Vie di Fuga
Société Interludio è lieto di presentare nello spazio di piazza Vittorio la sua nuova mostra: Vie di Fuga.
Comunicato stampa
Venerdì 15 marzo, dalle ore 18.00, lo spazio per l’arte contemporanea Société Interludio è lieto di presentare nello spazio di piazza Vittorio la sua nuova mostra: Vie di Fuga.
Con lo scopo di indagare le varie direzioni della pittura contemporanea, sono stati invitati gli artisti Andrea Barzaghi (Monza, 1988), Sebastiano Impellizzeri (Catania, 1984) e Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986).
Partendo da una medesima formazione pittorica, si è voluto dunque registrare l’evoluzione della pratica artistica di ciascuno che ha preso poi direzioni altre, dovute a fattori quali luoghi, tecniche e temi diversi.
Ed è così che, in questa seconda mostra, una generazione di pittori porta alle massime conseguenze la propria riflessione e la propria ricerca, fino, in alcuni casi, a staccarsi dal supporto classico (carta e tela) e dalla visione bidimensionale per allargare la questione della pittura allo spazio. Concependo opere ad hoc, gli artisti hanno lavorato non solo sull’idea di un dialogo tra loro ma anche con l’identità stessa del luogo espositivo.
Vie di fuga vuole dunque evocare la direzione che prendono gli artisti allontanandosi progressivamente o radicalmente dal proprio punto di partenza; ma vuol essere anche il collante nelle tematiche sviluppate nelle opere, leitmotiv della loro ricerca per la mostra: mappe di strade proibite, vegetazioni intrecciate, sospensione dei corpi, riflessioni sulle vie d’uscita – fisiche o mentali.
Andrea Barzaghi (Monza, 1988) vive e lavora a Lipsia. I suoi lavori sono stati presentati in occasione di varie mostre, collettive e personali, in Italia come all’estero. Ricordiamo, tra le altre: Superstimulus, A&O Kunsthalle, Lipsia, 2019; Dozen, Rosenbaum Contemporary, Boca Raton, Florida, 2018; Malerei!Malerei!, Raum für Zeitgenossische Kunst, Norimberga, 2017; Mit dem Raum reden, Bistro21, Lipsia, 2017; Verso nuovi lidi, Federico Rui Arte Contemporanea, Milano, 2016; Punto e a capo, Kreis Galerie, Norimberga, 2015; Artsiders, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia, 2014; In Natura, ZAK Project Space in Tour, 2013; B:EAST, Norimberga, 2011; Layers/Livelli, Galleria Zak, Siena, 2010; Let me find (one’s balance), Galleria Zak, Siena, 2010.
Sebastiano Impellizzeri (Catania, 1984) vive e lavora a Torino. Ha studiato pittura all'Accademia di belle arti di Urbino e all'Accademia Albertina di Torino. La sua ricerca indaga i linguaggi della pittura elaborando una poetica legata a gli elementi pittorici essenziali: superficie, segno, colore. Tra le sue mostre personali e collettive ricordiamo: nel 2017 Stupido come un pittore, Villa Vertua, Nova Milanese (MI); Il pittore e la modella, Assab One, Milano; Asiptomatic pictoplasma in Ticino presso MACT/CACT a Bellinzona. Nel 2016 Carrus Navalis, Dimora Artica, Milano; Lift on / Lift of, Cripta747, Torino; nel 2015 Museo (Cavalli e cavalle, cavalli, cavalli) Galleria Franco Noero - progetto In Residence, Torino; Controcanto, palinodie e contaminazioni, Yellow, Varese; 37/ la stanza dopo, Dimora Artica, Milano; Il nocciolo della questione, museo Biumi Innocenti di Gemonio; Pittura Contemporanea Italiana, Cars, Omegna; nel 2014 2000 Maniacs, progetto speciale di ArtVerona, Verona; Peinture de Chambre, CACT - Centro Arte Contemporanea Ticino, Bellinzona; 1+1+1=1+1+1, Galleria Room, Milano; Stilistischen Forschung, Kamine&Wain, Berlino. È stato invitato a diversi programmi di residenza quali criptaStudio, Cripta747, Torino, 2017 ed il progetto Landina di Lorenza Boisi.
Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986) vive e lavora a Acqualagna (PU). Dal 2011 ha esposto in numerosi spazi privati e musei pubblici per mostre personali e collettive, tra cui: La conquista dello spazio, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino, 2017; Box, A+B gallery, Brescia, 2017; Che il vero possa confutare il falso, Santa Maria della Scala, Siena, 2016; L’arca, Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro, 2016; Versus, Galleria Civica di Modena; Piccolo compendio d’istruzioni per la pittura, secondo capitolo, Galleria Bianconi, Milano, 2016; Memorie, Villa Manin, Codroipo (UD), 2016; Davide, Museo civico Giovanni Fattori, Livorno, 2016; CIY, Ville Belville, Parigi, 2015; Primavera 3, Frederic Lacroix Gallery, Parigi, 2014. Tra i premi ricordiamo: GAMeC Prize, Bergamo, 2018; Premio Treviglio, San Paolo Invest, 2017; il Premio Lissone 2014 del MAC di Lissone e nel 2011 il Premio Peschiera.
Société Interludio è un progetto ideato e diretto dalla curatrice Stefania Margiacchi (1990) e dall’artista Paul de Flers (1988). Spazio per l’arte contemporanea, si trova al piano nobile di un palazzo del primo ‘900 in Piazza Vittorio Veneto.
I luoghi espositivi sono fortemente connotati da un pavimento alla veneziana che suggerisce una vita passata di abitazione domestica, adesso a completo servizio delle esigenze richieste dalle arti visive.
Intermezzo di altre stanze, porzione di luogo, Société Interludio vuole essere un lungo intervallo artistico che ogni operatore e/o fruitore si ritaglia dal suo vivere quotidiano per l’attento osservare.
La mostra è stata realizzata grazie alla disponibilità della galleria A plus B Gallery, Brescia.