Informazioni Evento

Luogo
EX FORNACE GOLA
Alzaia Naviglio Pavese 16, Darsena MM Porta Genova, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Periodo espositivo 21 giugno - 1 luglio 2017
Lun - Ven 9:30 - 12:30 / 13:30 - 17:00 | Sab - Dom su appuntament

Vernissage
21/06/2017

ore 18,30

Contatti
Email: info@associazioneartgallery.org
Biglietti

ingresso libero

Curatori
Teresa Vitali
Generi
arte contemporanea, collettiva

Il titolo Vite private assume un duplice significato riferendosi in prima istanza alla sfera personale di ciascun individuo e, in seconda istanza, considerando la parola “private” come participio passato del verbo privare, allude alla perdita di qualcosa.

Comunicato stampa

“Privacy is not only essential to life and liberty; it's essential to the pursuit of happiness, in the broadest and deepest sense. We human beings are not just social creatures; we're also private creatures”. Nicholas Carr

Nella società attuale la vita degli individui scorre pubblicamente. Da un lato si sta concretizzando la Big Brother Society descritta da George Orwell dove, in nome della sicurezza collettiva, dati e informazioni sono costantemente raccolti attraverso elementi che popolano il nostro quotidiano come mezzi di trasporto pubblico, telecamere di sorveglianza, cellulari, carte di credito, email e molto altro. Dall’altro lato sono gli individui stessi a diffondere in prima persona frammenti della propria esistenza, condividendoli all’interno dei molteplici social network che sono divenuti parte integrante del nostro essere.
A questo proposito Andrew Keen afferma che “i social media odierni stanno frammentando la nostra identità in modo che esistiamo sempre al di fuori di noi stessi, incapaci di concentrarci sul qui e ora, troppo legati alla nostra stessa immagine, rivelando perennemente dove ci troviamo, sacrificando la privacy individuale alla tirannia utilitaristica della rete collettiva”.
Il progetto espositivo si concentra proprio su quest’ultimo fenomeno, cercando di definire cosa resti di veramente intimo e confidenziale all’interno di una società che porta ineluttabilmente a mostrarsi.
Il titolo Vite private assume quindi un duplice significato riferendosi in prima istanza alla sfera personale di ciascun individuo e, in seconda istanza, considerando la parola “private” come participio passato del verbo privare, allude alla perdita di qualcosa. Esistenze prive di identità e significato, svuotate dal senso di autenticità che si confondono tra i milioni di profili che parlano di sè sui social media.

In mostra gli artisti Chiara Bonetti, Riccardo Di Stefano, Lorenzo Kamerlengo, Andrea Martinucci, Giacomo Montanelli, Guido Segni e Luca Staccioli.

L’evento è organizzato da ArtGallery Milano in partnership con l’agenzia di comunicazione milanese CARTAEMATITA, che per Vite Private ha realizzato l’identità visiva della mostra.