Vincenzo Mascoli – Of Mass Frame
Come in una narrazione moderna, Mascoli svolge la sua pellicola di fotogrammi, una vivace sequenza di racconto che non ha bisogno di alcuna trama per essere compresa. Chi osserva conosce già quegli aspetti, i personaggi, le circostanze che l’artista propone attraverso indovinati accostamenti: immagini sedimentate nella coscienza dell’uomo.
Comunicato stampa
Come in una narrazione moderna, Mascoli svolge la sua pellicola di fotogrammi, una vivace sequenza di racconto che non ha bisogno di alcuna trama per essere compresa. Chi osserva conosce già quegli aspetti, i personaggi, le circostanze che l’artista propone attraverso indovinati accostamenti: immagini sedimentate nella coscienza dell’uomo.
L’intento dell'artista è quello di dar vita ad una pittura efficace che offra facilmente delle chiavi di lettura a chi le osserva, senza però guidarlo verso un significato specifico.
Le figure che emergono dal suo collage vitalistico sono difatti insite nella memoria di ognuno; tuttavia, l’insolita composizione e il contrasto colore/forma suscitano riflessioni e sensazioni così contrastanti da far maturare singole e personali interpretazioni diverse.
Confusione e rassicurazione si mescolano in un susseguirsi di storie in potenza, esistenze appena nate, cui solo il fruitore può continuare a far vivere. La voglia di genuinità e innocenza emerge dagli accostamenti forti tra rimandi trasgressivi e peccaminosi accanto agli ingenui gesti tipici dei bambini. Questa evidente dicotomia conferma l’ambizione ad un linguaggio più semplice e ad una visione più pulita nell’arte, come nel reale.
Mascoli, senza toccare la polemica politica, sfiora però quella di natura sociale, servendosi della frequente denuncia di una società massificata e impassibile di fronte a fatti e immagini che scorrono quotidianamente sempre uguali.
È la composizione, invece, a scatenare suggestione e consapevolezza; è la scelta formale e narrativa a determinare una pittura immediata, che riscatta una realtà omologata e ripetitiva, proprio ricalcando i suoi tratti ricorrenti, dipinti però da un tocco fresco che conferisce loro un nuovo senso, una nuova luce.
L’intuizione, allora, non soccombe, ma sopravvive al caos dominante delle opere di Vincenzo Mascoli, un artista eclettico, che negli accostamenti, ora confusi, ora più nitidi, definisce la propria essenza.
Linda Roggio