Vittoria Mazzonis – Perdersi oltre Natura

  • A.MUSE

Informazioni Evento

Luogo
A.MUSE
V.Romani 4E, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
21/09/2022
Artisti
Vittoria Mazzonis
Generi
fotografia, personale

Mostra personale di Vittoria Mazzonis (Torino, 1997), prima esposizione dell’artista nella sua città natale e primo evento del palinsesto espositivo 2022/2023.

Comunicato stampa

A.muse gallery, galleria sorta nel cuore di Torino nel 2014 grazie all’iniziativa di Paola Tournon, presenta da mercoledì 21 settembre 2022 a lunedì 31 ottobre 2022 “Perdersi oltre Natura”, mostra personale di Vittoria Mazzonis (Torino, 1997), prima esposizione dell’artista nella sua città natale e primo evento del palinsesto espositivo 2022/2023.

“Perdersi oltre Natura” è un’esposizione che vuole mostrare una panoramica della ricerca artistica di Vittoria Mazzonis attraverso 19 scatti fotografici di 4 diversi progetti e una coppia di libri d’artista.
La raffinatezza estetica e concettuale caratterizza la ricerca dell’artista sull’identità, sul “cammino” dalle proprie origini al tentativo di ritrovare un equilibrio, un’instabile stabilità.
Nei lavori di Vittoria Mazzonis elementi naturali e artefatti vengono assemblati, scultura e fotografia di fondono, cogliendo quell’attimo di equilibro destinato a trasformarsi nel tempo.
Metafora del processo di costruzione identitaria, ogni scatto diventa testimonianza precisa di un attimo unico ed effimero.

“Perdersi oltre Natura” vuole dare la possibilità di aprire delle “finestre” che abbracciano diverse possibili narrazioni
non solo artistiche ma anche antropologiche e scientifiche.
Il titolo riprende un testo dell’antropologo Philippe Descola “Oltre Natura e Cultura”, in cui viene descritto ed analizzato come questo distacco contemporaneo dall’elemento naturale derivi da una tradizione occidentale. La metodologia proposta dall’antropologo è la medesima che sarebbe da attuare nel tentativo di decostruire la separazione specista che caratterizza la cultura contemporanea.
Egli cerca di decostruire la separazione tra cultura e natura. Tale separazione è il risultato della metodologia di ricerca antropologica che separa il dominio umano da quello del non – umano. Tale dualità pone l’uomo, come visto anche in altre discipline, in una dimensione di superiorità, delineando non solo una separazione fra specie, ma anche una distinzione egemonica fra le parti. Sono possibili alcune soluzioni o cosmogonie, come il naturalismo o l’animismo, nessuna delle quali però è in grado di restituire la complessità e la stratificazione del mondo universale.
Questo concetto ritorna in tutta la pratica di Vittoria Mazzonis e rispecchia ciò che è alla base di tutto il suo lavoro: l’identità e la sua costruzione. La scoperta e l’analisi delle proprie origini, l’interrogarsi su quale sia il proprio posto nel mondo, su cosa caratterizzi un individuo e lo renda diverso dall’altro, la possibilità cioè di aggiungere nuove visioni alla narrazione proposta.