Volker Rohlfing – I laghi e le nature morte

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ARTENDER
Passeggiata Cadorna 53, Alassio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle ore 18.00 alle 22.00.

Vernissage
02/08/2019

ore 18

Artisti
Volker Rohlfing
Curatori
Francesca Bogliolo
Generi
arte contemporanea, personale

Una mostra personale alla galleria Artender di Alessandro Scarpati, in Passeggiata Cadorna 53 ad Alassio.

Comunicato stampa

L’artista Volker Rohlfing inaugura venerdì 2 agosto, alle ore 18, con il patrocinio del Comune di Alassio, una mostra personale alla galleria Artender di Alessandro Scarpati, in Passeggiata Cadorna 53 ad Alassio.

“I LAGHI E LE NATURE MORTE” è il titolo della personale, a cura della critica d’arte Francesca Bogliolo: le opere di Volker Rohlfing rimarranno in mostra sino al 18 agosto, con apertura della galleria Artender tutti i giorni dalle ore 18.00 alle 22.00.

Volker Rohlfing, è nato nel 1951 a Verden/Germania ed ha passato l’infanzia nella Germania settentrionale. Per anni la sua famiglia ha vissuto a Osterholz-Scharmbeck, vicino a Worpswede, dove alla fine del Novecento i pittori del gruppo Worpswede iniziavano a vivere e a lavorare insieme. Il paesaggio ha lasciato delle impressioni forti a Rohlfing, che dopo anni ancora torna per dipingere in questo luogo.

Nel 1970 Rohlfing va a Berlino-Ovest dove la sua formazione artistica è stata influenzata da due poli estremamente diversi: dalla generazione di professori dell’informale come Volkert e Thieler da un lato, e dal gruppo dei giovani realisti critici berlinesi dall’altro. I viaggi lo hanno portato spesso al Sud Europa, in Francia, Spagna e in Italia. È stato nominato “Meisterschüler“ nel 1977 del Prof. Werner Volkert. Dal 1978 al 1987 ha insegnato Arte a Berlino. Dal 1987 a 2000 vive in Italia ed è professore d’Arte della Scuola Europea di Varese. Dal 2000 al 2016 insegna di nuovo a Berlino. Ora vive e lavora a Berlino ed in Liguria. Dal 1976 espone in Germania e in Italia. Nel 2018 ha esposto in una mostra antologica al Palazzo Oddo di Albenga.

La ricerca di Rohlfing concilia la sua matrice tedesca, più di stampo romantico che neo-oggettivista, con la dimensione visiva della pittura italiana e, aggiungerei, lombarda, caratterizzata dalla luce e quindi da una scelta cromatica fortemente autoctona. Il Lago Maggiore, quello d'Orta e quello di Lugano, ma anche il Lago di Ghirla e quello di Varese, il Lago d'Iseo, divengono proiezioni di un visto e di un vissuto interiore, che distillato negli occhi del pittore prima si cristallizza sulla tela poi, tra gli oli, gli acquerelli, i pastelli. Non sottovaluterei la suggestione di queste visioni semplici e intriganti allo stesso tempo, perché dove c'è progetto e intelligenza, disegno e costruzione, in arte c'è ricerca. Anche il paesismo sfida il trascorrere del tempo, così come la natura accorpa le novità tecnologiche e le integra a sé. Rohlfing ritrae questi paesaggi con un vero sentimento verso la realtà, con sincera vocazione pittorica. E la bellezza si cela in ogni luogo, in ogni tratto. Estratto da "Laghi senza età" Debora Ferrari, 1997