(W)hole New Level

Informazioni Evento

Luogo
ARIA ART GALLERY
Borgo Santi Apostoli 40, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/12/2022

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

Una mostra che esplora le infinite forme del cosmo visibili e invisibili e analizza il modo in cui noi le percepiamo.

Comunicato stampa

Aria Art Gallery è lieta di presentare “(W)hole New Level” dal 6 Dicembre 2022 all’11 Marzo 2023, una mostra che esplora le infinite forme del cosmo visibili e invisibili e analizza il modo in cui noi le percepiamo.
Fin dagli albori della sua storia l’uomo fa uso dei simboli per spiegare ciò che non conosce e l’arte è stato uno tra i primi strumenti che ha usato per dare un senso al mondo e trovare ordine nel caos. Proprio la relazione umana con l’ignoto è il soggetto che Marko Lađušić e Aleksandar Vac indagano con il loro lavoro artistico, ospitato quest’anno all’interno del padiglione della Serbia della 23° Esposizione Internazionale della Triennale di Milano con il tema “Unknown Unknowns”.
Lađušić e Vac, insieme ad altri colleghi serbi come il musicista Dorian Jovanović, l’artista visuale Marko Todorović e l’architetto Ivan Mangov, hanno dato vita alla mostra “Infinity of Structure” curata da Biljana Jotić e Nataša Radojević con il testo critico di Domenico De Chirico.
Seguendo la linea di “Infinity of Structure” il 6 dicembre 2022 inaugura all’Aria Art Gallery di Firenze l’esposizione “(W)hole New Level” sempre a cura di Nataša Radojević e con il contributo di Luka Tilinger che animerà le opere pittoriche di Lađušić attraverso l’utilizzo della realtà aumentata.
Giochi di luce e ombre, superfici complesse in cui immergersi messe in movimento dalla realtà aumentata, strutture illimitate e proposte in rapida successione temporale. Tutto questo sarà visibile nella galleria fiorentina dove le trame minuziose delle creazioni di Lađušić e il virtuoso rimodellamento delle forme del lavoro di Vac ci guideranno alla scoperta degli illimitati modi con cui la natura si presenta davanti a noi. Un contesto contemporaneo che ridefinirà la percezione sensoriale dello spettatore permettendogli così di scoprire nuovi livelli di significato dell’opera d’arte.

Marko Lađušić (1967, Pelagićevo) è uno scultore, pittore e artista multimediale. Lavora come professore ordinario presso la Facoltà di Arti Applicate di Belgrado, dove vive, ed è anche docente presso la Facoltà di Scienze Tecniche di Novi Sad. Il suo lavoro non ha basi realistiche e non segue regole di proporzioni esatte, il suo processo creativo è libero ed istintivo. Attraverso immagini tridimensionali, contrasti di colori che creano l’impressione di ricami, prospettive vertiginose, Lađušić abbatte i confini tra pittura e scultura. Il suo nuovo ciclo di dipinti - presenti a Firenze - è direttamente ispirato alla sua infanzia e ai paesaggi mentali che fin da bambino lo hanno ossessionato. Attraverso stratificazioni di colore - che a volte arrivano ad essere più di cinquanta - la moltiplicazione di microsistemi che appaiono e scompaiono in un ritmo ciclico e le forme che si estendono in profondità in tutte le direzioni l’artista crea una dimensione altra, un cosmo organico che non ha una centralità definita. In una continua costruzione e decostruzione prende vita un caos ordinato. Come spiega la curatrice: “Il lavoro di Marko nega il determinismo dell'immaginazione e offre una percezione alternativa della realtà [...]. Le composizioni su larga scala rappresentano cicli di creazione - l'inizio e la fine di un flusso che si ripete all'infinito; un tramonto che è paradigma non solo della morte ma anche della rinascita, e nel cui spazio post-apocalittico l'artista ritrova un sentimento distinto, vitale per sfuggire al pessimismo”.

Aleksandar Vac (Sremska Mitrovica, 1973) si è laureato nel 2002 alla Facoltà delle Arti Applicate di Belgrado specializzandosi in ceramica. La sua ricerca è volta a scoprire nuovi e innovativi modi per penetrare nella terra ed interagire con le sue forme così da scoprirne i segreti. I suoi lavori, infatti, si basano sul rimodellamento della materia - a partire dall’antica tecnica sigillata - creando strutture associabili alla riproduzione, alla divisione cellulare e caratterizzate da una continua moltiplicazione. Obiettivo dell’artista è quello di replicare i sistemi organici esistenti e la ceramica dimostra di essere lo strumento perfetto per questo scopo permettendo di produrre l’esterno solido da cui sono protetti gli interni organici in cui si nasconde ciò che è più vulnerabile.

Partner nell’organizzazione e realizzazione di “(W)hole New Level” sono Logic Art Space, Drina Gallery e il Museo di Arti Applicate di Belgrado.

Opening
06 December 2022
6:00 – 10:00 pm

Aria Art Gallery is pleased to present “(W)hole New Level” from 6 December 2022 to 11 March 2023, an exhibition that explores the infinite visible and invisible forms of the cosmos and analyzes the way we perceive them.
Since the dawn of its history, man has used symbols to explain what he does not know and art was one of the first tools he used to make sense of the world and find order in chaos. The human relationship with the unknown is the subject that Marko Lađušić and Aleksandar Vac investigate with their artistic work, hosted this year in the Serbian pavilion of the 23rd International Exhibition of the Milan Triennale with the theme "Unknown Unknowns ”.
Lađušić and Vac, together with other Serbian colleagues such as musician Dorian Jovanović, visual artist Marko Todorović and architect Ivan Mangov, have created the exhibition “Infinity of Structure” curated by Biljana Jotić and Nataša Radojević with the critical text by Domenico De Chirico.
Following the line of “Infinity of Structure” on 6 December 2022 the exhibition “(W)hole New Level” opens at the Aria Art Gallery in Florence, again curated by Nataša Radojević and with the contribution of Luka Tilinger who will animate the pictorial works of Lađušić through the use of augmented reality.
Plays of light and shadows, complex surfaces in which to immerse yourself set in motion by augmented reality, unlimited structures and proposals in rapid temporal succession. All this will be visible in the Florentine gallery where the meticulous textures of Lađušić's creations and the virtuoso remodeling of the forms of Vac's work will guide us to discover the unlimited ways in which nature presents itself before us. A contemporary context that will redefine the sensory perception of the viewer thus allowing him to discover new levels of meaning of the work of art.

Marko Lađušić (1967, Pelagićevo) is a sculptor, painter and multimedia artist. He works as a full professor at the Faculty of Applied Arts in Belgrade, where he lives, and is also a lecturer at the Faculty of Technical Sciences in Novi Sad. His work has no realistic basis and does not follow rules of exact proportions, his creative process is free and instinctive. Through three-dimensional images, color contrasts that create the impression of embroidery, dizzying perspectives, Lađušić breaks down the boundaries between painting and sculpture. His new cycle of paintings - present in Florence - is directly inspired by his childhood and the mental landscapes that have obsessed him since he was a child. Through stratifications of color - which sometimes reach more than fifty - the multiplication of microsystems that appear and disappear in a cyclical rhythm and the forms that extend deeply in all directions, the artist creates another dimension, an organic cosmos which has no definite centrality. In a continuous construction and deconstruction an orderly chaos comes to life. As the curator explains: “Marko's work denies the determinism of the imagination and offers an alternative perception of reality [...]. The large-scale compositions represent cycles of creation - the beginning and end of an endlessly repeating flow; a sunset that is the paradigm not only of death but also of rebirth, and in whose post-apocalyptic space the artist finds a distinct feeling, vital for escaping pessimism”.

Aleksandar Vac (Sremska Mitrovica, 1973) graduated in 2002 from the Faculty of Applied Arts in Belgrade specializing in ceramics. His research is aimed at discovering new and innovative ways to penetrate the earth and interact with its forms so as to discover its secrets. His works, in fact, are based on the remodeling of matter - starting from the ancient sealed technique - creating structures associated with reproduction, cell division and characterized by continuous multiplication. The artist's goal is to replicate existing organic systems and ceramics proves to be the perfect tool for this purpose, allowing to produce the solid exterior from which the organic interiors are protected in which what is most vulnerable is hidden.

Partners in the organization and realization of “(W)hole New Level” are Logic Art Space, Drina Gallery and the Museum of Applied Arts in Belgrade.