Vittorio Corsini – Come un maglione

Informazioni Evento

Luogo
ME VANNUCCI ARTE CONTEMPORANEA
via Gorizia 122 , Pistoia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Aperto dal martedi al sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle 16,00 alle 19,30

Vernissage
17/02/2018

ore 18

Artisti
Vittorio Corsini
Curatori
Pietro Gaglianò
Generi
arte contemporanea, personale

La prima personale di Vittorio Corsini alla Galleria Vannucci è incentrata sul concetto di habitat, una costante poetica nella ricerca dell’artista che in questa occasione viene declinata in alcune serie di opere inedite in cui si riconoscono la caratteristiche del suo linguaggio e della sua passione per la sperimentazione dei materiali.

Comunicato stampa

La prima personale di Vittorio Corsini alla Galleria Vannucci è incentrata sul concetto di habitat, una costante poetica nella ricerca dell’artista che in questa occasione viene declinata in alcune serie di opere inedite in cui si riconoscono la caratteristiche del suo linguaggio e della sua passione per la sperimentazione dei materiali.
“Come un maglione”, l’opera che dà il titolo alla mostra, è l’emblema della vastità di ramificazioni indagate da Corsini a partire dalla casa, come elemento arcisimbolico che non si limita a descrivere il luogo in cui si vive, ma contiene tutta la complessità dei rapporti che intratteniamo con l’abitare, anche da nomadi, anche senza il bisogno di pareti. La forma di una casa è appoggiata alla spalliera di una sedia: “come un maglione”, un elemento dai confini molto più vicini al corpo umano di quanto non siano quelli di un’architettura. E “come un maglione”, trasparente e fragile (entrambi gli elementi che compongono l’opera sono in vetro), la casa parla della necessità di edificare, di avere “un luogo in cui appendere il cappello”, ma anche di mettere in discussione i confini di cui siamo circondati. Una lieve, ma percepibile, caligine colorata si deposita sulla superficie trasparente, un intervento di pittura che rimette al centro il primato della creazione artistica, della sua autonomia, della garanzia di libertà che in questa risiede.
A partire da qui, si svolgono diversi percorsi che, liberandosi delle definizioni che tengono a distanza la scultura dal disegno, la pittura dall’installazione, esplorano altrettanti nodi critici della condizione contemporanea: la sovraesposizione dei dati personali, la dissipazione del senso di appartenenza, la mercificazione dell’esistenza.