Vinassa

Informazioni Evento

Luogo
RELAIS ANTICA CORTE PALLAVICINA
Strada del Palazzo Due Torri, 3, Polesine Parmense, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

il sabato e la domenica dalle 10 alle 19, gli altri giorni dalle 16 alle 19.

Vernissage
09/09/2012

ore 18

Artisti
Alessandro Mora, Marco Terroni
Uffici stampa
ELLA STUDIO
Generi
arte contemporanea, doppia personale

L’esposizione, il cui allestimento nella Galleria delle Botti – ambiente recuperato nelle vecchie cantine che ospita anche una prestigiosa selezione di etichette – rappresenta l’incrocio di esperienze molto diverse tra loro, quelle dei due artisti.

Comunicato stampa

Domenica 9 settembre 2012 l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) inaugura la mostra di Alessandro Mora e Marco Terroni, celebrando l’inizio della nuova stagione

Settembre è il mese della vendemmia. Si raccoglie per poi tramutare l’uva in vino. È anche il mese che dà inizio a una nuova annata: cominciano le scuole, si torna al lavoro dopo le ferie, si programma una nuova stagione. Così, quasi a celebrare questo trionfo della vita e della creatività, l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) inaugura domenica 9 settembre 2012, alle ore 18, la mostra ‘Vinassa’, che raccoglie i lavori di Alessandro Mora e Marco Terroni. L’esposizione, il cui allestimento nella Galleria delle Botti - ambiente recuperato nelle vecchie cantine che ospita anche una prestigiosa selezione di etichette – rappresenta l’incrocio di esperienze molto diverse tra loro, quelle dei due artisti. Alessandro Mora prende gli oggetti, o parti di oggetti, e li trasforma in qualcosa di diverso. Mescola materiali e materie, recuperandone alcuni dimenticati, fino a realizzare con fantasia nuove, ispirate forme. Una sorta di argine, in un’epoca di consumismo frenetico. Marco Terroni è un pittore che a sua volta reinterpreta porte recuperate. Rispettando la parte mistica dell’oggetto, interviene per trasformarlo in un complice spirituale delle proprie tele, intrise di una pittura simbolica e onirica. Terroni organizza d’istinto il proprio lavoro, con gesti rapidi, che poi definisce, velo su velo, sino a raggiungere una trasparenza materica.