Water Vision
La mostra fotografica “Water Vision” è frutto della ricerca estetica di due giovani fotografi milanesi su forme e linee, luci e colori, simmetrie e opposti dell’elemento originario della vita. Stefania Romano e Fabrizio Bellafante indagano il soggetto “Acqua” per restituirne il mutevole aspetto esteriore e il vitale rapporto con l’uomo.
Comunicato stampa
La mostra fotografica “Water Vision” è frutto della ricerca estetica di due giovani fotografi milanesi su forme e linee, luci e colori, simmetrie e opposti dell’elemento originario della vita. Stefania Romano e Fabrizio Bellafante indagano il soggetto “Acqua” per restituirne il mutevole aspetto esteriore e il vitale rapporto con l’uomo.
Fabrizio Bellafante presenta i suoi scatti, raccolti nel tempo in giro per il mondo, nei quali l’acqua è cornice e allo stesso tempo protagonista di paesaggi sublimi e onirici. L’attenzione del fotografo si concentra in particolare su riflessi e rifrazioni, e le sue immagini immortalano luoghi dell’anima in cui immergersi e rimanere sospesi.
Stefania Romano, nata a Milano ma residente a Parigi, presenta le sue vedute del mare d’inverno realizzate su pellicola, foto-non foto che ricordano dipinti dalle tinte pastello, oltre alla serie di installazioni “Acquari”, bottiglie d’acqua in plastica che, fuse e manipolate, creano colorate ninfee. Un ritorno alla vita, grazie alla mano dell’artista, di uno scarto del rapporto tra uomo e acqua.
Fabrizio Bellafante (Milano, 1974) inizia presto a fare pratica negli studi di sviluppo e stampa di Milano - tra cui lo Studio Partisani - e a dedicarsi al fotoreportage, al fotogiornalismo (ha collaborato con l’Agenzia Fotogramma) e alla fotografia astratta. Dalla fine degli Anni Novanta espone in alcuni dei principali locali, teatri e gallerie in città, cercando incroci e convergenze tra le sue foto e la musica. Alla prima mostra, sull’India, a Le Trottoir di Milano, seguono, tra le altre, “Breaths”, serie di immagini di stampo futurista, e “Into the Void”, di stampo surrealista. Nel 2009 collabora con il noto fotografo di Polaroid Maurizio Galimberti. I suoi lavori hanno suscitato l’interesse dei critici. Oltre alle foto alla Casa delle culture, espone in questi giorni presso la galleria EF Arte di Milano.
Stefania Romano (Milano, 1986) si occupa di progetti d’arte per la scuola primaria e di ricerca artistica, attraverso la fotografia analogica in bianco e nero e installazioni con materiali alternativi. Ha esposto le sue prime opere presso la Galleria Bazart di Milano come vincitrice dell’XI edizione del Premio Boccioni con l’opera “Tutto in un istante”, un’installazione fotografica tratta dai versi di J. Prévert. Artista poliedrica, dopo il diploma al Liceo Artistico Umberto Boccioni si è dedicata alla musica jazz presso la Scuola Civica di Musica Jazz di Milano, laureandosi nel frattempo in Scienze della Formazione all’Università Cattolica e frequentando i corsi di sviluppo e stampa fotografica presso lo Spazio Farini 6, dove nel 2011 espone la sua prima personale, “MusicMovement”, curata da Pino 10.2, con testo critico di Anna Comino.