Visioni dall’infra-ordinario 2022
seconda edizione della mostra “Visioni dall’infra-ordinario”.
Comunicato stampa
Nato nell'ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, Visioni dall’infra-ordinario si pone l’obiettivo di approcciare la contemporaneità in maniera interdisciplinare: arte, antropologia e scienze.
La seconda edizione, intitolata "Scarti", è curata dalla storica dell’arte Elisabetta Pozzetti e dall’antropologo e direttore del Museo Guatelli Mario Turci, e vede il coinvolgimento dello scultore Nicola Biondani, del pittore Nunzio Paci e del fotografo Nicola Vinci.
La mostra, che gode del patrocinio del Comune di Parma, i finanziamenti della LR 18/2000 Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e il contributo di Fondazione Cariparma, sarà inaugurata sabato 17 settembre alle ore 16.00 e sarà visitabile fino a domenica 27 novembre 2022.
L'esposizione sarà aperta solo su prenotazione con almeno 48 ore di anticipo (telefono: +39 350 1287867, email: [email protected]) e sarà a ingresso gratuito
Ozzano Taro di Collecchio (PR) 8 settembre 2022 – Visioni dall’infra-ordinario nasce nell'ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e ha preso avvio nel ventesimo anniversario della scomparsa di Ettore Guatelli (1921-2000) con l’obiettivo di approcciare la contemporaneità in maniera interdisciplinare, esplorando i territori di tangenza e contiguità tra mondi apparentemente differenti: quello dell’arte, dell’antropologia e delle scienze. Il sapere, nella sua complessità, si costruisce attraverso l’interazione di materie e sensibilità differenti, e su tali presupposti si attesta anche questa seconda edizione che rifletterà sugli Scarti.
Il progetto è curato dalla storica dell’arte Elisabetta Pozzetti e dal direttore del Museo Guatelli, nonché antropologo, Mario Turci e vede il coinvolgimento di tre artisti che approfondiscono medium differenti, conciliando la propria poetica con l’evidenza spirituale, aggregativa e antropologica del museo. Si tratta dello scultore Nicola Biondani, del pittore Nunzio Paci e del fotografo Nicola Vinci.
La mostra, voluta dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli, gode del patrocinio del Comune di Parma ed è realizzata grazie ai finanziamenti della LR 18/2000 Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e con il contributo di Fondazione Cariparma.
Sarà inaugurata alla presenza delle autorità istituzionali, tra le quali l’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, sabato 17 settembre alle ore 16.00 e sarà visitabile fino a domenica 27 novembre 2022.
I curatori hanno scelto di ragionare sulla tematica, contemporanea più che mai, degli Scarti. “Oggigiorno, infatti, è surreale pensare che il significato di scarto sia scadente, di poco valore” spiega Elisabetta Pozzetti. “Straniante riflettere sul fatto che la società ormai si debba nutrire di scarti per rendere sostenibile il nostro cortocircuito consumistico. E immaginare che tutto ciò che nasce, nasce non per morire ma per rigenerarsi ed essere rigenerato. Per la finitudine umana è difficile improntare una logica di tale tipo, ma diviene necessario e virtuoso. Gli scarti, dunque, non sono più appendici di fine vita da eliminare, ma substrato da riciclare e ricollocare nel mondo. Lo scarto, allora, diviene strategia mirata per produrre energia e plusvalore, si fa espediente per visualizzare il reale in maniera differente e creativa. Non è più rifiuto ma risorsa. Non più abbandono ma recupero. E reimpiego. E allora ciò che ne deriva può essere un regalo al nostro pianeta, di bellezza e cura, che merita di essere ‘scartato’.”
“Gli scarti sono purtroppo anche gli esseri umani, coloro che sono ai margini, che scappano dall’orrore, coloro che non sono ritenuti degni, i diversi” prosegue Mario Turci. “Sulla diversità si situa spesso il pregiudizio e la paura che lo nutre. Per provenienza, età, condizione, scelta di vita, necessità è esperienza di molti essere considerati scarti, umanità non utili alle logiche del mercato. Tutti questi scarti rendono la nostra società più ricca, più libera, più sana. Innestano nel nostro vivere il seme della civiltà, della solidarietà e della democrazia. Sono una provocazione vivente affinché si provi a essere persone migliori.”
L’arte e l’antropologia dove si collocano? Esattamente dentro a questo processo di analisi, di riflessione e di metamorfosi creativa che fa degli scarti la ragione vera e ultima di ogni resurrezione quotidiana. Il museo come luogo narrativo, l’arte quando si esprime nella sua narratività e l’antropologia che di narrazioni dell’umano si nutre, s’incontrano a Ozzano Taro di Collecchio, nel podere Bellafoglia dove abita il Museo Guatelli, per scovare nelle pieghe dell’infra-ordinario quelle visioni capaci di orientare i nostri pensieri e la voglia di raccontarli.
Museo Ettore Guatelli
Via Nazionale, 130
43044 Ozzano Taro di Collecchio (PR)
II edizione
Visioni dall’infra-ordinario
Scarti
sabato 17 settembre – domenica 27 novembre 2022
inaugurazione
sabato 17 settembre 2022 ore 16.00
a cura di
Elisabetta Pozzetti
Mario Turci
artisti
Nicola Biondani
Nunzio Paci
Nicola Vinci
catalogo
progetto grafico
Studio Chiesa
fotografie
Andrea Ceresoli
video
Giovanni Fava
con il patrocinio di
Comune di Parma
iniziativa realizzata grazie ai finanziamenti della LR 18/2000 Settore Patrimonio culturale di
Regione Emilia-Romagna
la mostra è realizzata con il contributo di
Fondazione Cariparma
aperta solo su prenotazione con almeno 48 ore di anticipo (telefono: +39 350 1287867, email: [email protected]), ingresso gratuito
informazioni
www.museoguatelli.it
www.studiochiesa.it/meg202021