Videodromorec
Una mostra dedicata all’esibizione dei vincitori dell’omonimo concorso promosso dalla Provincia di Ancona in collaborazione con GAI Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani, MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee, Careof DOCVA.
Comunicato stampa
Sabato 24 marzo alle ore 19 all’Atelier Dell’Arco Amoroso, spazio no profit gestito dalla Provincia di Ancona in Piazza del Plebiscito, verrà inaugurata la mostra “VIDEODROMO REC” dedicata all’esibizione dei vincitori dell’omonimo concorso promosso dalla Provincia di Ancona in collaborazione con GAI Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani, MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee, Careof DOCVA.
La mostra fa parte del programma VIDEODROMO Contemporary video art, rassegna di eventi legati all’arte video ospitata all’Arco Amoroso fino ad aprile 2012, con l’organizzazione di MAC Manifestazioni artistiche contemporanee e la curatela di Gabriele Tinti.
“VIDEODROMO REC” è un progetto che intende valorizzare e promuovere le migliori proposte di giovani artisti che utilizzano il video quale mezzo privilegiato di espressione. L’intenzione è quella di ricavare un intervallo nella programmazione ufficiale che possa risultare feconda operazione di registrazione di ciò che nelle nuove generazioni sta accadendo.
Al concorso hanno aderito oltre cinquanta artisti italiani under 35. Il comitato artistico composto da Gabriele Tinti (critico e direttore artistico di VIDEODROMO Contemporay Video Art), Allegra Corbo (artista e direttore artistico di eventi con MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee), Mario Gorni (direzione e conservazione archivi Careof DOCVA), Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti (artisti e docenti di video e animazione all'Accademia di Urbino) ha selezionato, fra quanti pervenuti, cinque video finalisti - “32 DICEMBRE” di Fabrizio Bellomo, “MANDRAGORA 7-8 CHILI” del collettivo 7-8 chili, “RELIC” di Alessandro Sau, “RIOT BEGINS WITH A WALK” di Valentina Dell'Aquila, “KARA-OKE” di Giorgio Micco - e tra questi un’opera vincitrice “32 DICEMBRE” di Fabrizio Bellomo alla quale verrà assegnato un premio.
Tutti i cinque video verranno altresì premiati con la mostra VIDEODROMO REC ospitata nello spazio Videodromo presso l’Atelier Arco Amoroso ad Ancona, che verrà replicata presso Careof DOCVA alla Fabbrica del Vapore di Milano, una delle organizzazioni più importanti per la promozione della ricerca artistica contemporanea in Italia. Nell’Archivio Video di Careof DOCVA sono difatti conservati video a partire dalle sperimentazioni degli anni ’70 sino alle produzioni delle ultime generazioni. L’Archivio è stato riconosciuto di rilevanza nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2006. Una occasione importantissima per ogni giovane artista.
Video finalisti:
Fabrizio Bellomo, “32 DICEMBRE”, 03’02’’, 2011
7-8 chili, “MANDRAGORA 7-8 CHILI”, 3’00’’, 2011
Alessandro Sau, “RELIC”, 1’55’’, 2011
Valentina Dell'Aquila, “RIOT BEGINS WITH A WALK”, 3’10’’, 2011
Giorgio Micco, “KARA-OKE”, 4’, 2010
Il programma di VIDEODROMO prosegue durante l’anno con le istallazioni di Sebastian Diaz Morales e Shaun El C. Leonardo.
VIDEODROMO è anche uno spazio di dialogo tra varie realtà artistiche e culturali, aperto a workshop, happening, presentazioni di libri e riviste, incontri e confronti, alla cui ideazione e realizzazione collaborano numerose realtà - Mediateca delle Marche, Liceo Artistico E.Mannucci, Acusmatiq, Arci, Argo, Careof, La Cupa, Librare, Nerto.it, Niewiem, Notte Nera, Pop Up!
L'Atelier dell’Arco Amoroso rimane aperto a tutti gli utenti interessati a esporre e, oltre alla programmazione ufficiale, rimane a disposizione dei giovani artisti che possono inoltrare domanda di partecipazione attraverso un apposito bando consultabile nel sito www.provincia.ancona.it
VIDEODROMO, dove corrono le immagini. Una rassegna di eventi inediti per la città di Ancona che diventa porto delle avanguardie artistiche contemporanee.
APPROFONDIMENTI
Fabrizio Bellomo, “32 DICEMBRE”, 03’02’’, 2011
Bio:
Laurea in disegno industriale presso la facoltà di architettura dell’università degli studi di Firenze (2003/07); master in fotografia presso la fondazione Forma di Milano in seguito a una borsa di studio ricevuta dalla regione Puglia nell’ambito del progetto Bollenti Spiriti (2009). Workshop e laboratori: Beat Streuli (museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo- 2011/12); Francesco Jodice (Fondazione Forma per la fotografia, 2009); Mario Cresci/Martine Voyeux (Corigliano per la fotografia-2008); Sukran Moral (accademia di Belle Arti di Bari, 2008); Lapo Binazzi (facoltà di architettura dell’università degli studi di Firenze, 2003). Selezionato dal Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo (Milano) e dalla Fondazione Pirelli per un progetto/commissione (ARTAROUND) d’arte pubblica per il biennio 2011/12; selezionato dalla Regione Puglia per l’ideazione e la realizzazione di un progetto d’arte pubblica nel porto antico di Bari (2011); collaborazione con l’artista lussemburghese Bert Theis nell’ambito del progetto Isolartcenter (Milano); promotore di un progetto di ricerca legato alla fotografia pugliese: “cartoline dalle puglie” (2010/11); selezionato dalla fondazione Forma per la realizzazione di un progetto “sulla cartolina” in occasione della mostra: Milano, un minuto prima (2011).
Sinossi video:
Serie di ritratti di personaggi baresi attivi nella vendita ambulante di fuochi d’artificio.
Il mezzo video è qui inteso come dilatatore dei tempi fotografici.
I soggetti ritratti sono inconsapevoli di essere ripresi in video – sono invece convinti di essere fotografati.
7-8 chili, “MANDRAGORA 7-8 CHILI”, 3’00’’, 2011
Bio:
7-8 chili nasce ad Offida (AP) nel 2005. E’ un collettivo composto da giovani artisti, educatori e operatori sociali, dai percorsi di vita e di formazione eterogenei ma che, da alcuni anni, condividono il disegno di un’operazione artistica globale, capace di agire la creatività in una prospettiva di crescita culturale e di rinnovamento sociale.
7-8 chili si occupa di teatro, arti visive e performative.
Il gruppo è attualmente composto da Davide Calvaresi, Giulia Capriotti , Valeria Colonnella, Maria Calvaresi, Ivana Pierantozzi.
7-8 chili... è il peso della testa.
Sinossi video:
Mandragora è una istallazione video liberamente ispirata alle leggende di fate raccolte nel volume I saperi nascosti dove dorme la neve , realizzata in collaborazione con Amat (Associazione Marchigiana Attività Teatrali).
“La fata è forse l’archetipo più antico presente nell’immaginario collettivo dei Sibillini. Nella tradizione popolare ha una connotazione prevalentemente positiva ed è legata alla civiltà pastorale. […] Sono esseri sovrannaturali dalle sembianze di bellissime donne che abitano nelle grotte sulla montagna e hanno l’abitudine di scendere la sera nei paesi per ballare coi giovani pastori” .
Tendenzialmente raccontate come creature dalle lunghissime gonne a coprire gli zoccoli caprini, le fate sono direttamente connesse al mito della Sibilla ed hanno avuto nel tempo interpretazioni diverse. Demonizzate dal cristianesimo perché associate alla libertà sessuale e all’immagine della donna tentatrice, descritte nella tradizione letteraria del Guerrin Meschino come esseri capaci di trasformarsi in serpenti, spiriti guida delle partigiane rifugiate tra i boschi, eroine del femminismo, sciamane della montagna, Grandi Madri, raccontate dalla gente che ancora abita i Sibillini come figure appartenenti ad un passato lontano in cui si era capaci di credere all’invisibile.
Il lavoro fa sue alcune di queste interpretazioni e, partendo dalla testimonianza reale di un incontro tra fate e pastori , presenta una stessa storia narrata in tre chiavi diverse.
Alessandro Sau, “RELIC”, 1’55’’, 2011
Bio:
Alessandro Sau
Nasce a Cagliari il 9 Ottobre 1981. Dopo gli studi classici si iscrive presso il dipartimento di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Si trasferisce poi a Milano dove frequenta il corso di Arti ed Antropologia del Sacro presso l’Accademia di Brera.
A Milano stringe un rapporto di amicizia e di lavoro con l’artista Remo Salvadori, e si laurea sotto la guida del teologo Mons. Pierangelo Sequeri. Si trasferisce poi a Berlino dove lavora per circa un anno come assistente di studio del fotografo d’arte Attilio Maranzano.
Attualmente Sau segue un Master of Fine Arts presso il Transart Institute (Berlino/New York) e l’Università di Plymouth. Vive e lavora tra Cagliari e Milano.
Sinossi video:
Al centro della Barbagia un gruppo di otto statue raffiguranti Biancaneve e i sette nani discutono sui principi e gli elementi del desiderio: “nella coltivazione dei colori”, dicono i nani alla fine del dialogo, “soltanto il frutto deve ancora evitare di essere mangiato”. Su questa affermazione si arresta il canto di un uccello. Segue l'esplosione di Biancaneve che coinvolge nella sua deflagrazione i sette nani che attorniavano la bella fanciulla. L'immagine di ciò che resta dopo l'esplosione si dissolve su una frase tratta dalla fiaba popolare dei fratelli Grimm Biancaneve e i sette nani (Schneewittchen und die sieben Zwerge), in cui si palesa il desiderio dei nani di poter continuare a guardare la bella Biancaneve anche dopo la sua morte.
Valentina Dell'Aquila, “RIOT BEGINS WITH A WALK”, 3’10’’, 2011
Bio:
Valentina Dell'Aquila nasce nel 1983 a Bari.Studia Arti visive all'Accademia di Belle Arti, attualmente vive ed insegna storia dell'Arte a Venezia. Frequenta la scuola di scrittura per il cinema alla Luiss di Roma.Dal 2005 lavora con il video, partecipando a collettive quali: Experimenta Art, GAP (Giovani Artisti Pugliesi) “Another green world”, “10289 km da Fitzcarraldo”, etc.Ha collaborato con numerose labels musicali, tra le quali la spagnola Elefant Records e la giapponese Schole Records, la israeliana Uganda, come regista e direttrice della fotografia di corti e videoclip musicali.
Sinossi video:
Un'azione rivoluzionaria può essere il semplice passeggiare, in città, a cielo aperto. Anche il cuore si atrofizza a forza di nascondersi, secondo Heiner Muller. La passeggiata assume così significato di affermazione dell'individuo, facendosi vera e propria antitesi dell'ideologia del Gruppo. Due ragazzi compiono una atto performativo in un parco pubblico ribadendo l'ormai dimenticata libertà nel compiere determinati gesti insoliti in pubblico, come lo sdraiarsi a terra nel centro del parco riparandosi dal sole con un libro sul capo, o l'ascoltare in terra e sugli elementi primi naturali il suono della vita. E' un solo un primo passo che cela il desiderio di amare liberamente.
Giorgio Micco, “KARA-OKE”, 4’, 2010
Bio:
Giorgio Micco (1989, Benevento) vive e lavora a Venezia. Frequenta il Biennio Specialistico in Arti Visive e Discipline
dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il suo lavoro è da poco entrato a far parte dell’Archivio della
Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Ha all’attivo numerosi wokshop e collaborazioni, tra cui quelle con Annette
Knol, Diego Marcon e Loris Gréaud.
Sinossi video:
Un karaoke fittizio sulle note dello spiritual “Go down, Moses” porta con sé la questione di continua necessità di
affermazione di libertà e condivisione, componendo uno scenario sfuggente che non esonera da una
problematizzazione.