Vetrina#13 – Mariana Hahn

Informazioni Evento

Luogo
VINO VERO VENEZIA
Fondamenta Misericordia, 2497, 30100, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/02/2025

ore 18.30

Artisti
Mariana Hahn
Curatori
Mara Sartore
Uffici stampa
LIGHTBOX
Generi
arte contemporanea, personale

Per Vetrina#13, Vino Vero ha invitato Mariana Hahn, un’artista multidisciplinare che esplora la relazione tra il corpo e la trasmissione della memoria e della conoscenza.

Comunicato stampa

Per Vetrina#13, Vino Vero ha invitato Mariana Hahn, un’artista multidisciplinare che esplora la relazione tra
il corpo e la trasmissione della memoria e della conoscenza. Hahn incorpora nella sua ricerca artistica
materiali come seta, capelli, sale e rame, esaminando come la memoria venga immagazzinata e trasmessa
attraverso questi media, indagando il loro ruolo, definizione e trasformazione nel tempo e nelle diverse
civiltà.
La mostra site-specific “Night Eyes” include cinque opere, ognuna delle quali offre un’esplorazione della
materialità e dell’esperienza umana, dove il tempo funge da catalizzatore di trasformazione, rimodellando sia
l’opera d’arte sia il suo significato.
La prima opera, “Untitled” (2020), presenta una lastra di rame inossidabile modellata a rappresentare il
contorno di una figura umana reclinata. Quest’opera è stata concepita per rappresentare il corpo stesso
dell’artista, catturato attraverso l’impronta di sudore lasciata durante le sue sessioni di corsa a Parigi. Con il
passare del tempo, il naturale processo di ossidazione del rame rivela questa impronta in modo sempre più
evidente, diventando un segno di presenza e memoria. La posa catturata in quest’opera è una scena spesso
osservata dall’artista—un riflesso degli individui marginalizzati seduti per le strade delle città, con la testa
chinata sopra le ginocchia, in una postura che incarna profonda sottomissione e vulnerabilità. Questa
risonanza tra forma ed emozione invita a riflettere su come il rame rispecchi l’esistenza umana. Così come i
nostri corpi subiscono trasformazioni nel corso della vita, anche il rame passa dalla sua lucentezza iniziale a
una patina intricata nel tempo, suggerendo diversi strati di narrazione, storie incise sulla superficie che
incarnano una bellezza nata dalla decadenza.
Oltre a quest’opera evocativa, la mostra presenta altre quattro opere che incorporano sale e rame. Questi
pezzi consistono in resti di sale cristallizzati su lastre di rame, che formano superfici irregolari e crateri che
somigliano a lune che lentamente si sgretolano. Ispirato dalle saline che l’artista ha incontrato sull’isola di
Gozo (Malta), questo processo di evaporazione e ridefinizione del materiale introduce una meditazione sul
tempo, sull’erosione e sulla memoria materiale.
La mostra è accompagnata da un saggio di Dayneris Brito, di cui segue un estratto:
“La pratica di Hahn naviga uno spazio ambiguo tra performance e materialità, dove corpo e ambiente si
incontrano, generando risonanze poetiche da residui e elementi quotidiani—sudore umano, sale e rame—
che sono comunemente percepiti come effimeri o usa e getta. Attraverso questi materiali, Hahn avvia un
discorso sul potenziale liberatorio dell’arte—mentale, corporeo e intimo—ponendo il corpo al centro di
questa esplorazione performativa. La vetrina di Vino Vero funge da doppio specchio riflettente, dove lo
spettatore è invitato a confrontarsi con la propria immagine all’interno dell’opera ed è così coinvolto in una
lettura bidirezionale: un dialogo in cui l’opera contemporaneamente osserva e si rivolge al suo osservatore.”
“Vetrina” è una serie di mostre curate da Mara Sartore per Vino Vero, in collaborazione con Lightbox. Il
progetto artistico ha lanciato il suo secondo ciclo di presentazioni nel febbraio 2024. Dopo aver esplorato
l’ampio tema della natura attraverso le opere site-specific dei primi nove artisti invitati, il focus si è spostato
sul tema dell’attivismo. Questa fase coinvolge esclusivamente artiste donne, audaci e provocatorie in modi
diversi, che hanno sempre usato la loro arte per favorire riflessioni costruttive sul mondo contemporaneo.
Nel 2024, Vetrina ha ospitato il lavoro di tre artiste—Loredana Longo, Stefania Galegati e Paula Valero—che
hanno in comune una forte personalità, ma con espressività e percorsi artistici molto diversi. Mariana Hahn
inaugura le mostre del 2025. La sfida è presentare opere d’arte in uno spazio limitato e a diretto contatto con
VINO VERO, Fondamenta della Misericordia 2497, Venezia
il pubblico, dove la vetrina diventa parte integrante dell’opera artistica in sé, e non più solo un luogo
espositivo destinato alla vendita.
Mariana Hahn (Schwäbisch Hall, Germania) vive e lavora tra Parigi e Berlino. Ha studiato teatro all’ETI di
Berlino, prima di conseguire un diploma in arte al Central St. Martins di Londra. La sua pratica esplora la
relazione tra corpo, memoria e trasmissione della conoscenza. Attraverso materiali come sale e rame,
indaga i vari supporti della memoria e i modi di trasmissione, focalizzandosi sulla loro evoluzione nel tempo
e nelle civiltà. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in istituzioni come il Padiglione Franco
Tedesco, la Biennale di Malta, la HDM Gallery, PS120 di Parigi, Haus am Lützowplatz, Diskurs di Berlino, il
Mountain View Museum di Shenzhen, il Pan Meigu Female Art Museum di Fujian, il Redtory Museum of
Contemporary Art di Guangzhou, la Biennale di Belgrado, la Galleria Mario Iannelli di Roma, il Museo d’Arte
Contemporanea di Trafo a Stettino, la Biennale d’Arte Giovane di Mosca, la Chat Mill6 Foundation di Hong
Kong.
Dayneris Brito (L'Avana, 1996) è storica dell’arte, scrittrice d'arte e curatrice della Brownstone Foundation
(Associazione NOEMI), e attualmente vive e lavora a Parigi. La sua pratica curatoriale è principalmente
interessata all’intersezione artistica tra l’America Latina (Cuba in particolare) e l’Europa, e ai discorsi estetici
che operano sulla base di questioni come migrazione e spostamenti.