Videoarte ieri e oggi
Il cartellone prevede la proiezione di cinque filmati di videoarte contemporanea di giovani artisti abbinati ad altrettante cinque opere appartenenti alle avanguardie cinematografiche degli anni Venti (futurismo, surrealismo, dadaismo, cubismo), con l’intento di valorizzare i giovani talenti contemporanei, ma allo stesso tempo ricordare le radici della videoarte e del cinema sperimentale.
Comunicato stampa
Presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, ogni giovedì dal 3 al 31 luglio 2014 alle ore 18, Fondazione Cineteca Italiana presenta VIDEOARTE IERI E OGGI, iniziativa patrocinata dal Consiglio di Zona 9 del Comune di Milano.
Il cartellone prevede la proiezione di cinque filmati di videoarte contemporanea di giovani artisti abbinati ad altrettante cinque opere appartenenti alle avanguardie cinematografiche degli anni Venti (futurismo, surrealismo, dadaismo, cubismo), con l’intento di valorizzare i giovani talenti contemporanei, ma allo stesso tempo ricordare le radici della videoarte e del cinema sperimentale.
La tutor che ha scelto i lavori di videoarte contemporanea è Angela Madesani, storica e critica d’arte nonchè curatrice di diverse mostre presso istituzioni pubbliche e private. I videoartisti sono stati selezionati con l’obiettivo di promuovere le giovani leve del panorama artistico contemporaneo. Le opere dei giovani videoartisti sono tese ad approfondire tematiche geopolitiche e sociali all’ordine del giorno, come la complessità della condivisione dello spazio urbano, l’importanza della cultura popolare, la rapidità dei mutamenti urbanistici e sociali contemporanei.
Per quanto riguarda i film d’avanguardia che verranno proiettati possiamo affermare che sono opere che hanno caratterizzato la storia del cinema internazionale come Entr'acte (René Clair, Francia, 1924, 22’), uno dei film sacri del movimento surrealista, Studio Calder, un inedito filmato scoperto dalla Cineteca Italiana, L’Age d’Or (Luis Bunuel, 1930, Francia, B/N, 62’), secondo film surrealista di Luis Bunuel (e non a caso firmato con Salvador Dalí), Ballet Mechanique (Fernand Léger, 1924, Francia, B/N, 19’), considerato il miglio esempio di cinema cubista pervenutoci fino ad oggi e in ultimo Il nuovo appartamento (Hans Richter Germania, 1930, b/n, muto, 20’), un rarissimo documentario in cui Richter mostra esempi della nuova architettura razionalista degli anni Tenta, luminosa e funzionale, contrapposta allo stile tetro e pesante di stampo ottocentesco.
Con questo cartellone, realizzato con giovani artisti e per giovani fruitori, Fondazione Cineteca Italiana desidera restituire alla città uno spazio in cui poter assistere alle proiezioni di materiali video sperimentali e fuori mercato e rivedere opere introvabili della cinematografia d’avanguardia degli anni Venti. L’obiettivo è quello di fare del MIC un luogo di aggregazione per le nuove generazioni della Zona 9 avviando così un dialogo tra i giovani, con i giovani e per i giovani e facendo convergere nella stessa sede condivisione sociale, artistica e svago costruttivo. Proprio per questo le proiezioni saranno ad ingresso gratuito.
CALENDARIO PROIEZIONI
Giovedì 3 luglio 2014 ore 18.00
ABTGOGA #1 (Alessandro Sambini, Dubai, 2011, 30’)
Il tema del video A Bomber Tower Grasps Our Gaze Again è l’inaugurazione delle torri più alte del mondo. ABTGOGA ha una caratteristica formale costante: si tratta di due proiezioni successive dello stesso evento. La prima è la proiezione dell’evento ripreso dai media ufficiali. La seconda è la proiezione del montaggio dei video girati dagli spettatori che in quel momento erano presenti all’evento inaugurale e che successivamente lo hanno condividiso su YouTube, modificandolo, dilatandolo, aumentando, deviando, riconfigurando il messaggio che l’evento stesso stava proponendo loro.
Alessandro Sambini (Rovigo, 1982) riflette, attraverso la fotografia, il video e la performance, sulla necessità e le modalità di produzione di nuove immagini, sulla loro circolazione e diffusione e sui diversi ambiti di relazione tra l’immagine e il pubblico.
A seguire
Entr’acte (René Clair, Francia, 1924, 22’)
Uno dei film sacri del movimento surrealista: nato da un soggetto di Francis Picabia, accompagnato dalle musiche di Satie, interpretato da questi e altri celebri artisti è una deliziosa e irriverente messa a frutto delle tecniche poetiche del gruppo guidato da Breton.
Giovedì 10 luglio 2014, ore 18.00
KUSHARI (Saverio Pesapane, Egitto, 2014, 15’)
Primo di una serie di video realizzati durante la lavorazione di Devotional, film documentario, ultimato nell’aprile 2014, con materiali girati in Egitto durante la rivoluzione e le elezioni presidenziali, tra il 2011 e il 2013.
Saverio Pesapane (1977) è un regista ed autore. Ha scritto e girato documentari e fiction in Kazakhstan, Emirati Arabi, Kenya, Spagna. Ha lavorato come autore, cameraman, line producer e montatore in diverse produzioni.
Nel 2012 realizza un primo documentario in Egitto, nella valle del Nilo, It's countryside, che è stato esposto alla Biennale di Rotterdam, alla Biennale di Istanbul, alla Townhouse Gallery al Cairo, e al Louisiana Museum of Modern Art in Danimarca. Nel 2013 ha vinto il Premio Solinas “Storie per il Cinema”.
A seguire
L’Age d’Or (Luis Bunuel, 1930, Francia, B/N, 62’)
Secondo film surrealista di Buñuel, ideato con Salvador Dalì, non ha una continuità narrativa, racconta l'amore folle fra un uomo (G. Modot) e una donna (L. Lys) che non potranno unirsi mai.
Giovedì 17 luglio 2014, ore 18.00
32 DICEMBRE, LITORANEA S.GIORGIO – TORRE A MARE, LA GUERRA DELLE SGAGLIOZZE (Fabrizio Bellomo, Italia, 2011, 16’)
32 dicembre, litoranea s.giorgio - torre a mare, la guerra delle sgagliozze sono una serie di video-ritratti di personaggi della città di Bari, attivi nella vendita ambulante. L’uso del video è inteso come strumento di dilatazione dei tempi fotografici. I soggetti sono inconsapevoli di essere ripresi in video, sono invece convinti di essere fotografati. Con tali lavori Bellomo si rifà a una sorta di tradizione italiana non scritta, in cui vengono mescolate la cultura popolare e la ricerca sui registri e sui codici della rappresentazione.
Fabrizio Bellomo (Bari 1982) è legato al suo territorio d'origine in modo viscerale e ancestrale. Molti dei suoi lavori, infatti, prendono spunto e raccolgono preziosi stimoli dalla cultura popolare di cui la Puglia è fortemente impregnata. Tematiche queste che vengono trattate sempre con un occhio e un atteggiamento critico nei confronti del linguaggio utilizzato.
A seguire
Ballet meccanique (Fernand Léger, 1924, Francia, B/N, 19’)
Il film non ha una trama vera e propria, è composto da una serie di immagini di personaggi, oggetti, ombre e luci. Il "balletto" di oggetti animati e inanimati è spesso composto dalla stessa inquadratura ripetuta, montata ritmicamente con altre, generando un movimento illusorio di cose in realtà immobili.
Giovedì 24 luglio 2014, ore 18.00
THE THIRD CHIMPANZEE (The Cool Couple, Treviso 2012/Bari 2014/Vajont, 2014, 30’)
The Third Chimpanzee è una riflessione sull’uomo e di conseguenza, sulle modalità di abitare, di esperire gli spazi collettivi in un momento storico di incertezze e inquietudini. Il progetto si compone di una serie aperta di video. Gli autori evidenziano la complessità delle relazioni e delle dinamiche intrinseche dello spazio urbano che si trova costretto tra molteplici stratificazioni di segni.
The Cool Couple è il duo fondato da Niccolò Benetton (1986) e Simone Santilli (1987) nel novembre 2012. Entrambi veneti, hanno frequentato il Master in Fotografia della Fondazione Forma ed in seguito hanno deciso di unire le proprie ricerche sul linguaggio fotografico contemporaneo e sulla cultura visiva, che nascono da percorsi di matrice semiotica e filosofica.
A seguire
Il nuovo appartamento ( Hans Richter, Germania, 1930, b/n, muto, 20’)
In copia restaurata, un rarissimo documentario in cui Richter mostra esempi della nuova architettura razionalista degli anni Tenta, luminosa e funzionale, contrapposta allo stile tetro e pesante di stampo ottocentesco.
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Giovedì 31 luglio 2014, ore 18.00
STUDIO CALDER (Anonimo, B/N, muto, 20’)
Un inedito ritrovamento del 2014 della Cineteca Italiana. Nel filmato sperimentale vediamo Alexandre Calder
ripreso nel proprio studio intento nelle proprie attività di artista.
Alexander Calder è famoso per l'invenzione di grandi sculture di arte cinetica chiamate mobili.
Oltre alle opere di scultura, mobile e stabile, Alexander Calder si dedicò anche alla pittura, alle litografie e alla progettazione di giocattoli, arazzi e tappeti.
A seguire
CIRQUE CALDER (Carlos Vilardebo, Francia, 1961, 19’)
Il filmato mostra lo scultore americano Alexander Calder con il circo che costruì in miniatura nel 1929, un enorme giocattolo usato per divertire gli amici ma anche un’anteprima di quelle che divennero caratteristiche essenziali dei suoi “mobiles”.