici. Protagonista dell’ultimo appuntamento è la Fondazione Bartoli Felter che, con la curatela di Alessandra Menesini e Patrizia Rossello, proponeuna collettiva che si incentra sull’attualizzazione dell’opera di Gramsci utilizzando luoghi e linguaggi artistici diversi, cercando una sintonia tra etica ed estetica per garantire un alto valore artistico ed educativo.
L’attenzione degli organizzatori si è concentrata su un doppio livello di ricerca al fine di garantire la massima originalità.
La Sardegna, che ha dato i natali a Gramsci, e il Piemonte, in cui è maturato il suo pensiero, sono le aree di sviluppo del progetto attraverso la presenza di artisti provenienti da queste Regioni:
Marta Fontana, Marcello Nocera, Nicola Testoni (Sardegna), Cornelia Badelita, Antonio La Grotta e Simone Martinetto (Piemonte), con la partecipazione di Clara Murtas e Stefano Raccis.
Le opere realizzate spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video alla performance e trovano la loro compresenza il giorno dell’inaugurazione e per tutta la durata della mostra.
Con un efficace piano di affissione, sono stati stampati dei grandi manifesti con le immagini di alcuni lavori prodotti dagli artisti, ciò al fine di rendere la rassegna ampiamente fruibile secondo formule di arte pubblica attuando, in tal modo, un vero e proprio museo diffuso.
Sono inoltre allo studio tappe di circuitazione in spazi pubblici e privati di Sardegna e Piemonte.
Un programma caratterizzato quindi da dinamicità, con percorsi rivolti a varie fasce di studenti e cittadini secondo una logica che permetta di attivare processi di conoscenza.
Con questo progetto si è voluto rimarcare l’originalità dell’opera di Gramsci che non deve ritenersi limitata ai soli aspetti ideologici e politici, bensì votata a ideali di valore universale destinati a un pubblico più vasto: il dibattito sui problemi da lui sollevati vede tuttora il concorso anche di coloro che meno direttamente sono impegnati in specifiche battaglie politiche.
Sulla base di tali premesse i curatori e gli artisti hanno costruito una manifestazione di contemporaneità e i linguaggi utilizzati sono espressione fedele del nostro tempo.