Willi Moegle / Otto Steinert
La mostra è curata dalla storica della fotografia Ute Eskildsen, rappresenta un’anteprima della XV edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma (MACRO) ed è inserita tra le prestigiose esposizioni collaterali del Festival.
Comunicato stampa
L’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, inaugura, giovedì, 6 ottobre 2016, alle ore 19.30, la mostra fotografica Willi Moegle – Otto Steinert. La mostra è curata dalla storica della fotografia Ute Eskildsen, rappresenta un’anteprima della XV edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma (MACRO) ed è inserita tra le prestigiose esposizioni collaterali del Festival.
La mostra Willi Moegle – Otto Steinert è la terza mostra di una serie espositiva che illustra l’evoluzione della fotografia tedesca dagli anni venti a oggi e che mette in dialogo o in contrasto le opere di due fotografi di un’epoca. L’avvio della serie, nel 2014, fu con la mostra di August Sander e Helmar Lerski seguita dalla seconda, nel 2015, con Erich Salom e Friedrich Seidenstücker, entrambe le mostre esibirono opere di fotografi della repubblica di Weimar. La terza edizione è dedicata al dopoguerra, in particolare alla fine degli anni cinquanta, epoca del miracolo economico tedesco.
Willi Moegle e Otto Steinert sono due creatori della fotografia in bianco e nero: il primo è rappresentante della fotografia di oggetti e il secondo della rappresentazione astratta sperimentale. Due fenomeni polari: la fotografia applicata e quella libera. Secondo Joachim Blüher, Direttore di Villa Massimo, “Qui si tratta di due fotografi in un Paese che non solo aveva perso una guerra, ma che con il regime nazionalsocialista era stato privato di ogni fondamento di cultura e umanità. […] Quello che è rimasto ora in Germania è una modesta oggettività. Nella consueta brillante realizzazione tecnica. Perché questa al Paese non si può sottrarre.”
Willi Moegle (1897 Stoccarda – 1989 Leinfelden) svolse un apprendistato come zincografo dal 1911 al 1915 e fu arruolato durante la guerra negli alpini del Württembergisches Gebirgsbataillon. Dal 1919 al 1922 frequentò la Kunstgewerbeschule di Stoccarda, studiando tra l’altro con il celebre tipografo Ernst Schneidler. Lavorò come fotografo presso la Soprintendenza dei Beni Culturali di Stoccarda prima di aprire uno studio proprio. Nel 1937 collaborò come fotografo con la Lega per la cura dei cimiteri della prima guerra mondiale nelle Fiandre, mentre a partire dagli anni ’40 assunse ripetuti incarichi di architettura da parte del partito nazionalsocialista NSDAP. Nel 1943 viaggiò in Galizia per fotografare scuole e insediamenti tedeschi in quella regione. Nel 1950 aprì di nuovo uno studio che si specializzò sempre più in fotografie pubblicitarie. Nei primi anni cinquanta Moegle documentò le fasi produttive nelle fabbriche di porcellana ma il suo lavoro si concentrò soprattutto sulla fotografia di oggetti, prevalentemente nei settori dell’industria del vetro, della porcellana e dei mobili. Nel 1954 divenne membro della Deutsche Gesellschaft für Photographie (DGPh, associazione tedesca della fotografia), dove conobbe Otto Steinert. Nel 1969 fu tra i fondatori del Bund Freischaffender Foto-Designer (BFF, associazione di foto-designer liberi professionisti). Nel 1978 Moegle ricevette la David-Octavius-Hill-Medaille che dal 1955 viene riconosciuta a fotografi di grande talento.
Otto Steinert (1915 Saarbrücken – 1978 Essen) iniziò a fotografare all’età di 14 anni. Nel 1934 iniziò a studiare medicina. Un anno prima di iniziare la carriera militare nella Wehrmacht, nel 1937, aderì al partito nazionalsocialista. Nel 1942 fu capitano medico nella campagna di Russia. Fino al 1945 fu assistente del medico dell’esercito e nello Stato Maggiore dell’esercito a Berlino. Nel 1947, benché privo di una formazione come fotografo, fu autorizzato ad aprire un proprio studio fotografico a Saarbrücken, dove lavorò come fotografo teatrale fino al 1951. Istituì una sezione fotografica nella Staatliche Saarländische Schule für Kunst und Handwerk di Saarbrücken e nella primavera del 1948 iniziò la sua attività nella scuola. Nel 1949 fondò una comunità di lavoro per la libera fotografia con il nome programmatico di fotoform con i fotografi tedeschi Wolfgang Reisewitz, Ludwig Windstosser e Toni Schneiders. Nel 1951 fu inaugurata l’esposizione organizzata da Steinert subjektive fotografie. Nel 1952 Steinert assunse la direzione della scuola e si occupò del contributo della Germania occidentale all’ “Esposizione mondiale della fotografia” di Lucerna e nello stesso anno soggiornò per diversi mesi a Parigi, entrando in contatto con Man Ray, Florence Henri, Eduard Boubat e altri fotografi. Nel 1954 si svolse la seconda edizione della mostra subjektive fotografie. Nel 1962 ricevette il Kulturpreis della Deutsche Gesellschaft für Photographie. Fu membro della Societé Française de Photographie (1951), della Deutsche Gesellschaft für Photographie (1954), della Gesellschaft Deutscher Lichtbildner (1957) e membro onorario del Bund Freischaffender Foto-Designer (1977).
In mostra saranno presenti 13 fotografie, vintage e modern print, di Willi Moegle e 12 fotografie vintage degli anni Cinquanta di Otto Steinert. Le fotografie provengono dal Museum Folkwang, Essen, dalla bpk-Bildagentur für Kunst, Kultur und Geschichte, Berlino e da una collezione privata.
Otto Steinert, Kraftwerk Bexbach1958, collezione privata © Lascito Otto Steinert, Museum Folkwang, Essen