Villeggiatura e vacanze nel cinema italiano (1949-2011)
La mostra, curata da Antonio Maraldi e realizzata in collaborazione con il Centro Cinema città di Cesena, attraverso l’excursus di 60 foto di set e di scena, diverse delle quali inedite e provenienti da importanti archivi pubblici e privati, vuol rendere conto di come il cinema italiano abbia raccontato le vacanze, da occasione destinata a pochi privilegiati a momento di spensieratezza di massa.
Comunicato stampa
Il Comune di Rosignano Marittimo e l’Associazione culturale Armunia, con il patrocinio della Regione Toscana ed il contributo di REA e Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, presentano la mostra Villeggiatura e vacanze nel cinema italiano (1949 – 2011), che sarà ospitata dal 22 luglio al 30 settembre 2012 presso le sale del Castello Pasquini di Castiglioncello.
La mostra, curata da Antonio Maraldi e realizzata in collaborazione con il Centro Cinema città di Cesena, attraverso l’excursus di 60 foto di set e di scena, diverse delle quali inedite e provenienti da importanti archivi pubblici e privati, vuol rendere conto di come il cinema italiano abbia raccontato le vacanze, da occasione destinata a pochi privilegiati a momento di spensieratezza di massa.
Un omaggio alla vocazione cinematografica di Castiglioncello, località balneare toscana nota non solo per essere stata scelta come luogo di villeggiatura da molti nomi famosi del cinema italiano (da Alberto Sordi a Marcello Mastroianni, fino a Suso Cecchi d’Amico che lo aveva eletto a suo ritiro estivo), ma anche per aver fornito le location a celebri film, a cominciare da Il sorpasso di Dino Risi (1962), di cui si festeggia quest’anno il cinquantenario.
Il cinema e la vacanza, un binomio che a Castiglioncello è ormai di tradizione, ma che questa mostra intende fare proprio in modo inedito, ripercorrendo i film che hanno prima contribuito a diffondere il mito delle “ferie” e poi testimoniato i mutamenti sociali a questo strettamente connessi.
La vacanza, dunque, come specchio del paese e dei suoi cambiamenti verificatisi nel corso dei decenni.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 21 luglio alle ore 18.00 presso La Limonaia del Castello Pasquini, sarà inoltre impreziosita da un catalogo, edito da Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, a cura di Antonio Maraldi e introduzione di Paolo Mereghetti.
“Ha fatto abbastanza fatica il cinema italiano a parlare di vacanze. C’è voluto il Boom e forse non è bastato nemmeno quello se la più celebre vacanza dello schermo di quegli anni finisce fuori strada, seminando frigoriferi sulla strada e lasciando senza vita il giovane studente che doveva incarnare il futuro del Paese…” scrive Paolo Mereghetti “Certo è che un po’ di senso di colpa, magari tradotto cinematograficamente in sfortuna o improvvisi ripensamenti, finisce sempre per accompagnare le prime giornate che il cinema italiano ha deciso di passare senza lavorare, tanto per non dare allo spettatore la sensazione che la vacanza sia proprio senza rischi o, peggio, senza colpe”.
Fortunatamente non tutti i film, presi in esame dalla mostra, si chiudono con il tragico epilogo del Sorpasso, ma le vacanze al cinema non sono mai esclusivamente un momento di relax e di abbandono. Anche negli anni Ottanta, quando buona parte del cinema italiano (a partire da Sapore di Mare) compie una volontaria rimozione del senso di responsabilità individuale e collettivo, le vacanze -se pur concepite come fuga dal presente e dalla Storia- restano nel bene e nel male lo specchio di quel che vorrebbero nascondere.
Sei le sezioni in cui è divisa l’esposizione, una scansione che non è solo temporale ma che raccoglie nei vari capitoli film accomunati da motivi narrativi e non.
La villeggiatura. Quando la vacanza, soprattutto dagli inizi del secolo all’anteguerra, era un privilegio per pochi e ancora la si chiamava villeggiatura e prendeva lunghi periodi estivi.
Le vacanze nel dopoguerra: tempo di commedia. Con i primi segni di ripresa la voglia di scappare al mare contagia un po’ tutti e la commedia si appropria del tema per raccontare domeniche in spiaggia, vacanze in città e vicissitudini estive.
Dal Boom alla crisi: inquietudini sotto la sabbia e altrove. La vacanza come specchio della ripresa economica, del benessere e delle sue prime crepe, con già la registrazione dei segnali che annunciano
la crisi dei decenni successivi.
Le vacanze in movimento: avventure e disavventure. Ben presto il cinema italiano porta sulle strade giovani in cerca di novità e divertimento. La vacanza on the road è una costante che attraversa un
po’ tutti i decenni e che man mano si allarga a più generazioni.
Vacanze di oggi. La vacanza oggi si è spezzettata e il cinema registra questo cambiamento. Il mare continua a farla da padrone male alternative ormai sono diverse, e non sempre comiche.
La memoria delle vacanze. La vacanza come memoria di un tempo passato, più o meno felice, con cui confrontarsi e fare i conti. Bilanci, tra qualche rimpianto e un po’ di nostalgia.