Visionary

Informazioni Evento

Luogo
CANOVA22
Via Canova 22 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Aperto dal martedi al venerdi dalle 15.30 alle 20.00
sabato dalle 11.00 alle 20.00
domenica dalle 12.00 alle 20.00

Vernissage
18/05/2019
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra collettiva a cura di Nero Gallery.

Comunicato stampa

In occasione del suo quinto compleanno, Nero Gallery si sposta al centro di Roma, in uno spazio fuori dal tempo, la fornace del Canova22, con la mostra collettiva VISIONARY, che si terrà dal 18 maggio al 15 giugno 2019.

In mostra 9 artisti del panorama pop surrealista e simbolista contemporaneo:

Sicioldr – Eric Lacombe – Olivier De Sagazan – Markus Akesson Maurizio L'Altrella - Guido Ricciardelli – Fabio Timpanaro
Nicola Chibbaro – Luca Pontassuglia

Gli artisti presenteranno più di venti opere inedite, spaziando dalle tecniche classiche come la pittura ad olio e la scultura, fino all'uso delle nuove tecnologie, come l'arte digitale e le installazioni video.

Con questo Group show, Nero Gallery celebra la libertà d’immaginazione portandola alla sua estrema espressione, una fantasia visionaria che può sfociare nella follia.

Il termine visionario si usa infatti per definire chi ha visioni mistiche, come apparizioni religiose o soprannaturali, o allucinazioni visive. Per estensione, visionario è colui che ritiene possibili o vere costruzioni della fantasia, cose che non sono reali o che sono irrealizzabili. Può dirsi visionario l’idealista che segue un progetto rivoluzionario folle, il vicino di casa convinto che il suo giardino sia popolato di folletti, l’artista dotato di grande immaginazione visiva o affetto da disturbi psichici, che si abbandona ad apparizioni fantastiche, oniriche, allucinate, straordinarie.

VISIONARY è una mostra che si muove in bilico lungo il sottile filo tra sogno e pazzia e ci spinge in una dimensione allucinatoria in cui tutto è deformato, un mondo in cui la realtà viene messa a dura prova e la nostra mente creativa può avere finalmente libero sfogo.

La nostra impressione sarà quella di immergerci in un sogno ad occhi aperti, in uno stato alterato di coscienza che per gli artisti rappresenta una forma di possessione, la quale li aiuta ad esprimere la sofferenza nel prodotto artistico, dando così sollievo ai tormenti della mente. L’artista è posseduto dal demone dell’ispirazione e questa possessione è anche la sua salvezza.

Il compito dello spettatore sarà quello di lasciarsi possedere, entrando così in un mondo altro da quello reale, una visione dalla quale la sua quotidianità risulterà fortemente turbata.