Verter Turroni – Soglie dell’impermanenza
Una mostra personale di Verter Turroni, uno degli indiscussi protagonisti di quell’avventura che percorre il labile crinale tra la libera creazione dell’arte e la rigorosa progettazione del design.
Comunicato stampa
CARLOCINQUE GALLERY é lieta di annunciare "Soglie dell’impermanenza", una mostra personale di Verter Turroni, uno degli indiscussi protagonisti di quell’avventura che percorre il labile crinale tra la libera creazione dell’arte e la rigorosa progettazione del design. Un campo operativo che a partire dalla metà degli anni Ottanta, ha caratterizzato uno dei molti rivoli con cui prende forma la sempre più espansa contemporaneità.
La mostra presenta un’ampia serie di lavori realizzati negli ultimi anni; tutti lavori che raccontano il sapiente esercizio che quotidianamente Turroni mette a punto con i suoi materiali di elezione: vetroresina, feltro e cemento. Attraverso una personale ricerca conduce un proprio dialogo tra struttura e potenzialità dell’immagine. Le opere esposte negli spazi di via dell’Annunciata pongono il visitatore al centro di un moto che continuamente si sposta tra permanenza e transitorietà e invitano a considerare l'arte di Turroni come un processo in continua trasformazione. I materiali si intrecciano e generano nuove possibilità di forme, evidenziando la maestria tecnica e la profonda sensibilità estetica dell'artista.
Scrive il critico Marco Bazzini nel catalogo che accompagna l’esposizione: “Da homo faber, Turroni, ha necessità di un continuo pronunciamento nella materia che da alchimista contemporaneo sa trasformare nel suono più armonico per gli occhi.”
"Soglie dell’impermanenza" offre un'immersione nell'universo di Turroni ovvero rappresenta un’opportunità per esplorare le intersezioni tra forma, spazio e tempo.
Verter Turroni, nasce nel 1965 a Cesena. Lavora a Longiano nel suo studio che trasforma spesso in un laboratorio di sperimentazione artistica. Con una formazione radicata nelle belle arti, Turroni ha sviluppato un linguaggio artistico distintivo e si è ricavato un originale spazio nell’ambito della ricerca artistica contemporanea.