William Xerra – Mento al nulla: Manifesti
Nel 2003 William Xerra realizza una serie di oltre trenta manfesti intitolata “Mento”.
Comunicato stampa
Nel 2003 William Xerra realizza una serie di oltre trenta manfesti intitolata “Mento”. L'impostazione è quella classica del manifesto con immagine fotografica e una breve frase, una sorta di aforisma o di statement, sempre introdotta dall'emblematico verbo “mento”. Il Museo MA*GA presenta per la prima volta la serie completa dei manifesti accompagnata da alcune opere in formato cartolina del 1973, gli “Amori”, considerate alle origini di tutto il complesso lavoro sulla “menzogna” di Xerra, poiché portatrici di un'assenza che impedisce agli amori rappresentati di compiersi. I manifesti risultano più che mai attuali nel descrivere l'esposizione di ognuno al tempo sospeso che stiamo vivendo e la realtà virtuale nella quale siamo immersi.
In mostra sono presenti anche due video: il primo è “Un manifesto di William Xerra” del 2002 letto dal critico Pierre Restany, documento unico e toccante che offre un risvolto performativo del rapporto tra parola e immagine che da sempre connota l’opera dell’artista. L'altro, “Mento a quest’ora”, è un film del 2007, un collage onirico composto da alcune scene che hanno fatto la storia del cinema e su cui scorrono, come un poema del mentire, le frasi apposte sui manifesti.
William Xerra, Firenze, 1937, vive e lavora a Piacenza. Tutta la sua opera, fin dagli anni Settanta, è rivolta tra il segno poetico e pittorico. Dopo gli esordi nell'ambito dell'Arte Concettuale, agli inizi degli anni Ottanta Xerra ripensa alla pittura, e le esperienze concettuali entrano nel quadro, inteso come luogo di raccolta incessante di azioni, citazioni, appunti. Le sue opere sono presenti in Musei nazionali e internazionali quali: Museo MART, Trento e Rovereto - Museo Internazionale d’arte, Seul Corea - Museo MA*GA, Gallarate - Museo PECCI, Prato - Museo della Permanente, Milano – Centro Recoleta, Buenos Aires - Museo della Carale, Ivrea - Museo UCLA, Los Angeles.