Walter Pichler – Plattform über dem Bach
È un quadrato largo quattro metri per quattro. Il pavimento è di larice, la struttura portante è d’acciaio laccato rosso bruno. Non ha una funzione in particolare, ma ogni dettaglio è realizzato con la massima precisione. È la piattaforma sul torrente Ega nell’omonima valle altoatesina, pensata dal celebre artista Walter Pichler a completamento della sua “Haus neben der Schmiede” (Casa vicino alla fucina).
Comunicato stampa
È un quadrato largo quattro metri per quattro. Il pavimento è di larice, la struttura portante è d’acciaio laccato rosso bruno. Non ha una funzione in particolare, ma ogni dettaglio è realizzato con la massima precisione. È la piattaforma sul torrente Ega nell’omonima valle altoatesina, pensata dal celebre artista Walter Pichler a completamento della sua “Haus neben der Schmiede” (Casa vicino alla fucina).
L’artista, deceduto nel 2012, non ha mai visto realizzata la piattaforma. Il progetto è stato concretizzato e portato a termine dai cugini, proprietari della ditta Stahlbau Pichler di Bolzano.
Sabato 6 giugno la “Piattaforma sul torrente” viene finalmente inaugurata e presentata, in via eccezionale, al pubblico. Lo stesso giorno, alle ore 16, inaugura a Museion Passage la mostra che illustra il progetto, dall’ideazione alla realizzazione, attraverso diversi materiali inediti dell’artista e una selezione di fotografie.
La “Piattaforma sul torrente” era pensata da Pichler come parte integrante di un complesso insieme alla casa voluta dall’artista vicino alla fucina del nonno paterno. Questa abitazione è descritta come una casa-monumento, un progetto ideale, di cui la memoria e il ricordo sono la materia prima. Qui si cristallizzano, anche sotto forma di mobili e quadri, i ricordi dell’infanzia, della valle e dei suoi abitanti, che Pichler è stato costretto ad abbandonare, bambino, nel 1941 in seguito alle Opzioni imposte dall’accordo Hitler-Mussolini. La piattaforma voluta da Pichler a completamento della casa appare come una dichiarazione, accurata e geniale, di non funzionalità. Non porta in nessun luogo, non assolve a nessun compito in particolare - tranne aprire un punto di vista sul torrente. In questo senso, l’opera è accostabile ad un’altra costruzione simile realizzata dall’artista, ovvero la piattaforma progettata all’inizio degli anni ‘90 per il giardino del Museum für angewandte Kunst di Vienna.
Proveniente dalla corrente dell’architettura utopistica viennese, Pichler si muove ai confini tra scultura, arte e disegno. Come sempre nel suo lavoro, le costruzioni non sono solo architetture, ma anche opere d’arte. Casa e piattaforma sono quindi sculture, parte di un’opera d’arte totale, in cui forme elementari e massima accuratezza tecnica si incontrano, materiali autoctoni ed elaborati industriali convivono. Un dualismo, quello tra mito e precisione, tecnica e immaginario, che è cifra inconfondibile dell’opera di Pichler. Anche i materiali esposti a Museion rispecchiano questa visione: da una parte ci sono i rigorosi progetti tecnici per la piattaforma e dall’altra i disegni a mano libera, realizzati a matita o con colori naturali.
Il progetto è quindi speciale, non solo perché presenta un’opera e materiali inediti di un grande artista architetto. La piattaforma e la casa vicino alla fucina in Val d’Ega sono un unicum, perché appartengono ai pochi lavori sculturali e architettonici che Walter Pichler ha realizzato oltre a quelli per il suo maso di St. Martin in Burgenland, Austria, da cui non si è quasi mai voluto separare. La valle altoatesina conserva così una preziosa utopia artistica, trasportata come un blocco erratico dalla memoria.
Main Sponsor Stahlbau Pichler
In occasione della presentazione del progetto viene presentato un catalogo (dt) con testi di Andreas Hapkemeyer e Walter Pichler edito da Stahlbau Pichler, Bolzano.
Walter Pichler (1936-2012) Originario dell’Alto Adige, Pichler si trasferisce in Austria in seguito alle Opzioni nel 1941 e raggiunge presto la fama internazionale. Nella sua opera scultura, architettura e disegno trovano una sintesi particolare. Già nel 1967 espone insieme ad Hans Hollein concetti di architettura utopica presso il MOMA di New York. Nel 1972 acquisisce il maso di St. Martin in Burgenland (Austria) presso cui realizza le sue sculture esclusivamente per sé e per le sue case, senza mai volerle vendere. Nel 2013 le sue opere sono state alla Biennale di Venezia nella mostra “Palazzo Enciclopedico” curata da Massimiliano Gioni. La collezione Museion conserva una serie di dodici disegni sulla “Haus in der Schlucht”, che è alla base della successiva realizzazione della “Casa vicino alla fucina” in Val d’Ega. Nel 2011 la Provincia Autonoma di Bolzano ha acquisito il vasto ciclo di disegni esposti a Castel Tirolo, aventi come oggetto la madre dell’artista.