Vilma Pimenoff / Marco Maria Zanin – Dark Matter
La mostra presenta i lavori di Marco Maria Zanin e Vilma Pimenoff sulle più attuali poetiche legate allo still life e alla sua dimensione temporale.
Comunicato stampa
Vilma Pimenoff - Marco Maria Zanin
DARK MATTER
Sull’incorruttibilità del Tempo e della Materia
Come terzo capitolo espositivo del progetto ORIGINE , da sabato 15 luglio la galleria LABottega di Marina di Pietrasanta volge lo sguardo verso la materia oscura dell'arte: DARK MATTER a cura di Francesco Mutti presenta i lavori di Marco Maria Zanin e Vilma Pimenoff sulle più attuali poetiche legate allo still life e alla sua dimensione temporale. La sconvolgente scoperta della materia oscura giunge come profondo stimolo alla comprensione della nostra realtà ben oltre i sensi che ci guidano: poiché ciò che nell'universo si mostra insondabile è, al tempo stesso, comunque, esistente.
Attraverso l'intervento espositivo congiunto dell'artista italiano Marco Maria Zanin e della finlandese Vilma Pimenoff, la manifestazione reale dei concetti di tempo e materia assume l'aspetto di una parafrasi visiva del nostro contemporaneo, in mutevole equilibrio tra gli ideali di bello, di vero, di reale e di illusorio. Il personale rapporto che entrambi intrattengono con l'unità di tempo a cui si riferiscono attraverso i loro progetti (rispettivamente Lacuna ed Equilibrio e 21st Century Still Life) recupera una consistenza fisica che è risultato materica della ricerca stessa: che se per la finlandese è esaltazione dell'effimero immortale e idealizzato in sostituzione di un reale da abbandonare, per Zanin assume l'aspetto di lacerti e scarti come simbolo di un'anima essenziale al vissuto. Entrambi condividono un deciso allontanamento dalla banalità. Entrambi propongono un accostamento emotivo alternativo rispetto alla falsità delle immagini quotidiane che diviene codice indispensabile di lettura.
Con DARK MATTER, Origine decide di registrare il proprio obiettivo sull'incorruttibilità del Tempo e sulla cristallizzazione dell'istante narrato come conseguenza di un processo di distruzione/ricostruzione della materia visiva, proiettata verso una totale e squillante rifondazione strutturale.
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Vilma Pimenoff nasce in Finlandia nel 1980. Il suo lavoro si occupa spesso di semiotica e esplora i modi in cui percepiamo il mondo che ci circonda attraverso segni e simboli. E’ altrettanto interessata ad osservare le convenzioni culturali attraverso lo studio di oggetti quotidiani, ponendoli leggermente fuori dal loro contesto atteso o alterando la loro scala.
Il lavoro della Pimenoff è stato in mostra alla Photographers 'Gallery di Londra, al Moscow Multimedia Art Museum, al Circulation(s) Photography Festival a Centquatre (Parigi), e in gallerie d’arte in Francia, Italia, Regno Unito e Svezia. Recentemente ha vinto il premio EDIT – editorial photographer of the Year - e nel 2016 ha ricevuto il secondo premio nel Premio Celeste Visible White. Vilma Pimenoff ha una laurea in fotografia presso il London College of Communication e vive e lavora a Helsinki.
Marco Maria Zanin nasce a Padova nel 1983. Si laurea prima in Lettere e Filosofia e poi in Relazioni Internazionali, ottenendo un master in psicologia. Sviluppa contemporaneamente l’attività artistica, e compie numerosi viaggi e soggiorni in diverse parti del mondo, mettendo in pratica quell’esercizio di ‘dislocamento’ fondamentale per l’analisi critica dei contesti sociali, e per alimentare la sua ricerca tesa a individuare gli spazi comuni della comunità umana. Mito e archetipo come matrici sommerse dei comportamenti contemporanei sono il centro della sua indagine, che si snoda sull’osservazione della relazione tra l’uomo, il territorio e il tempo. Sceglie come strumento privilegiato la fotografia, che è spesso usata mescolando tecniche diverse e superando i confini di altre discipline artistiche.Vive e lavora tra Padova e San Paolo del Brasile.