Vincenzo Marsiglia – Dopo-Logica/o
Per la sua personale al Palazzo Ducale Marsiglia ha pensato ad un progetto attentamente studiato per le auguste sale di questa importante sede espositiva: dialogando con le specificità offerte dalle decorazioni e dalle ambientazioni del Palazzo, Marsiglia ha disposto un allestimento che, abbracciando gli ultimi quindici anni della sua articolata ricerca, muove alla visione di esperienze artistiche assai diverse all’interno del suo percorso di ricerca.
Comunicato stampa
Vincenzo Marsiglia
a cura di Matteo Galbiati
coreografie e danza Denny Lodi
3 giugno – 10 luglio 2016
Sabbioneta (MN)
performance interattiva ore 18.00 inaugurazione mostra ore 19.00-21.00
Teatro all’Antica Palazzo Ducale
Dopo il successo di pubblico e critica riscosso nella prima assoluta dell’azione di arte&danza che si è tenutasi nel mese di settembre dello scorso anno presso il Teatro San Domenico di Crema (CR), la mostra personale di Vincenzo Marsiglia (1972) – attivo e conosciuto in ambito nazionale ed internazionale –, la cui inaugurazione è prevista per venerdì 3 giugno 2016 al Palazzo Ducale, si aprirà con la performance interattiva in cui si fondono le nuove coreografie pensate e danzate dal ballerino Denny Lodi (1990) e le creazioni dell’artista soncinese. Scenografia d’eccezione per questo inedito evento artistico è la suggestiva quinta dello stupefacente Teatro all’Antica (della fine del XVI secolo), superba creazione dell’architetto Vincenzo Scamozzi che regala alla cittadina lombarda, Patrimonio dell’UNESCO, il primo teatro “moderno’ della storia.
Ancora il gesto e la fisicità espressiva della danza, elegante e complessa, animata da Denny Lodi vanno ad animare, in un singolare connubio, le opere multimediali-interattive di Marsiglia: i passi coreografati, infatti, fanno entrare la presenza del ballerino nella superficie virtuale e digitale dell’opera d’arte tecnologica producendo un suggestivo atto espressivo d’insieme. La multiforme modificazione, che non lascia possibilità all’opera di ripetersi mai uguale nel tempo, segue la fluidità espressiva e coinvolgente dell’armonia scritta dal corpo con i passi di danza che, tra suoni e movimenti di una musicalità di contemporanea classicità, apre al pubblico, inedite potenzialità di lettura nella visione dell’opera d’arte, catalizzando le diverse potenzialità espressive di differenti aree linguistiche e semantiche.
Con questo intervento, in cui l’armonia dell’insieme prevale sulle singole individualità che lo costituiscono, le logiche delle divisioni tra le arti si stemperano, i confini decadono e si perdono per arrivare ad un complesso inedito di fusione tra esperienze viste come lontane, ma assai vicine nell’impatto emotivo che sanno suscitare.
Per la sua personale al Palazzo Ducale Marsiglia ha pensato ad un progetto attentamente studiato per le auguste sale di questa importante sede espositiva: dialogando con le specificità offerte dalle decorazioni e dalle ambientazioni del Palazzo, Marsiglia ha disposto un allestimento che, abbracciando gli ultimi quindici anni della sua articolata ricerca, muove alla visione di esperienze artistiche assai diverse all’interno del suo percorso di ricerca.
Raccolte nell’ambiente del Palazzo si possono ammirare, quindi, le multiformi visioni del segno di Marsiglia che dalla pittura ha saputo modificarsi ed articolarsi in altri contesti e tecniche come la scultura, il design, l’oreficeria, l’arte multimediali, le arti decorative ed applicate, ma sempre riversando una pratica che sa cogliere le tensioni di elementi che traducono tanto le innovazione quanto le eredità della tradizione. Stanza dopo stanza, il pubblico potrà ammirare i classici quadri glitterati con il logo-stella che ne hanno reso inconfondibile l’opera, poi le carte e i disegni, gli schermi delle opere multimediali e interattive, i disegni, i tappeti, i gioielli e gli interventi allestitivi ambientali con mobili e arredi, ma anche le ultime opere in ardesia e marmo. Una proliferazione multiforme che rispetta appieno lo spirito eclettico dell’artista che, pur nell’ampia gamma di modulazioni che il suo lavoro sa prendere, non perde mai un carattere di originalità, pur preservando la propria coerenza. Una mostra da scoprire poco per volta che, senza seguire un ordinamento cronologico, mette in luce proprio i rimandi e i legami tra i differenti elementi ed aspetti che compongono il suo lavoro.
Il catalogo della mostra, editato da Vanillaedizioni nella collana PageNotfound, è stato realizzato grazie al generoso contributo di ICAS. Si ringraziano Aleart progetti d’immagine per Mediapartner Espoarte.