Waone / Little Circus – El Gato Chimney

Informazioni Evento

Luogo
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
Via Solferino, 44 20121 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da martedì a venerdì, 10.00 -13.00 e 15.00-19.00, sabato 15.00-19.00

Vernissage
12/10/2017

ore 18,30

Artisti
El Gato Chimeny, Waone
Curatori
Michela D'Acquisto
Generi
arte contemporanea, personale

Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare Weird Tales, prima personale dell’artista ucraino Waone (aka Vladimir Manzhos). Mentre, all’interno di Little Circus, la project room della galleria, è in mostra Eterno Ritorno, il progetto speciale dell’artista italiano El Gato Chimney, a cura di Michela D’Acquisto.

Comunicato stampa

Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare Weird Tales, prima personale dell’artista ucraino Waone (aka Vladimir Manzhos), ex membro di Ingenious Kids, una crew di writers di Kiev, e poi fondatore, insieme ad Aec, del primo duo di muralisti in Ucraina e negli stati post Unione Sovietica, denominato Intersni Kazki.

Il titolo della mostra, Weird Tales, come il nome del celebre pulp magazine americano fondato nel 1923 che pubblicò le storie di autori come H.P. Lovecraft, Clark Ashton Smith, Ray Bradbury e Richard Matheson, ci introduce all’universo fantastico di Waone, dove le fiabe e il folclore dell’est Europa si fondono con la tradizione della pittura surrealista e del muralismo sudamericano.

Autodidatta, ma cresciuto in una famiglia di appassionati d’arte – il padre era collezionista di antiche icone ortodosse – Waone dimostra fin dalla tenera età un’autentica passione per il disegno. Esordisce a Kiev nel 1999 come writer, ma già nel 2003 abbandona il bombing sui treni e lo stile hip hop del lettering per eseguire murali caratterizzati da una forte impronta visionaria e narrativa.

Nel 2005 fonda il duo Intersni Kazki (che in ucraino significa “Fiabe interessanti”) insieme all’amico Aec (Aleksei Bordusov), con cui condivide l’interesse per la narrazione visiva e la simbologia esoterica. In dieci anni di collaborazione, i due realizzano grandi murali non solo in Europa e Russia, ma anche in India, Messico e Stati Uniti (anche in Australia e Brasile). La loro pittura, influenzata dalla “linea chiara” del fumetto franco-belga e caratterizzata da colori brillanti, traduce le immagini dell’inconscio in racconti magici pieni di riferimenti alla fantascienza e alla numerologia, alla cosmologia tradizionale e al folclore, al mito e all’attualità.

Quando nel 2016 il duo si scioglie, Waone inizia a elaborare un linguaggio contrassegnato dall’uso di un elegante e dettagliatissimo linearismo. Da Matter: Changing States, un murale eseguito a Kerala, in India, il bianco e nero diventa uno dei tratti inconfondibili del suo stile, insieme all’attitudine narrativa e alle implicazioni spirituali ed esoteriche che spesso permeano i suoi lavori.

Weird Tales è un ciclo di opere che mostrano vari aspetti del bizzarro universo visivo di Waone, immaginate come se fossero una raccolta di racconti fantastici. Per l’artista ucraino, infatti, l’arte non è solo il riflesso del proprio mondo interiore, ma anche un modo per comunicare al pubblico una serie di valori spirituali e simbolici.

Oltre ad esporre i dipinti e i disegni della serie Weird Tales, Waone realizzerà per l’occasione un dipinto murale sulla parete d’ingresso della galleria.

La mostra inaugurerà giovedì 12 ottobre 2017, alle ore 18.30
Fino al 18 novembre
Da martedì a venerdì, 10.00 -13.00 e 15.00-19.00, sabato 15.00-19.00

Vladimir Manzhos aka WAONE Interesni Kazki è nato nel 1981 vicino a Kiev, in Ucraina, dove attualmente vive e lavora. Ha iniziato nel 1999 a dipingere graffiti. Dal 2005 al 2016 ha fatto parte del duo di muralisti Interesni Kazki per poi continuare la sua attività da solo. Ha realizzato murales in tutto il mondo ed ha tenuto mostre personali e collettive in diverse gallerie europee e americane, tra cui Jonathan LeVine, New York; Carmichael Gallery, Los-Angeles; Allouche Soho Art Gallery New York; Avantgarden, Milano; Go-Gallery, Amsterdam, Kreisler gallery, Madrid.

Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare all'interno di Little Circus, la project room della galleria, Eterno Ritorno, il progetto speciale dell'artista italiano El Gato Chimney, a cura di Michela D'Acquisto.

Elemento essenziale della pratica artistica di El Gato Chimney è la ricerca che l'artista conduce incessantemente, classificando i risultati dei suoi studi in un archivio composto tanto da oggetti quanto da associazioni meramente mentali che, come nel Bilderatlas warburghiano, connettono per affinità non immediatamente intuibili gli argomenti da lui trattati: la cultura popolare, il mito, la storia naturale e la maniera in cui questi si intersecano e si ripetono.
Nell'esporre, accanto alle opere generate da tale processo, il processo in sé nell'interezza di ogni sua fase, questo diventa a sua volta arte, liberandosi così dal ruolo di supporto che lo vorrebbe relegato al semplice stadio preparatorio, e trasformandosi invece nell'emblema dell'importanza che tale attività sotterranea assume nel suo lavoro.
Mosso dalla stessa pulsione tassonomica che da sempre spinge l'uomo a ordinare la natura nella speranza di renderla propria, El Gato Chimney si serve del metodo della catalogazione per mettere in luce le corrispondenze che governano la relazione fra idea e opera d'arte.
La figura folkloristica dell'orso danzante è infatti un brillante stratagemma narrativo volto a illustrare questo meccanismo nascosto, in quanto l'orso stesso raffigura il letargo invernale e la vitalità estiva, inscindibili l'uno dall'altra, che si succedono in un eterno ritorno non dissimile dalla circolarità del pensiero umano.
In Eterno Ritorno, l'artista presenta dunque un'impegnata indagine sull'archivio come forma d'arte, ponendoci nel contempo di fronte all'ineluttabile impossibilità dei tentativi dell'uomo di dominare il mondo animale.

In galleria saranno presenti acquerelli di grande formato e un'installazione site-specific.

La mostra inaugura giovedì 12 ottobre alle ore 18.30
E resterà aperta fino al 18 novembre
da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 – sabato dalle 15.00 alle 19.00

El Gato Chimney è nato nel 1981 a Milano, dove vive e lavora.
Autodidatta, con un background da street artist abbandonato in favore di un'esplorazione più introspettiva in studio, si dedica alla ricerca di una grande varietà di soggetti: l'arte primitiva e sacra, l'esoterismo e lo spiritismo, il folklore, il realismo magico in letteratura.
Ha esposto in gallerie e musei internazionali, fra i quali si ricordano: 2017, Animal Kingdom, William Baczek Fine Arts, Northampton; HEY!, Galerie Arts Factory, Parigi; The Wild Wood, James Freeman Gallery, Londra; 2016, Don't Wake Daddy XI, Feinkunst Krüger, Amburgo; Language Of The Birds: Occult And Art, 80WSE Gallery, New York University, New York; Nothing Is Real, MAO Museo D'Arte Orientale, Torino; The Forest Fire, Galería Combustión Espontánea, Madrid; 2015, De Rerum Natura, Stephen Romano Gallery, New York; Mappa Dell'Arte Nuova, Fondazione Cini, Venezia; Not Man The Less, But Nature More, Summerhall, Edimburgo; Opus Hypnagogia: Sacred Space Of The Visionary And Vernacular, Morbid Anatomy Museum, New York; Praestigium Italia - Imago Mundi, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Preternatural History, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2014, Mal D'Africa, Ego Gallery, Lugano; Metapsychic Paths, Galería Combustión Espontánea, Madrid; Mysterium Cosmographicum, Stephen Romano Gallery, New York; 2013, Crossroads, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Immagini D'Io, Triennale Di Milano, Milano; e ha partecipato a fiere d'arte internazionali, tra cui Artefiera, Bologna; Pulse, Miami; Scope, New York; The Metro Show, New York.
Fra le pubblicazioni: Nothing Is Real (2016, Silvana Editore, Italia); The Encyclopedia Of Fernal Affairs (2015, Francia); Hunt And Gather (Mark Batty Publisher, 2010, Stati Uniti); Los Colores Del Underground (Astiberri, 2009, Spagna); Arte Contemporanea Volume 7 “Ambienti” (Electa per Repubblica - L’Espresso, 2008, Italia).