Wall Sound Circuitry
La struttura organica dell’installazione richiama noti modelli formali, da Rainforest a Cartridge Music, suggerendo un’interazione, tra alea controllata e gestualità, il cui panorama sonoro esprime la ricerca del senso più materiale e concreto del suono elettronico.
Comunicato stampa
WALL SOUND CIRCUITRY
Circa sessant’anni ci separano dalla nascita della musica elettronica. Un arco di tempo in cui la rivoluzione del digitale ha progressivamente oscurato il significato e la portata estetica della ricerca analogica dei grandi pionieri dell’elettronica musicale, da David Tudor a Ussachevsky, alla Sonic Arts Union; autori di un’opera anticonvenzionale e geniale che ha definito una prassi strumentale integrata all’approccio sonologico della computer music e la cui importanza e attualità traspare nel riflesso che il suono elettronico continua a produrre fin in compositori estranei al contesto elettroacustico.
Wall Sound Circuitry ripercorre in particolare la tradizione dello sperimentalismo americano degli
anni Sessanta attraverso un pannello modulare composto da oscillatori controllati in tensione e
manipolati tramite fotoresistenze e altri dispositivi interattivi.
La struttura organica dell’installazione richiama noti modelli formali, da Rainforest a Cartridge
Music, suggerendo un’interazione, tra alea controllata e gestualità, il cui panorama sonoro
esprime la ricerca del senso più materiale e concreto del suono elettronico.
A cura della Classe di Musica Elettronica dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di
Catania, prof. Renato Messina.
Autori: Salvo Arnò, Claudio Castorina, Alessandro Farruggio, Nino Gurgone, Daniela La Magna,
Renato Messina, Stefano Pagana, Danilo Randazzo, Giuseppe Scillato, Salvatore Zappalà, Daniele
Zimbone.